macigno
s. m. [lat. *machineus, der. di machĭna (v. macina), propr. «sasso da macine»]. – 1. In petrografia, con sign. specifico, roccia sedimentaria, arenaria del periodo cretaceo o del paleogene, a [...] pietra serena se di colore azzurrognolo e ben lavorabile. 2. a. Per estens., ogni pietra massiccia e dura: E tiene e in usi fig., per indicare durezza, immobilità, pesantezza: rimanere fermo, immobile come un m.; e chi lo sposta quel m.?; avere ...
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mollo
mòllo agg. – 1. Variante pop. di molle, nel senso di bagnato, inzuppato d’acqua: pappa molla, roman., pan bagnato, e più spesso fig., persona fiacca, smidollata. È com. soprattutto con l’uso sostantivato, [...] tenere in molle, ammollare, tenere immerso nell’acqua: mettere a m. il baccalà, i panni del bucato; tenere a m. i piedi, facendo un pediluvio; fam., stare a mollo, al mare, in piscina, ecc., stare comodamente fermo in acqua. 2. Nell’uso region., spec ...
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curioso
curióso agg. [dal lat. curiosus, propr. «che si cura di qualcosa», der. di cura «premura, sollecitudine»]. – 1. Desideroso di conoscere, di sapere, di vedere, di sentire, per istruzione e amore [...] i c. m’hanno sempre dato fastidio; un gruppetto di curiosi si fermòa guardare. 2. letter. Che ha cura di qualche cosa, sollecito: arrampica su per gli alberi; anche come esclam.: curioso!, a proposito di cosa strana, singolare. ◆ Dim. curiosétto, ...
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pensioneide
s. f. (iron.) L’infinita saga della riforma delle pensioni. ◆ nuovi orizzonti di perversione previdenziale si stagliarono all’orizzonte dopo che alle pensioni autonome (per complicare la [...] di Messina: nata nel 1951, operaia in una tappezzeria a 15 anni, poi supplente bidella nel 1977 ed entrata nel nostri nipoti ci malediranno». Ma stavolta, si spera di mettere un punto fermo. (Mario Ajello, Messaggero, 8 luglio 2007, p. 1, Prima ...
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rupe
s. f. [dal lat. rupes, affine a rumpĕre «rompere»]. – Roccia erta e scoscesa, per lo più elevata e di notevoli proporzioni: si arrampicò a fatica sulla r.; dalla r. si dominava tutta la pianura; [...] buttò giù da una r.; r. di granito, di tufo; r. incavata, a picco sul mare; la Rupe Tarpea, a Roma (v. tarpeo). In similitudini ed espressioni fig., letter. o rare: fermo, saldo come una r.; trarrebbe lagrime da una r., dalle r., impietosirebbe anche ...
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piaggia
piàggia s. f. [lat. mediev. plagia «pendio, costa di monte» e «spiaggia» (di cui sono anche documentate le var. plaia e masch. plaiu), forse incrocio del lat. plaga (v. plaga) con il gr. πλάγια [...] Ripresi via per la p. diserta, Sì che ’l piè fermo sempre era ’l più basso (Dante); correvamo giù per le cento miglia sopra Tunisi a una p. vicina a una città chiamata Susa ne la portò (Boccaccio); il barcaiuolo, ... vogando a due braccia, prese ...
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manganello elettrico
loc. s.le m. Arma non letale in dotazione alle polizie di alcuni Stati per fronteggiare manifestazioni di guerriglia urbana. ◆ Non si affrontano migliaia di guerriglieri senza voler [...] di flash bomb, di manganelli elettrici e di quant’altro serva a colpire senza provocare morti. (Giornale, 13 agosto 2001, p. Questa è la Libia di [Muhammar] Gheddafi. Il peschereccio è fermoa poche centinaia di metri da riva. C’è chi grida « ...
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proponimento
proponiménto s. m. [der. di proporre]. – Ciò che uno stabilisce o ha stabilito nel suo animo di fare o non fare; detto soprattutto di decisioni che costituiscono un impegno morale preso [...] con sé stesso: fece il p. di mutar vita, di rinunciare a bere, di mettersi seriamente a studiare; mantenere, dimenticare i buoni p.; è un p. serio; se n’andò col fermo p. di non tornare mai più; esser ostinato in un p.; tutti quei bei p. di prudenza ...
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margherito
s. m. (iron.) Chi fa parte dell’aggregazione politica della Margherita. ◆ Anche a Roma (Comune e Regione) i consulenti dilagano. Sempre a Roma, la Provincia del margherito Enrico Gasbarra [...] Costanzo, beneficiato anche dal Comune di Genova. E qui mi fermo, per non farvi soffocare dal disgusto. (Giampaolo Pansa, [Francesco] Rutelli Paolo Gentiloni ed Ermete Realacci, hanno rivendicato «a testa alta» – ma con una più sbrigativa nota di ...
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indemoniato
agg. e s. m. (f. -a) [der. di demonio; meno prob., part. pass. di indemoniare]. – 1. Invasato dal demonio, posseduto dallo spirito maligno: un ragazzo i., una donna i.; guarire, esorcizzare [...] violenta (cfr. energumeno): oggi è i., non si riesce a ragionare con lui; aveva litigato con una collega ed era attenuato, riferito a bambino, estremamente irrequieto e vivace: è un indemoniato, non sta fermo un minuto. Riferito a cose (tirava ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...