elicottero
elicòttero s. m. [dal fr. hélicoptère, comp. di hélico- «elico-» e -ptère «-ttero»]. – Aeromobile del tipo aerogiro, largamente impiegato per svariati usi civili e militari, nel quale la sostentazione [...] mezzo di rotori orientabili che gli consentono di restare fermo in aria e spostarsi sia orizzontalmente sia verticalmente. Nell del tiro, elevata capacità di fuoco con armamento a prevalente carattere anticarro o antielicottero o multiruolo (detto ...
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poggiata1
poggiata1 s. f. [der. di poggiare1]. – Aria dell’equitazione d’alta scuola, in cui il cavallo solleva molto alto l’anteriore, mentre il posteriore resta sul posto fermoa terra, col garretto [...] piegato (non è da confondere con l’impennata, in cui il cavallo si alza sui garretti tesi, fuori perciò d’equilibrio) ...
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insetto
insètto s. m. [dal lat. insectum (usato da Plinio al plur., insecta, per tradurre il gr. τὰ ἔντομα: v. entomo), da insectus, part. pass. di insecare «tagliare, suddividere»]. – Nome con cui sono [...] lo schiaccerò come un i., e sim., o rivolta per insulto a persona ritenuta meschina, spregevole: non è che un vile i.; con adulto) irrequieto, eccessivamente vivace o molesto: non sta mai fermo, quell’insetto! ◆ Dim. insettino, insettùccio; spreg. ...
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tentennare
v. intr. [voce onomatopeica] (io tenténno, ecc.; aus. avere). – 1. Oscillare, di oggetto che non è ben fermo e quindi inclina ora da una parte ora dall’altra: un palo che tentenna, perché [...] ma ancora tentenna; anche all’infinito con valore di sost.: dopo tanto tentennare finì col decidersi. ◆ Part. pres. tentennante, anche come agg., in senso proprio: un tavolo tentennante; e fig.: è ancora tentennante, non riesce a decidersi. ...
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sbiettare
v. tr. e intr. [der. di bietta, col pref. s- (nel sign. 4)] (io sbiétto, ecc.). – 1. tr. Togliere la bietta o le biette. 2. intr., non com. a. Non poggiare bene, non essere ben fermo e sicuro, [...] spec. con riferimento al piede (non usato nei tempi comp.). b. In senso fig. (aus. essere o avere), scivolar via, andarsene alla chetichella ...
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volli, e volli sempre, e fortissimamente volli
vòlli, e vòlli sèmpre, e fortissimaménte vòlli. – Celebre frase di V. Alfieri (per lo più citata nella forma: volli, sempre volli, fortissimamente volli), [...] contenuta nella Lettera responsiva a Ranieri de’ Casalbigi, scritta da Siena il 6 sett. 1783; in essa il poeta esprime il fermo impegno che aveva assunto con sé stesso, dopo l’applaudita rappresentazione della sua prima tragedia, la Cleopatra, di ...
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raffilatoio
raffilatóio s. m. [der. di raffilare]. – Apparecchio usato in legatoria per pareggiare le pagine, costituito da una morsa a vite, con la quale si tiene fermo il pacco di fogli, e da una cesoia [...] che ne raffila i margini ...
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assiderare
v. tr. e intr. [dal lat. mediev. assiderare, der. di sidus -dĕris «costellazione»; cfr. lat. sideratus «colpito dall’influsso maligno di un astro»] (io assìdero, ecc.; aus. essere). – Far [...] creduta questa notte, stando ignuda, assiderare (Boccaccio); com. spec. nell’intr. pron.: per poco non mi assideravo a star fermo lì fuori; gli si sono assiderati i piedi. ◆ Part. pass. assiderato, anche come agg., colpito da assideramento: morirono ...
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alt
interiez. [dal ted. halt! «ferma!»]. – 1. Comando militare che viene dato per arrestare la marcia degli individui o dei reparti; analogo comando può essere rivolto ad atleti in competizioni sportive [...] (scherma e sim.). V. anche alto2. 2. s. m. a. Il comando stesso: dare l’alt; ordinare l’alt. b. Sospensione o interruzione di alt. 3. Termine telegrafico convenzionale, come l’ingl. stop (ma molto meno usato di questo), per indicare il punto fermo. ...
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frenato
agg. [part. pass. di frenare]. – Bloccato, tenuto fermo dal freno o da altro sistema di frenatura: lasciare in salita l’auto f.; aerostato f., pallone f. (v. aerostato e pallone, n. 2 a). ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...