pestifero
pestìfero agg. [dal lat. pestĭfer -ĕri, comp. di pestis «peste» e -fer «-fero»]. – 1. Propr., che porta, che comunica la peste: unguenti velenosi, p. (Manzoni); anche, più genericam., che ha [...] opinioni p. per i giovani, per la società); anche con riferimento a odori sgradevoli, disgustosi, graveolenti: un tanfo p.; un fiato, un è causa di molestia e fastidî, che non sta mai fermo, che combina guai, e sim.: un ragazzino veramente pestifero ...
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sottogola
sottogóla s. m. [comp. di sotto- e gola], invar. – 1. a. Sottile striscia di pelle (o tela), fissata lateralmente ai due bordi inferiori di alcuni tipi di berretti militari, che si abbassa [...] e si fa passare sotto il mento per tenere fermo il copricapo; fa parte anche degli attuali caschi per motociclisti. Ha lo stesso nome la sottile striscia aggiuntiva che serve a tenere ben chiuso il collo di giubbotti sportivi. b. Soggolo, parte dei ...
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parodia
parodìa s. f. [dal gr. παρῳδία, comp. di παρα- per indicare somiglianza e ᾠδή «canto»; cfr. lat. tardo parodĭa]. – 1. a. Travestimento burlesco di un’opera d’arte, a scopo satirico, umoristico [...] imitazione (senza carattere burlesco), messa parodia, tipo di messa, particolarmente diffuso nel sec. 16°, che utilizza come canto fermo, o introduce nella sua musica in maniera più elaborata, un mottetto conosciuto, assumendone anche il nome (per es ...
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deliberato
agg. e s. m. [part. pass. di deliberare1]. – 1. agg. a. Deciso, fermo, risoluto: agire, affrontare il pericolo con animo d.; erano d. a morire piuttosto che cedere. b. Fatto di proposito, [...] intenzionale: non è stato un atto d., credimi. 2. s. m. Quanto è stato deliberato; decisione, deliberazione: dare esecuzione al d. dell’assemblea. ◆ Avv. deliberataménte, risolutamente, o di proposito, ...
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torcinaso
s. m. [comp. di torcere e naso], invar. – Attrezzo usato per far stare fermi cavalli, muli, tori e buoi, costituito nella forma più semplice da un bastone forato a un’estremità per farvi passare [...] labbro superiore o anche all’orecchio dell’animale, in modo che il dolore causato dalla torsione impressa al bastone lo induca a star fermo e buono. È usato come mezzo di contenimento durante un’operazione, per es. durante la ferratura o per fare all ...
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impalare
v. tr. [der. di palo]. – 1. Uccidere mediante il supplizio dell’impalamento: pensan che ’l Turco passi il mare, E ch’ei venga a impalare Chi non vorrà la Fede rinnegare (Lasca). 2. I. le viti, [...] la vigna, piantare dei pali a sostegno dei tralci. 3. Come intr. pron., con uso fig., impalarsi, mettersi fermo e ritto come un palo. ◆ Part. pass. impalato, anche come agg. (v. la voce). ...
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impalato
agg. [part. pass. di impalare; nel sign. 2, der. di palo]. – 1. Infilzato in un palo, sottoposto al supplizio dell’impalamento: fu fatto morire impalato. 2. Fermo e ritto, rigido come un palo: [...] rimase lì i. col cappello in mano; se ne stavano impalati Come sogliono in faccia a’ generali (Giusti); muoviti, fa’ qualche cosa anche tu, non stare lì i. a guardare! ...
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tirare
v. tr. e intr. [lat. *tirare, di etimo incerto]. – 1. tr. a. Applicare una forza a un oggetto per metterlo in movimento o per spostarlo, per modificarne la forma, ecc.: t. su, giù (v. anche oltre, [...] sportiva; riferito invece ad armi da fuoco, sparare: t. alla selvaggina, e t. afermo, a volo, al frullo; t. col fucile, con la carabina, con la pistola; t. a segno, colpire giusto o praticare il tirassegno; t. bene, male; con il soggetto dell ...
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tiro2
tiro2 s. m. [der. di tirare]. – 1. a. L’azione di tirare, cioè di applicare una forza a un oggetto, per muoverlo: in questo senso si usa soltanto per indicare l’esercizio ginnico-sportivo del tiro [...] : se la distanza è eccessiva il tiro risulta forzato; il t. afermo è quello sparato a selvaggina o ad altro bersaglio immobile, il t. a volo quello a uccelli che volano, il t. a rumore (o a frullo) quello che si spara nella direzione del rumore del ...
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mercenario
mercenàrio (ant. mercenàio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mercennarius, der. di merces -edis «mercede, compenso, paga»]. – 1. agg. Di persona che presta la propria opera dietro compenso, [...] ., di ciò che è relativo alla prostituzione: rapporti m.; amore mercenario, a pagamento. 3. agg. e s. m. In epoca antica, e poi stato suo fondato in sulle armi m., non starà mai fermo né sicuro; perché le sono disunite, ambiziose, senza disciplina, ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...