insidia
insìdia s. f. [dal lat. insidia (di solito al plur. insidiae -arum), der. di insidēre «star sopra, star fermo», comp. di in-1 e sedere «star seduto»]. – 1. Inganno preparato di nascosto per danneggiare [...] ; preparare, macchinare insidie contro qualcuno; temere, sospettare un’i.; essere esposti alle i. del mondo, dei malintenzionati; sfuggire a un’i.; le abili, o sottili, i. di un corteggiatore; le i. del demonio, dei virus informatici. In senso ...
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cheto
chéto agg. [lat. quiētus: v. quieto], tosc. o letter. – Fermo, tranquillo, silenzioso, riferito a persone e più raram. a cose: il bambino non vuole stare ch.; sta’ ch. e non ti muovere dal tuo [...] posto; Come assiso talvolta il villano Sulla porta del ch. abituro (Manzoni); Oh sola e ch. in mezzo de’ castagni Villa del Douro (Carducci); stare ch., restare tranquillo, e anche non reagire, non contrastare, ...
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malfermo
malférmo (o 'mal férmo') agg. – Di oggetto o struttura non sufficientemente stabile: questo tavolo ha le gambe m.; quindi vacillante, malsicuro, incerto, riferito a qualità o condizioni fisiche: [...] lo seguiva con passi m.; gli rispose con voce m.; è di salute m. (o è m. di salute), cagionevole; o anche riferito a qualità e comportamenti morali e intellettuali: animo, cuore, proposito m.; volontà malferma. ...
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cariatide
cariàtide s. f. [dal lat. caryatis -ĭdis, gr. Καρυᾶτις -ιδος «donna di Carie», poi anche «sostegno»]. – 1. Figura femminile scolpita, usata in luogo di colonna o pilastro a sostegno di sovrastanti [...] impropriam., anche alle analoghe figure maschili (telamoni o atlanti) o a figure che reggono canestri sul capo (canefore). 2. fig. era piena di vecchie c. imbellettate; fare da c., stare fermo senza prendere parte al discorso o al lavoro degli altri; ...
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baluardo
balüardo (ant. baloardo e balovardo) s. m. [dal provenz. baloart, fr. medio belouart e balouart (da cui il mod. boulevard), di origine fiamminga]. – 1. Nell’antica architettura militare, fortificazione [...] occidentale dell’Impero (Amari); anche in senso estens. e fig.: quello pure si fermò, in atto di stare a sentire, puntando però in terra il suo bastoncino davanti a sé, come per farsene un b. (Manzoni); bisogna andar avanti, ... smantellare l’ultima ...
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ruggire
v. intr. [lat. rugīre] (io ruggisco, tu ruggisci, egli ruggisce [letter. rugge], noi ruggiamo, voi ruggite, essi ruggiscono [letter. rùggono]; aus. avere). – Emettere un ruggito, dei ruggiti: [...] fermò ruggendo paurosamente; per estens., riferito ad altri animali feroci: il leopardo, o la pantera, il cinghiale gli si avventò contro ruggendo. In usi fig., enfatici, riferito a parole di minaccia; riferito a forze, elementi o fenomeni naturali ...
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sfrenato
agg. [part. pass. di sfrenare]. – 1. Non frenato, non tenuto fermo dal freno: lascia l’automobile s., che così, se occorre, si può spostare; un cavallo s., che non sente il freno, che non è [...] desiderî, piaceri s.; lusso s., eccessivo, smodato; riferito a persone: un uomo s. nel bere, nel gozzovigliare; un ragazzo s., eccessivamente vivace e irrequieto; una gioventù s., ribelle a freni morali e sociali. Con sign. attenuato: un riso, un ...
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squarcio
squàrcio s. m. [der. di squarciare]. – 1. Larga lacerazione, apertura o fenditura: fare, produrre uno s.; un telone pieno di squarci; aveva un largo s. nel ventre, un’ampia e profonda ferita; [...] uno s. aperto nelle mura dalle cannonate nemiche. Con uso estens., e con partic. riferimento a scenarî naturali: passando sotto un albero egli fermò il cavallo per contemplare uno s. di paesaggio che sembrava un quadro simbolico (Deledda); era tutto ...
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morattiano
agg. Di Letizia Moratti, esponente politica del centrodestra, sindaca di Milano e, dal 2001 al 2006, ministra dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; che risponde alla sua linea [...] da stadio che il pubblico del Meeting ciellino di Rimini ha riservato a Letizia Moratti, un ministro che pure non ama i bagni di 2004, p. V, Bologna) • non stupisce il fermo niet morattiano alla possibilità che Fiera Milano possa guadagnarci da ...
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rassodare
v. tr. e intr. [der. di sodo, col pref. ra-] (io rassòdo, ecc.). – 1. tr. a. Rendere sodo, o più sodo, più compatto: la ginnastica rassoda i muscoli; il sole ha rassodato il terreno; in usi [...] . (aus. essere) o intr. pron. Diventare sodo: la chiara d’uovo, frullata a lungo, rassoda; l’argilla, posta al fuoco, si rassoda; fig., rafforzarsi, divenire più fermo, più stabile: la sua influenza politica si è rassodata dopo gli ultimi avvenimenti ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...