diavolo
diàvolo s. m. [dal lat. tardo, eccles., diabŏlus, gr. διάβολος, propr. «calunniatore» (der. di διαβάλλω «gettare attraverso, calunniare»), adoperato nel gr. crist. per tradurre l’ebr. śāṭān «contraddittore, [...] ; avere il d. in corpo, essere irrequieto, non stare mai fermo; avere il d. addosso, avere un d. per capello, essere d. che ce lo ha mandato; è il d. che mi ha spinto a mettermi in questi impicci. Come esclam. di meraviglia e di dispetto: d.!; d ...
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fiero
fièro (ant. e poet. fèro) agg. [lat. fĕrus]. – 1. letter. a. Feroce, crudele, spietato: il f. tiranno; un nemico f. e selvaggio; da le braccia Fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte (Dante); fig.: [...] f. passione; un f. dolore; fiere maledizioni (Leopardi). 2. a. Audace, intrepido: donzella, Non men che fiera in arme in bella (Ariosto). Più spesso, altero, di carattere forte e fermo, non disposto a cedere: un uomo f.; il f. popolo cartaginese. E ...
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frenare
v. tr. [lat. frenare, der. di frenum «freno»] (io fréno, ecc.). – 1. a. Moderare la velocità di un corpo (in partic. di una macchina o di un veicolo) in modo che essa non aumenti sotto l’effetto [...] arrestare il proprio moto: la discesa era così ripida che non riuscivo a frenarmi. Con uso assol., mettere in azione il freno o i freni attento, è una macchina che frena poco. b. Tenere fermo, impedire il movimento o lo spostamento di un veicolo o d ...
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piedino
s. m. [dim. di piede]. – 1. a. Piede piccolo, di bambino (o anche, se riferito a donna, grazioso, sottile, ben proporzionato): il bambino agitava i p. nella culla; non sarà facile trovare delle [...] intero filetto che lo separa dal pezzo sovrastante. 3. Elemento della macchina per cucire che serve a tenere fermo il tessuto mentre l’ago lo attraversa e a mantenerlo in piano mentre il tessuto avanza tra un punto e il successivo; ha forma diversa ...
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piegare
v. tr. [lat. plicare (affine al gr. πλέκω «intrecciare, tessere»)] (io piègo, tu pièghi, ecc.). – 1. a. Agire su un oggetto, su un corpo di forma piana o rettilinea, in modo che assuma forma [...] comunque non volontario: p. qualcuno ai proprî voleri; nessuno riuscirà a p. la nostra volontà; è fermo nei suoi propositi e nessuno riesce a piegarlo; dopo molti prieghi la piegarono a dire chi ella fosse e che quivi facesse (Boccaccio); far cedere ...
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coltello
coltèllo s. m. [lat. cŭltĕllus, dim. di culter «coltello»; cfr. coltro]. – 1. Strumento da taglio, usato come utensile e come arma, formato da una lama d’acciaio innestata in un manico, il quale [...] (corno, legno, avorio, metallo, plastica, ecc.); c. da cucina, da tavola, da frutta; c. d’acciaio inossidabile; c. fermo, con manico fisso; c. a serramanico, in cui la lama può rientrare nel manico; c. da tasca, detto più spesso temperino, con una o ...
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percorso2
percórso2 s. m. [der. di percorrere, formato sul part. pass. percorso]. – 1. a. Il fatto di percorrere, di compiere cioè uno spostamento da luogo a luogo, a piedi, o con un mezzo di trasporto [...] termine del p., durante il p.; il p. dell’autobus da Napoli a Battipaglia; il p. degli uccelli migratori, il p. delle balene per raggiungere dall’aeromobile sul suolo o sull’acqua dalla posizione di fermo sino all’atto del distacco; p. di arrivo, di ...
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percuotere
percuòtere (pop. o poet. percòtere) v. tr. [lat. percŭtĕre, comp. di per-1 e quatĕre «scuotere»] (io percuòto, ecc.; pass. rem. percòssi [ant. o raro percotéi], percotésti, ecc.; part. pass. [...] con violento e rapido movimento di oggetti: Bruto ..., Fermo già di morir, gli inesorandi Numi e l’averno accusa, E di feroci note Invan la sonnolenta aura percote (Leopardi); ricominciò a far sibilare il suo scudiscio percotendo l’aria (Jovine ...
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calcio2
càlcio2 s. m. [der. di calciare]. – 1. Colpo dato col piede (di solito con la punta): dare, tirare, assestare un c.; prendere a calci qualcuno; fu cacciato via a calci nel sedere. Di animali [...] concezione del gioco: c. fiorentino, quello, giocato anticamente a Firenze, che consentiva ai giocatori delle due squadre avversarie di terreno (espressione frequente anche nel rugby); c. da fermo, effettuato senza prendere la rincorsa; c. di rinvio, ...
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giurare
v. tr. e intr. [lat. iūrare, der. di ius iuris «diritto»; propr. «pronunciare la formula rituale»] (con uso intr. o assol., aus. avere). – 1. a. Seguito da prop. oggettiva, affermare, attestare, [...] senso, g. il vero, g. il falso, asserire con giuramento cosa che risponde, o non risponde, a verità); fam., giurarla a uno, fare fermo proposito di recargli offesa o danno, soprattutto per vendetta. b. ant. G. una donna, impegnarsi con giuramento ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...