indiavolato
agg. [part. pass. di indiavolare]. – 1. a. Sconvolto da passione violenta, infuriato, furente: cos’è successo? tuo padre era i. stamattina. b. Per iperbole, nell’uso fam., di persona estremamente [...] di dinamismo, sempre in movimento: questi ragazzi sono (o sembrano) i.; che uomo i., non sta fermo un momento! 2. Con riferimento a cosa: a. Frenetico, convulso, trascinante, detto di musica o ballo: ritmo i.; il complesso suonava un rock indiavolato ...
Leggi Tutto
sopraggiungere
sopraggiùngere (ant. sopraggiùgnere, sovraggiùngere e sovraggiùgnere) v. intr. e tr. [comp. di sopra- (o sovra-) e giungere (ant. giugnere)] (coniug. come giungere). – 1. intr. (aus. essere) [...] che ha trasportato i feriti all’ospedale; più semplicem. capitare, avvenire, riferito per lo più a cose spiacevoli: tengo per fermo che maggior disavventura di questa non mi potesse sopraggiungere (Leopardi). b. Arrivare, giungere, di persone ...
Leggi Tutto
dimorare
v. intr. [dal lat. demorari «trattenersi, indugiare», der. di morari «ritardare, dimorare»] (io dimòro, ecc.; aus. avere, più raro essere). – 1. a. Abitare, più o meno stabilmente, in un luogo: [...] .: in tal disposizion dimorando (Boccaccio); e così d. in un pensiero, d. nell’inganno, ecc. c. ant. Star fermo: Come gente che pensa a suo cammino, Che va col cuore e col corpo dimora (Dante). 2. letter. Indugiare: Assai lungamente Avete dimorato (D ...
Leggi Tutto
svagato
agg. [part. pass. di svagare]. – Distratto, disattento, con la testa tra le nuvole: quel ragazzo è sempre s. quando gli si parla; è troppo s. per dargli un incarico così delicato; anche come [...] s.; oggi hai un’aria s. più del solito; il mio occhio s. si fissò a caso su un punto della gran curva dei fiori ... e lì si fermò (C. Levi). ◆ Dim. svagatèllo. ◆ Avv. svagataménte, in modo svagato, distrattamente, oziosamente, senza fare attenzione ...
Leggi Tutto
non-nascita
(non nascita), s. f. Nascita mancata. ◆ Quando muore il cane della famiglia, l’orfano o il vedovo è il bambino più piccolo. Molto probabilmente (ma stiamo scendendo troppo in profondità, [...] perciò mi fermo) il bambino in lutto per la morte del cane di famiglia è un bambino in lutto per la morte (o la non nascita) di ma anche perché era stato violato «il diritto del feto a non nascere se non sano». Punto quest’ultimo respinto dai giudici ...
Leggi Tutto
svoltare1
svoltare1 v. intr. [der. di voltare, col pref. s- (nel sign. 6)] (io svòlto, ecc.; aus. avere). – 1. Forma intensiva di voltare, mutare direzione, fare una svolta: aspettiamoci più avanti, [...] dove la strada (o il fiume) svolta a destra; vada sempre dritto, senza s. né a destra né a sinistra; si fermò davanti al bar più luminoso del corso a guardare ancora le ragazze che chiudevano la passeggiata svoltando sulla piazza all’angolo del ...
Leggi Tutto
perseverare
(ant. persevrare) v. intr. [dal lat. perseverare, der. di severus «severo»] (io persèvero, ecc.; aus. avere). – Persistere, mantenersi fermo e costante nei propositi, nelle azioni, nello [...] e sim.: p. nel bene, in un’impresa, nel lavoro, nello studio, nella lotta; p. a studiare; anche assol.: il vostro appoggio mi spinge a perseverare. Meno com. con connotazione negativa: p. nel male, nel vizio, nella disonestà; ostinatamente ne ...
Leggi Tutto
treppio
tréppio (o tréppo) s. m. [lat. trĭvium: v. trebbio e trebbo]. – Assembramento, crocchio di persone, spec. quello che si forma intorno a venditori ambulanti, a imbonitori e ciarlatani, a cantastorie, [...] a chi fa il gioco delle «tre carte», e sim.; è voce pop. tosc., ma nota anche ad altri dialetti, di uso spesso gergale; con senso più generico: in pochi minuti si formò un treppio, intorno al tram fermo (Pasolini). ...
Leggi Tutto
sostare
v. intr. [lat. substare «stare sotto; stare fermo, saldo» (comp. di sub «sotto» e stare «stare»)] (io sòsto, ecc.; aus. avere). – 1. Fermarsi in un luogo per un tempo più o meno lungo, riferito [...] sostarono un’ora per pranzare e poi ripartirono; questa notte sosteremo a Lucca; l’automobile, qui, non può s.; fecero s. pron.: Venìan ver’ noi, e ciascuna gridava: «Sòstati tu ch’a l’abito ne sembri Essere alcun di nostra terra prava» (Dante). ...
Leggi Tutto
lucchetto
lucchétto s. m. [dal fr. loquet, dim. del fr. ant. loc, e questo dall’ingl. ant. loc «chiavistello»]. – 1. Apparecchio asportabile comunemente usato per la chiusura di porte, armadî, bauli, [...] generalmente semicircolare mobile e bloccabile da una serratura a chiave (o a combinazione di cifre) contenuta nel corpo: mettere mettersi il l. alla bocca, ostinarsi nel silenzio, far fermo proposito di non parlare di un determinato argomento. 2. ...
Leggi Tutto
Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...