posta1
pòsta1 s. f. [lat. pŏsĭta, part. pass. femm. di ponĕre «porre»; cfr. posto part. pass. e s. m.]. – 1. a. ant. Posto assegnato o stabilito per fermarsi temporaneamente o per stare definitivamente: [...] , con il preciso fine e sim. (v. apposta, che è oggi la sola grafia in uso): tengo per fermo che anche le lucertole e i moscherini si credano che tutto il mondo sia fatto a p. per uso della loro specie (Leopardi). b. Nella forma rafforzativa ...
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morto
mòrto agg. e s. m. [part. pass. di morire; lat. mŏrtuus, part. pass. di mŏri «morire»]. – 1. agg. a. Di persona o di animale, che ha cessato di vivere: lo trovarono m.; seppellire i soldati m.; [...] linguaggio sport. (con partic. riferimento alla pallacanestro o al rugby), palla non in gioco, e di conseguenza gioco fermo (per es., in seguito a un fischio dell’arbitro, alla realizzazione di un canestro, ecc.); pietra m., nome tosc. di una varietà ...
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chilometro
chilòmetro (o kilòmetro) s. m. [comp. di chilo-1 (o kilo-) e metro]. – Unità di misura di lunghezza, pari a 1000 metri (simbolo: km). Nello sport, ch. lanciato, prova di velocità a cronometro [...] su strada o su pista per ciclisti (e anche per corridori automobilisti e sciatori), sulla distanza di 1 km con partenza lanciata. Ch. da fermo, prova analoga con partenza da fermo. ...
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stabilire
v. tr. [dal lat. stabilire (der. di stabĭlis «stabile») «rendere stabile, tenere saldo»] (io stabilisco, tu stabilisci, ecc.). – 1. Rendere stabile, fissare un oggetto in modo che resti saldo. [...] consolidare: cosa proposta dal re ... per stabilire meglio questa amicizia (Guicciardini). 2. a. letter. Istituire, costituire, organizzare in modo stabile, cioè fermo, durevole: Dio stabilì l’ordine nel creato; l’impero stabilito da Augusto; la ...
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statario
statàrio agg. [dal lat. statarius, der. di status -us «lo stare»], ant. – Che rimane fermo sul posto o che avviene sul luogo stesso: soldato s., che combatte a piè fermo; battaglia s., combattuta [...] a lungo sul campo; giudizio s., processo s., eseguiti sul luogo stesso del delitto, soprattutto in periodo di guerra o di rivoluzioni. Commedia s., nome con cui già Terenzio designa la commedia di carattere, d’intreccio semplice, diversa dal tipo ...
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abbaio
abbàio s. m. [der. di abbaiare]. – L’abbaiare: il rabbioso a. dei cani; nel linguaggio venatorio: a. afermo, a. a perso, a. a morto, per indicare i diversi latrati del cane, soprattutto del cane [...] da cinghiali, a seconda che sia fermo davanti all’animale selvatico rintanato nel suo rifugio, o abbia perduto il contatto con la selvaggina, o sia accanto al corpo dell’animale ucciso. ...
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confermare
(ant. confirmare) v. tr. [dal lat. confirmare, der. di firmus «saldo», col pref. con-] (io conférmo, ecc.). – 1. a. Rendere fermo o più fermo, quindi rafforzare, fortificare; raro nel sign. [...] nella speranza, nella fede, nei sospetti, nei propositi. b. raro. Nel linguaggio eccles., cresimare (cioè confermare nella fede). 2. a. Rendere sicura una cosa, dimostrarla vera: i fatti confermeranno le mie parole; le notizie dei giornali sono state ...
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saldo1
saldo1 agg. [prob. incrocio del lat. solǐdus «solido» con valǐdus «forte, resistente»]. – 1. a. ant. Compatto, intero, senza incrinature o rotture: il doglio mi par ben s. (Boccaccio). Consistente, [...] ; una dentatura s.; il suo organismo è ben s.; nonostante l’età, ha ancora un cuore saldo. 2. Fermo, sicuro, stabile, in senso materiale, con riferimento a cose o persone: un s. appoggio; un puntello s.; questa sedia mi pare poco s.; qui ci vuole una ...
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tamponare
v. tr. [dal fr. tamponner, der. di tampon «tampone»] (io tampóno, ecc.). – 1. Chiudere con un tampone: t. una ferita (v. tamponamento); tamponarsi il naso con un batuffolo d’ovatta (in caso [...] che aveva bruscamente frenato; con soggetto e oggetto di persona: sta attento, con questa nebbia, a non t. qualcuno; mi hanno tamponato mentre ero fermo al semaforo. 3. In chimica, t. una soluzione, aggiungervi un tampone. ◆ Part. pass. tamponato ...
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tenace
agg. [dal lat. tenax -acis, der. di tenere «tenere»]. – 1. a. Propriam., che tiene, detto di sostanza che ha molta forza adesiva e che pertanto ha presa su altri corpi e li trattiene: una colla [...] traea l’insuperabil forza Del cielo, e di Giunon l’ira t. (Caro); più spesso con riferimento a persona e alle sue azioni, e con intenzione di lode: un uomo t., fermo nel suo proposito, costante; un impegno lungo e t.; un t. sforzo. c. letter. e raro ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...