tentennare
v. intr. [voce onomatopeica] (io tenténno, ecc.; aus. avere). – 1. Oscillare, di oggetto che non è ben fermo e quindi inclina ora da una parte ora dall’altra: un palo che tentenna, perché [...] ma ancora tentenna; anche all’infinito con valore di sost.: dopo tanto tentennare finì col decidersi. ◆ Part. pres. tentennante, anche come agg., in senso proprio: un tavolo tentennante; e fig.: è ancora tentennante, non riesce a decidersi. ...
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sbiettare
v. tr. e intr. [der. di bietta, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbiétto, ecc.). – 1. tr. Togliere la bietta o le biette. 2. intr., non com. a. Non poggiare bene, non essere ben fermo e sicuro, [...] spec. con riferimento al piede (non usato nei tempi comp.). b. In senso fig. (aus. essere o avere), scivolar via, andarsene alla chetichella ...
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volli, e volli sempre, e fortissimamente volli
vòlli, e vòlli sèmpre, e fortissimaménte vòlli. – Celebre frase di V. Alfieri (per lo più citata nella forma: volli, sempre volli, fortissimamente volli), [...] contenuta nella Lettera responsiva a Ranieri de’ Casalbigi, scritta da Siena il 6 sett. 1783; in essa il poeta esprime il fermo impegno che aveva assunto con sé stesso, dopo l’applaudita rappresentazione della sua prima tragedia, la Cleopatra, di ...
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raffilatoio
raffilatóio s. m. [der. di raffilare]. – Apparecchio usato in legatoria per pareggiare le pagine, costituito da una morsa a vite, con la quale si tiene fermo il pacco di fogli, e da una cesoia [...] che ne raffila i margini ...
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assiderare
v. tr. e intr. [dal lat. mediev. assiderare, der. di sidus -dĕris «costellazione»; cfr. lat. sideratus «colpito dall’influsso maligno di un astro»] (io assìdero, ecc.; aus. essere). – Far [...] creduta questa notte, stando ignuda, assiderare (Boccaccio); com. spec. nell’intr. pron.: per poco non mi assideravo a star fermo lì fuori; gli si sono assiderati i piedi. ◆ Part. pass. assiderato, anche come agg., colpito da assideramento: morirono ...
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alt
interiez. [dal ted. halt! «ferma!»]. – 1. Comando militare che viene dato per arrestare la marcia degli individui o dei reparti; analogo comando può essere rivolto ad atleti in competizioni sportive [...] (scherma e sim.). V. anche alto2. 2. s. m. a. Il comando stesso: dare l’alt; ordinare l’alt. b. Sospensione o interruzione di alt. 3. Termine telegrafico convenzionale, come l’ingl. stop (ma molto meno usato di questo), per indicare il punto fermo. ...
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frenato
agg. [part. pass. di frenare]. – Bloccato, tenuto fermo dal freno o da altro sistema di frenatura: lasciare in salita l’auto f.; aerostato f., pallone f. (v. aerostato e pallone, n. 2 a). ...
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mischio
mìschio agg. e s. m. [der. di mischiare]. – 1. agg., non com. Mischiato, misto; anche, screziato, che presenta macchie di vario colore, in espressioni come panno, marmo m., e sim. 2. s. m. Mescolanza, [...] oggettivo: l’infiammato giro Si quïetò con esso il dolce m. (Dante), la ruota di beati spiriti si fermò insieme col soave coro di voci. 3. s. m. a. Tipo di marmo screziato di varî colori (in questo sign. è propriam. uso sostantivato dell’agg.): Mura ...
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raccendere
raccèndere v. tr. [comp. di r- e accendere] (coniug. come accendere). – Non com., e in genere letter., per riaccendere; fig. (col senso di rinfiammare, eccitare nuovamente): Marte raccende, [...] Vedilo, all’opre e a sacra ira le genti (Foscolo); anche intr. pron.: nello sdegno raccesosi ..., stette nel suo proponimento fermo (Boccaccio). ...
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monopattino
monopàttino s. m. [comp. di mono- e pàttino]. – Sorta di semplice veicolo usato da bambini e ragazzi come giocattolo, soprattutto in passato: è formato da una stretta pedana con due ruote [...] e da un’asta con manubrio montata sulla ruota anteriore; il movimento è causato dalle spinte successive impresse al veicolo puntando a terra uno dei piedi, mentre l’altro è fermo sulla pedana. ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...