stagnante
agg. [part. pres. di stagnare1]. – 1. Detto di un liquido, fermo, che non scorre: acque s., che formano uno stagno, una palude, un pantano; con riferimento a liquidi organici: sangue s., umori [...] s., che ristagnano; per estens., riferito a masse d’aria, ad accumuli di gas e sostanze aeriformi, che incombono pesanti e senza movimento d’aria nuova o pulita: aria s.; miasmi, odori s.; entrarono nello scrittojo, appestato da un acre fumo s. di ...
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soprappensiero
soprappensièro (o soprapensièro e 'sópra pensièro'; anche sovrappensièro o sovrapensièro e 'sóvra pensièro') avv. – Stando immerso nei proprî pensieri, quindi senza prestare attenzione [...] altri fa o dice, o a quanto si sta facendo o dicendo intorno: l’ho detto, l’ho fatto s.; ascoltavo s. e non ho seguito il tuo discorso; visto il padre sopra pensiero, e le donne che facevan cenno di non disturbarlo, si fermò sulla soglia, in silenzio ...
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nino
(o nini) s. m. (f. -a) [voce del linguaggio infantile, formata sul suffisso dim. -ino]. – Vezzeggiativo familiare, con il quale s’indica un bambino, o ci si rivolge a lui: il mio nini; nino, sta [...] fermo; vien qua, nina. Usato anche, in tono affettivo o iron., per indicare o chiamare persone adulte. In alcune regioni è, inoltre, voce fam. per indicare o chiamare il maiale. ◆ Dim. e vezz. ninino. ...
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travaglio2
travàglio2 s. m. [forse der. del lat. trabs trabis «trave»]. – In veterinaria e mascalcia, mezzo di contenimento destinato a tenere fermo il cavallo (o altro animale), in posizione eretta [...] , durante interventi chirurgici, o anche durante la ferratura, se indocile: Ch’io so domar le bestie nel t. (Pulci); «travaglio» chiamano i maniscalchi il castello in cui imprigionano e avvincono i cavalli restii a lasciarsi ferrare (Bacchelli). ...
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deciso
deciṡo agg. [part. pass. di decidere]. – Che agisce con prontezza ed energia, fermo, risoluto: un uomo d.; un carattere d.; essere d. a tutto, pronto a fare ogni cosa pur di conseguire lo scopo. [...] Anche di atto che mostra decisione, fermezza: una risposta d.; un taglio d., un colpo d., rapido e netto. Società dei Decisi, società segreta reazionaria fiorita nel regno di Napoli dopo la restaurazione ...
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postare
v. tr. [der. di posto2] (io pòsto, ecc.), non com. – 1. Disporre, collocare al suo posto; detto quasi esclusivam. di soldati, artiglierie e sim.: p. le sentinelle all’ingresso; p. dei reparti [...] sulle alture; p. le batterie, le artiglierie. 2. rifl. a. Prendere posto in un luogo: gli alabardieri ... poterono arrivare, e m’alzai e salii a postarmi sotto l’ippocastano (Fenoglio). b. Piantarsi con atteggiamento fermo e risoluto: ... esclamò ...
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sorpassare
v. tr. [comp. di sor- e passare, sul modello del fr. surpasser]. – 1. a. Passare sopra: la strada sorpassa il fiume, la ferrovia; la piena ha sorpassato il livello raggiunto l’anno scorso; [...] un altro veicolo che procede nello stesso senso di marcia, o che è fermo sulla propria mano: s. un autotreno, un autobus, una macchina, una , teorie sorpassate; aveva parlato troppo, e sicuramente a vuoto: probabilmente era anche lui solo una specie ...
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corrente1
corrènte1 agg. [part. pres. di correre]. – 1. a. Che corre, quindi rapido, veloce: nere cagne bramose e correnti Come veltri ch’uscisser di catena (Dante). In araldica, attributo degli animali [...] in atto di correre (il cervo, in tale atteggiamento, è però detto slanciato). b. Di corso d’acqua, che scorre (opposto afermo, stagnante): Mi rivedrai sovr’un ruscel c. (Petrarca); l’acqua c. tira tutte le cose che sopra lei si sostengono (Leonardo ...
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stazionare
v. intr. [der. di stazione, sul modello del fr. stationner] (io stazióno, ecc.; aus. avere). – Stare fermo, sostare in un luogo, riferito quasi esclusivam. a veicoli: gli automezzi non possono [...] s. sui piazzali dell’autostrada; le autovetture possono s. anche sul lato sinistro delle vie a senso unico. ◆ Part. pass. stazionato, anche come agg., di veicoli, o anche di specie animali, che abbiano la propria stazione in un determinato luogo o ...
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falena
falèna s. f. [dal gr. ϕάλαινα o ϕάλλαινα]. – 1. Nome comune di varie specie di farfalle crepuscolari e notturne (lepidotteri eteroceri), che sono attratte dalle sorgenti di luce intorno a cui [...] cenere che si forma sui carboni accesi o da carta che brucia: f. accese, spente. 3. fig., non com. a. Ragazzo (o ragazza) che non sta mai fermo, o che viene e va via senza quasi dare tempo d’accorgersene. b. Persona incostante. c. Prostituta che di ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...