sentinella
sentinèlla s. f. [prob. der. di sentire]. – 1. a. Soldato armato addetto a turno e per un determinato spazio di tempo alla vigilanza o alla custodia e protezione di persone e cose: poco dopo [...] : fare la s.; mettere un soldato di s.; essere di s. al campo, ecc. Fig., di chi è posto a guardia di qualcuno o di qualche cosa, di chi sta fermo o passeggia in su e in giù in uno spazio ristretto, spec. se sta aspettando qualcuno o sorvegliando e ...
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affidato
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di affidare]. – 1. Nel linguaggio banc., riferito a persona cui è stato concesso un fido: i clienti affidati di una banca. 2. ant. a. Fiducioso, rassicurato; [...] Vittoria di chiamare due contadini suoi affidati e di tenerli come a guardia della casa (Manzoni, Fermo e Lucia). b. Nello Stato della Chiesa si chiamavano affidati, come agg. o sost. (cioè «assicurati da ogni molestia»), coloro che, avendo pagato l ...
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prudere
prùdere v. intr. [lat. pop. *prudĕre, per dissimilazione e mutamento di coniug. del lat. class. prurire] (manca il part. pass. e quindi i tempi composti; poco com. il pass. rem. prudé o prudètte, [...] l’orecchio; mi prude sotto la pianta del piede; è qui che ti prude?; gràttati, se ti prude, frase piuttosto volg. rivolta a chi si agita, smania, non sta mai fermo e sim. In senso fig., sentirsi p. le mani, sentire l’impulso di picchiare, di fare ...
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dubitare
v. intr. [dal lat. dubitare, der. di dubius: v. dubbio1] (io dùbito, ecc.; aus. avere). – 1. a. Essere in dubbio, avere dubbî intorno a qualche cosa: dubito se accettare o rifiutare l’offerta [...] ant., anche temere, aver paura: cominciò per nome a chiamar l’abate e a pregarlo che egli non dubitasse (Boccaccio); o esitare: qui si fermò alquanto, quasi dubitando, lo spirito (T. Tasso). 2. a. Diffidare: dubita di tutto e di tutti; dubitavano ...
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lucertola
lucèrtola (ant., poet. e dial. lucèrta) s. f. [lat. lacĕrta]. – 1. a. Genere di rettili lacertilî (lat. scient. Lacerta), con oltre 200 specie (di cui una decina in Italia), che vivono di preferenza [...] giustapposti o di squame embricate, arti ben sviluppati a cinque dita, coda lunga e fragilissima, una in primavera; essere una l., o come le l., di chi ama stare fermo al sole; campa di lucertole, pare che mangi lucertole, di persona molto magra ...
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rinculare
v. intr. e tr. [der. di culo, col pref. rin-]. – 1. intr. a. (aus. essere e avere) Muoversi all’indietro, arretrare indietreggiando, riferito ad animali da sella, da tiro e da basto (per i [...] , il somaro si fermò e cominciò a r.; far r. un paio di buoi. In usi letter. o rari, riferito a persone: Rinculò de’ fuoco: il cannone ha rinculato e si è spostato. 2. tr. a. volg. Forma intensiva di inculare. b. ant. Fare indietreggiare, respingere ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, [...] c. spirituali negri (v. spiritual). In partic.: c. fermo, la melodia liturgica affidata nel canto polifonico alla voce detta : il c. era eseguito ora dai violini ora dai violoncelli. 2. a. Poesia, come comporre poetico in genere: Tu non altro che il c ...
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covare
v. tr. e intr. [lat. cŭbare «star coricato, giacere»] (io cóvo, ecc.). – 1. Tenere sotto di sé le uova per comunicar loro il calore necessario allo sviluppo dell’embrione e alla nascita dei piccoli, [...] ; c. la cenere, di persona freddolosa o oziosa che se ne sta pigramente presso il fuoco; usato assol., star fermo, acquattato per indolenza: non star lì a c.!; molto com. il detto prov. gatta ci cova!, c’è sotto qualche mistero o qualche imbroglio. b ...
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granchio
grànchio s. m. [lat. cancer -cri]. – 1. Nome generico dei crostacei decapodi brachiuri, soprattutto delle specie commestibili: hanno corpo raccolto, addome corto e ripiegato sotto il carapace [...] conficcato sul banco del falegname, contro il quale si tiene fermo il legno da piallare. c. Nell’attrezzatura navale, bocca di g. (o di rancio), passacavi di forma semiaperta rastremata a uncino (v. bocca di granchio). 3. fig. Errore, sbaglio causato ...
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congelare
v. tr. [dal lat. congelare, der. di gelu «ghiaccio, gelo»] (io congèlo, ecc.). – 1. a. Far passare un liquido allo stato solido per raffreddamento: c. l’acqua. b. Sottoporre sostanze alimentari [...] o ad altra parte del corpo: gli si sono congelate le dita dei piedi. Nel linguaggio com., patire gran freddo: a star fermo qui dentro, mi sono tutto congelato. ◆ Part. pass. congelato, anche come agg.: carne congelata; arto congelato; pozzo congelato ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...