antirepressione
(anti-repressione, anti repressione), agg. Che si contrappone alla repressione. ◆ Il gip riassume le vicende del 17 marzo quindi chiosa: «Il fatto che gli incidenti rientrassero in un [...] che non era stata autorizzata. Anubi ha aggiunto che tra i fermati italiani vi sono parecchi militanti della rete no global di Napoli degli squatters torinesi, una «quattro giorni», dedicata a incontri, dibattiti e concerti. Sono stati raccolti fondi ...
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dura1
dura1 s. f. [der. di durare], ant. – 1. Durata. 2. Far dura, resistere, opporre resistenza: grande d. feciono contro a’ cinquantamila (Andrea da Barberino). Stare alla d., ostinarsi, tenersi fermo [...] nel proprio proposito ...
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parecchiare
v. tr. (io parécchio, ecc.). – Forma region. per apparecchiare: non parecchiate altro, che questa sera non cenerò (Manzoni, in Fermo e Lucia). ◆ Part. pass. parecchiato, anche come agg., [...] preparato, pronto: risposero ... esser parecchiati a sostener ogni torto (Sarpi). ...
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pervicace
agg. [dal lat. pervĭcax -acis, der. di pervincĕre «vincere interamente, prevalere, dominare», comp. di per-1 e vincĕre «vincere» (restituito al tema vic-, senza l’infisso nasale)], letter. [...] convincere, che rimane ostinatamente fermo nelle proprie convinzioni, anche errate, o nel proprio atteggiamento e comportamento: p., ignobile, insidioso, testardo individuo! (Moravia); carattere p.; per estens., riferito a cosa, ostinato, che non ...
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pizzicore
pizzicóre s. m. [der. di pizzicare]. – 1. Prurito: sento un p. per tutto il corpo; ciascun menava spesso il morso De l’unghie sopra sé per la gran rabbia Del pizzicor, che non ha più soccorso [...] : gli è venuto il p. di scrivere versi; avere il p. addosso, la smania, di chi non riesce a stare fermo. Anche, stimolo o impulso sessuale; eccitazione erotica. ◆ Dim. pizzicorino, pizzicore leggero; in partic., solletico: gli faceva il pizzicorino ...
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ciurlare
v. intr. [forse voce onomatopeica] (aus. avere). – Vacillare, tentennare, dimenarsi; solo nella frase fam. fig. c. nel manico, sottrarsi con abili raggiri o continui rinvii a un impegno, non [...] essere fermo nelle proprie idee e nei propositi (nel senso proprio, che non è in uso: essere tentennante nel manico, non avere il manico saldo, riferito ad arnesi). ...
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se3
se3 pron. [lat. sē; v. sé e si1] (senza radd. sint.). – Forma debole della declinazione pronominale, usata invece di si (sia riflessivo, come compl. oggetto o di termine, sia indefinito) quando è [...] se n’andò in fretta; se ne dicono tante; ha preferito darsela a gambe; finse di non accorgersene; anche se gli (ormai raro per il in posizione enclitica: fermosse, avvicinosse, per fermossi (= si fermò), avvicinossi, e sim.; Sì chiaro ha ’l volto di ...
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infreddolire
v. intr. [der. di freddo] (io infreddolisco, tu infreddolisci, ecc.; aus. essere). – Prendere freddo, essere pervaso da una spiacevole sensazione di freddo; più spesso con la particella [...] pron.: m’infreddolisco a stare qui fermo; mi sono tutto infreddolito ad aspettarti, con questa tramontana. ◆ Part. pass. infreddolito, frequente come agg.: ero stanco e infreddolito. ...
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natta1
natta1 s. f. [etimo incerto]. – 1. Nome, nel linguaggio com., delle cisti sebacee del cuoio capelluto o di altre parti del capo. Anticam., con sign. più ampio, rigonfiamento, gonfiore cutaneo. [...] 2. fig., ant. Burla, beffa (soprattutto nelle locuz. fare una n., attaccare una n.): determinorono ... di fare a Bartolomeo una n., che si pensassi e per fermo tenessi d’avere sognato (Lasca). ...
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addirittura
(ant. a dirittura) avv. – 1. ant. Direttamente: verrò a. da voi; lo pregò di volerlo scusar con monsignore, ché lui doveva tornare alla parrocchia a., per affari urgenti (Manzoni). 2. Senz’altro, [...] la straordinarietà di un fatto, di una condizione, di una qualità): è a. incredibile!; si muoveva con tanta lentezza da sembrare a. fermo; era così confuso, che si dimenticò a. di salutarlo; col sign. di nientemeno e sim., anche come risposta ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...