membro
mèmbro s. m. [lat. mĕmbrum]. – 1. a. Ciascuna delle parti in cui si articola il corpo dell’uomo e degli animali superiori, con riferimento soprattutto agli arti; in questa accezione, si adopera [...] ; dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna (Petrarca); scherz., riposare le stanche membra; poet valore collettivo; analogam.: Non avea membro che tenesse fermo (Dante). Con valore collettivo, riferito al corpo umano ...
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ottenere
ottenére v. tr. [dal lat. obtinere, comp. di ob- e tenere «tenere»; propr. «tener fermo davanti», quindi «occupare, possedere, conseguire»] (coniug. come tenere). – 1. a. Riuscire ad avere o [...] assol.: chiedi e otterrai; chi vuole ottiene. Ormai raro con valore causativo, e costruito con un compl. di termine, o. qualcosa a qualcuno, fargliela avere, fare in modo che gli sia concessa: è stato lui che mi ha ottenuto questo posto; gli parlerò ...
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pedale3
pedale3 s. m. [uso sostantivato dell’agg. pedale1]. – 1. a. Organo di macchine sul quale si appoggia il piede esercitandovi una pressione, sia per trasmettere energia alla macchina (come nel [...] altro treno, mantenendo il relativo segnale di «via impedita», fino a quando il treno che ha occupato la linea (o la stazione) tiene tesa con il piede, reggendo con essa il lavoro ben fermo sul ginocchio. 4. La parte basale, di solito più grossa, ...
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ascoltare
v. tr. [lat. volg. *ascŭltare per il class. auscŭltare] (io ascólto, ecc.). – 1. Udire con attenzione, stare a udire; può avere come compl. le parole, le cose che si dicono, oppure la persona [...] che parlare; parla poco ma ascolta con attenzione; spesso, porgere attentamente l’orecchio a quanto altri dice, o a un rumore, un suono, e sim.: Attento si fermò com’uom ch’ascolta (Dante); frequente con quest’uso nella forma dell’imperativo: ascolta ...
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li
lì avv. [lat. ĭllīc ‹illìk›]. – 1. In quel luogo, in quel posto. Indica in genere luogo non molto discosto da chi parla o da chi ascolta, e con più esattezza dell’avv. là; è inoltre usato largamente [...] o per rafforzare l’espressione: fermo lì!; zitto lì!; ecco lì quello che capita a chi vuol fare di testa su due piedi: lì per lì non seppe che cosa rispondere; come facevo a trovare lì per lì tanti soldi? Pronunciato con forza, e lì, indica insistenza ...
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stupore
stupóre s. m. [dal lat. stupor -oris, der. di stupēre «stupire»]. – 1. Forte sensazione di meraviglia e sorpresa, tale da togliere quasi la capacità di parlare e di agire: Oppresso di stupore, [...] città la moltitudine di quegli che di dì e di notte morieno, che uno s. era a udir dire, non che a riguardarlo (Boccaccio); quella vista lo riempì di s.; si fermò colto da s.; si sentì un grido di s.; riaversi, riprendersi dallo s.; come esclamazione ...
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procedere
procèdere v. intr. [dal lat. procedĕre, comp. di pro-1 «innanzi» e cedĕre «andare»] (pass. rem. procedètti [meno com. procedéi, ant. procèssi], procedésti, ecc.; part. pass. proceduto [ant. [...] qualche cosa, dare inizio a un’operazione, venire all’esecuzione di quanto è detto dal complemento: p. all’appello; p. all’esame dei capi d’accusa; p. all’escussione dei testi; p. alla votazione; p. al sequestro dei beni; p. al fermo, all’arresto di ...
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ballare
v. intr. [lat. tardo ballare, prob. dal gr. italiota βαλλίζω «tripudiare, ballare»] (aus. avere). – 1. Compiere passi e movimenti secondo determinati ritmi musicali: b. bene, male, a tempo, fuori [...] ) i topi ballano, quando sono assenti i superiori, i dipendenti fanno il loro comodo. 2. estens. a. Non star fermo, agitarsi: si mise a b. per l’impazienza; ballava sulla seggiola. Fam., far b. qualcuno, dominarlo con la propria autorità, obbligarlo ...
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cucire
v. tr. [lat. *cosire, da *cosĕre, per il class. consuĕre, comp. di con- e suĕre «cucire»] (io cùcio, tu cuci, egli cuce, noi cuciamo, voi cucite, essi cùciono). – 1. a. Congiungere insieme pezzi [...] , nelle quali il movimento dell’ago è simile a quello delle precedenti, ma in cui l’ampiezza . b. Locuzioni: c. la bocca a qualcuno, obbligarlo a tacere; cucirsi la bocca o le labbra, fare proposito fermo di tacere, di conservare un segreto. ...
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polso
pólso s. m. [lat. pŭlsus -us «battito», der. di pellĕre «battere, urtare, spingere», part. pass. pulsus]. – 1. In fisiologia, la dilatazione ritmica delle pareti dei vasi sanguigni, e segnatamente [...] la regione intermedia tra l’avambraccio e la mano, a forma di cilindro appiattito, costituita dall’estremità inferiore dell’ , priva di carattere; dirigere, amministrare, decidere con p. fermo; ci vuole p., per prendere una decisione come questa; ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...