sbuffare
v. intr. e tr. [voce onomatopeica, come buffare, di cui può essere un derivato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. intr. (aus. avere) a. Emettere con forza l’aria dalle froge, con riferimento [...] salita; non la finiva più di parlare, e tutti cominciavano a sbuffare; e va e viene, e gira, e ride, rovesciando scuro. ◆ Part. pres. sbuffante, in genere con valore verbale: si fermò sbuffante per lo sforzo; il treno arrivò sbuffante in stazione. ...
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uniforme2
unifórme2 s. f. [uso sostantivato dell’agg. prec., sul modello del fr. (habit) uniforme «(abito) uniforme», per cui fino all’Ottocento la parola è stata usata anche al masch.]. – Particolare [...] : u. diplomatica; l’u. dei ferrovieri; collegiali in uniforme. Un esempio di uso al masch., che, dall’Ottocento in poi, diventa letter. e sempre più raro: le sentinelle ... vi stavano davanti a piè fermo e in u. gallonato (Rosso di San Secondo). ...
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intero
intéro (letter. o region. intièro) agg. e s. m. [lat. integĕr -ĕgri (lat. volg. *-ègri); cfr. integro]. – 1. agg. a. Che ha tutte le sue parti, che non ha perduto o non è stato privato di alcuna: [...] . significa più spesso (con senso leggermente limitativo) rigido, fermo, ostinato, irremovibile nella sua volontà e nell’attaccamento al proposta divisa in parti. c. In filatelia, nome dato a quei valori postali in cui il francobollo non è isolato ma ...
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tagliola
tagliòla (letter. tagliuòla) s. f. [der. di tagliare]. – Ordigno di metallo, a scatto, adoperato per la cattura a terra di animali selvatici, per lo più mammiferi: mettere la t.; prendere con [...] internamente seghettate, tenute aperte, mettendo in tensione una robusta molla, da un opportuno fermo che la zampa dell’animale muove, provocando la chiusura a scatto della tagliola stessa. In Italia tali pratiche di cattura sono illegali. ...
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giuramento
giuraménto s. m. [dal lat. tardo iuramentum, der. di iurare «giurare»]. – Nella sua nozione fondamentale, atto e formula con cui si invoca la divinità a testimone della verità di quanto si [...] consistere anche nella semplice formula «giuro», dove tuttavia l’invocazione a Dio, al proprio onore, ecc. è per lo più (ant., imporre che altri giuri); fare g. (estens., far fermo proposito: ho fatto g. di non vederlo più); affermare, attestare, ...
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incudine
incùdine (ant. o pop. ancùdine, poet. incude e ancude) s. f. [dal lat. incus -udis (lat. tardo genit. -udĭnis), der. di cudĕre «battere il metallo, forgiare»]. – 1. a. Attrezzo del fucinatore, [...] forgia, viene tenuto fermo con le tenaglie e battuto energicamente con il martello fino a che acquisti la forma nell’orecchio medio, il secondo elemento della catena degli ossicini, foggiato a forma di incudine, che si articola da una parte con la ...
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stabilimento
stabiliménto s. m. [der. di stabilire; nei sign. 2 e seguenti, è ricalcato sul fr. établissement; il lat. stabilimentum, voce rara, aveva il sign. di «appoggio, sostegno»]. – 1. a. L’atto, [...] . b. ant. Rafforzamento, consolidamento; fondamento; fermo proposito, decisione. 2. Con sign. concreto, intervallo, che è costante per una certa località ma varia da luogo a luogo, si ricava dai portolani e serve al navigante per calcolare l’ora ...
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moral suasion
loc. s.le f. inv. Persuasione morale autorevole, che si propone di orientare scelte e comportamenti. ◆ Ma il Quirinale – pur seguendo con estrema attenzione la situazione e svolgendo discretamente [...] dice che in questo modo si finisce per «capottare in parcheggio», con riferimento a un autoveicolo che si predispone a manovre azzardate stando rigorosamente fermo. (Peppino Caldarola, Giornale, 22 luglio 2008, p. 1, Prima pagina).
Espressione ingl ...
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stagnare1
stagnare1 v. intr. e tr. [lat. stagnare, der. di stagnum «stagno, acqua morta»] (io stagno, ... noi stagniamo, voi stagnate; e nel cong. stagniamo, stagniate; come intr., aus. avere). – 1. [...] : le nebbie stagnano sempre su quelle zone malsane; l’aria lenta Che a stagnar si rimase Tra le sublimi case (Parini). b. In senso fig., analogam. a ristagnare, esser fermo, privo del normale movimento, soprattutto con riferimento all’ambito econ. e ...
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affermativo
agg. [dal lat. tardo affirmativus]. – 1. Che afferma o serve ad affermare: risposta a. (contrapposto a negativa), risposta che consente o risponde di sì a una domanda. In gramm., particella [...] , sicuramente e sim.; ant., punto a., il punto fermo. Nel diritto, condizione a., quella in cui l’evento previsto come es., se l’imputato non confessa). Nella logica, giudizio a., quello che esprime positivamente l’appartenenza al soggetto delle ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...