minuto2
minuto2 s. m. [dal lat. tardo minutum «particella», neutro sostantivato dell’agg. minutus: v. la voce prec.]. – 1. a. Unità di misura di tempo e di angoli, pari alla 60a parte dell’ora o, rispettivam., [...] esprimere la lentezza con cui scorre il tempo a chi attende, a chi è in ansia, a chi soffre fisicamente o spiritualmente (con senso richiederà pochissimo tempo; è un bambino irrequieto che non sta fermo un m.; vi chiedo un m. di attenzione; sono ...
Leggi Tutto
lento
lènto agg. [lat. lĕntus «tenace, flessibile, lento»]. – 1. a. Non veloce, non sollecito, detto di persona o d’animale, e riferito agli atti del corpo o dello spirito: uomo l., che in ciò che fa [...] , che produce tardi il suo effetto; acqua l., non com., ferma, stagnante; fuoco l., moderato, non vivo: cuocere, arrostire, bruciare a fuoco l. (fig., struggersi a fuoco l., consumarsi di passione a poco a poco); non com., feci lente, sciolte. 2. Non ...
Leggi Tutto
carattere
caràttere s. m. [dal lat. character -ĕris, gr. χαρακτήρ -ῆρος, propr. «impronta»]. – 1. a. Segno tracciato, impresso o inciso, a cui si dia un significato: c. magici, cabalistici. b. Più com., [...] che non ricevo un tuo scritto. Fig., nome (o avvenimento) scritto a caratteri d’oro nella storia, o nel libro della storia, di cui Anche come indice delle qualità morali d’una persona: c. fermo, instabile, debole; fermezza di c.; assol., costanza, ...
Leggi Tutto
mai
avv. [lat. magis «più»; v. ma’2 e ma1]. – 1. Nell’uso ant., con sign. vicino a quello etimologico, e di solito in unione o in corrispondenza con un non, equivale a «più»: Pensa che questo dì mai [...] ho accettato allora, e ora meno che mai; è rimasto quanto mai fermo nel suo proposito; è un galantuomo (o un imbroglione) quant’altri mai verdi i miei desiri (Petrarca); Che m’à sforzato a sospirar mai sempre (Petrarca). b. ant. Come rafforzativo ...
Leggi Tutto
meraviglia
meravìglia (tosc. o letter. maravìglia) s. f. [lat. mīrabĭlia, propr. «cose meravigliose» (pl. neutro dell’agg. mīrabĭlis «mirabile, meraviglioso»), con alterazione della quantità e del timbro [...] , l’ottava m. (del mondo), cosa o persona bellissima, spec. in tono elogiativo: [Renzo] si fermò su due piedi, dimenticando tutti i suoi guai, a contemplare quell’ottava meraviglia, di cui aveva tanto sentito parlare fin da bambino (Manzoni, con ...
Leggi Tutto
quoziente
quoziènte s. m. [dal lat. quotiens avv. «quante volte», der. di quot «quanti»]. – 1. In aritmetica, il risultato dell’operazione della divisione, e cioè il numero che esprime quante volte il [...] (per es., dovendo calcolare il risultato della divisione 20 : 6, si potrà rispondere, a seconda del contesto, 3 con il resto di 2, oppure 3,3 con il resto di o,2, ecc., fermo restando che, in ogni caso, il resto deve essere un numero non negativo ...
Leggi Tutto
ostinarsi
v. intr. pron. [dal lat. obstinare, comp. di ob- e tema di stare, con nasale infissa]. – Persistere, rimanere fermo in un proposito, in una volontà, in un atteggiamento, con tenacia spesso [...] irragionevole o inopportuna: o. a volere, a dire, a credere, a negare, a voler avere ragione, a non cedere; ostinarsi in (anche su) un’idea; ostinarsi nell’errore; prov., il peccare è da uomini, l’ostinarsi è da bestie. Talora, più genericam., ...
Leggi Tutto
carbone
carbóne s. m. [lat. carbo -onis]. – 1. Sostanza costituita in prevalenza da carbonio, formatasi naturalmente o ottenuta artificialmente da materiali di origine animale e vegetale. C. naturali [...] .); occhi lucidi come due c. accesi (o ardenti); essere, stare sui c. accesi, sentirsi molto a disagio: non riusciva a stare fermo, come se fosse sui c. accesi; a misura di c., pesando all’ingrosso, in misura sovrabbondante. c. Carta c., per copie di ...
Leggi Tutto
rompere
rómpere v. tr. [lat. rŭmpĕre] (io rómpo, ecc.; pass. rem. ruppi, rompésti, ecc.; part. pass. rótto). – 1. a. Spezzare, dividere qualche cosa in due o più parti, con movimento rapido e taglio [...] parte da un tutto: r. un ramo dall’albero. Con riferimento a parti del corpo: r. le ossa, provocare una frattura (anche iperb o che tiene fermo, assicurato: r. i cavi di ormeggio o gli ormeggi, riferito a navi e imbarcazioni, a séguito della forza ...
Leggi Tutto
scottare
v. tr. e intr. [lat. *excoctare, der. di excŏctus, part. pass. di excŏquĕre «cuocere, bruciare»] (io scòtto, ecc.). – 1. tr. a. Causare a un corpo vivente, in un suo punto o parte, ustioni e [...] la fronte gli scotta, deve avere la febbre. Con usi fig.: a. Sentirsi s. la terra sotto i piedi, essere impaziente e ansioso di che te ne vuoi già andare?; Renzo si fermò un momentino sulla riva a contemplar la riva opposta, quella terra che poco ...
Leggi Tutto
Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...