maiuscolo
maiùscolo agg. [dal lat. maiuscŭlus «alquanto più grande», dim. di maior «maggiore»]. – 1. a. In paleografia, detto di scrittura caratterizzata dall’altezza uniforme delle singole lettere, [...] di tono scherz., molto grande, più grande del normale, riferito a cose diverse dalla scrittura: uno sproposito, un errore m.; per un punto fermo (o anche dopo un interrogativo o un esclamativo che abbiano anche le funzioni del punto fermo); dopo i ...
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peritarsi
v. intr. pron. [lat. tardo pĭgrĭtari, intens. di pigrari «essere indolente, pigro», der. di piger «pigro»] (io mi pèrito, ecc.), letter. – Esitare a compiere un’azione, per mancanza di volontà [...] rispondeva secondo il mio carattere senza peritarmi un attimo (Cicognani); si fermò timida sull’uscio ..., e Stefano capì che s’era peritata di trovarlo ancora a letto (Pavese). ◆ Part. pres. peritante, anche come agg., esitante, timoroso, indeciso ...
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viso2
viṡo2 s. m. [lat. vīsus -us, propr. «vista, sguardo, aspetto», der. di videre «vedere», part. pass. visus]. – 1. ant. Vista, atto del guardare, sguardo: Oscura e profonda era e nebulosa Tanto che, [...] senza mutar v. ... disse (Boccaccio), senza scomporsi, senza mostrare turbamento; quindi con fermo v., ant., impassibilmente: domandò con fermo v. e con salda voce (Boccaccio); a v. aperto, con coraggiosa franchezza: fu’ io solo, là dove sofferto Fu ...
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pie
piè s. m. – 1. Troncamento di piede, frequentissimo nell’uso poetico: Col dubitante piè torno al mio tetto (Parini); il pièveloce, epiteto omerico di Achille (v. pieveloce). La forma piè è anche [...] Colei ... (Foscolo). Nel linguaggio com. è in uso soltanto in locuz. stereotipe: aspettare a piè fermo, senza muoversi e senza mostrare timore (misura piè fermo indica la situazione schermistica che si verifica quando in assalto i due schermidori ...
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fissare
v. tr. [der. di fisso]. – 1. a. Rendere fisso, stabile, fermo: f. uno sportello, un’imposta; f. il coperchio alla cassa con quattro viti; f. la corda al gancio con un forte nodo; lacca per f. [...] le diete; si è fissato che tutti lo perseguitino. ◆ Part. pres. fissante, anche come agg., non com., che serve a fissare, a rendere stabile, fermo: liquido fissante; e come s. m.: un fissante per capelli. ◆ Part. pass. fissato, anche come agg. e s. m ...
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stazionario
stazionàrio agg. e s. m. [dal lat. tardo stationarius, der. di statio -onis «fermata, dimora, riposo»]. – 1. agg. Che sta fermo in un luogo, che non si allontana dal luogo in cui si trova. [...] che abitano. b. In astronomia, pianeta s., quando è in stazione, cioè quando appare fermo in cielo prima d’invertire il suo moto (da diretto a retrogrado o viceversa). c. In astronautica, satellite artificiale s., animato di moto sincrono con quello ...
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punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] omissioni volontarie di parole o frasi all’interno di citazioni). b. Con usi estens. e in frasi fig.: fare punto, fermarsi, porre termine a un’attività qualsiasi: a una certa età bisogna fare p.; p. e basta!, esclam. fam. con la quale si esorta ...
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libero
lìbero agg. [dal lat. liber -ĕra -ĕrum]. – 1. a. Che non è soggetto al dominio o all’autorità altrui, che ha facoltà di agire a suo arbitrio, senza subire una coazione esterna che ne limiti, materialmente [...] linea ed è soggetto quindi ad alcune limitazioni di gioco. Nella pallacanestro, t. libero, quello eseguito dalla lunetta a gioco fermo, in conseguenza di un fallo effettuato dalla squadra avversaria. 5. Con valore avverbiale: parlare libero, con ...
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palo
s. m. [lat. palus, etimologicamente affine a pala1, con cui ha in comune il sign. di «ciò che si affonda nel terreno»]. – 1. Legno, avente sezione tondeggiante e sviluppo prevalente nel senso della [...] se di materiale diverso (metallo, cemento armato, ecc.). In partic.: a. In agraria, sostegno (per lo più di legno, ma anche per indicare, al plur., la porta stessa (il portiere è fermo tra i p.) e per significare brachilogicamente che il pallone ha ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] dare, versare per cauzione, per caparra, per compenso, ecc., dove equivale a come, in qualità di e sim.; anche con aggettivi neutri e con participî: tenere per certo, per fermo; dare per letto, per dimostrato. In espressioni parentetiche: per me, per ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...