mischio
mìschio agg. e s. m. [der. di mischiare]. – 1. agg., non com. Mischiato, misto; anche, screziato, che presenta macchie di vario colore, in espressioni come panno, marmo m., e sim. 2. s. m. Mescolanza, [...] oggettivo: l’infiammato giro Si quïetò con esso il dolce m. (Dante), la ruota di beati spiriti si fermò insieme col soave coro di voci. 3. s. m. a. Tipo di marmo screziato di varî colori (in questo sign. è propriam. uso sostantivato dell’agg.): Mura ...
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raccendere
raccèndere v. tr. [comp. di r- e accendere] (coniug. come accendere). – Non com., e in genere letter., per riaccendere; fig. (col senso di rinfiammare, eccitare nuovamente): Marte raccende, [...] Vedilo, all’opre e a sacra ira le genti (Foscolo); anche intr. pron.: nello sdegno raccesosi ..., stette nel suo proponimento fermo (Boccaccio). ...
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monopattino
monopàttino s. m. [comp. di mono- e pàttino]. – Sorta di semplice veicolo usato da bambini e ragazzi come giocattolo, soprattutto in passato: è formato da una stretta pedana con due ruote [...] e da un’asta con manubrio montata sulla ruota anteriore; il movimento è causato dalle spinte successive impresse al veicolo puntando a terra uno dei piedi, mentre l’altro è fermo sulla pedana. ...
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frugolo
frùgolo s. m. e agg. [der. di frugolare]. – 1. s. m. (f. -a, raro) Bambino molto vivace, che frugola dappertutto e non sta mai fermo. 2. agg. Vivace, irrequieto: Questa fanciulla è tanto lieta [...] e frugola (Poliziano); gli occhiolini f. del signor Palìn ... rivelavano un’attesa molto intensa, e una pungente curiosità (Palazzeschi). ◆ Dim. e vezz. frugolino, e più com. frugolétto, per indicare in ...
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propedeutico
propedèutico agg. [der. del gr. προπαιδεύω «istruire prima», comp. di προ- «avanti» e παιδεύω «istruire»] (pl. m. -ci). – Che serve di introduzione allo studio di una scienza, di una disciplina: [...] per poter proseguire negli studî. Meno com. con il sign. più generico di introduttivo, preliminare: non mi fermoa questa analisi p. e procedo oltre (B. Croce). ◆ Avv. propedeuticaménte, con carattere propedeutico, in funzione propedeutica ...
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keffiyah
〈keffïà〉 (o kaffiyeh 〈kaffïè〉; anche keffiyeh 〈keffïè〉) s. m. o f. [dall’arabo kaffīyah, kūfīyah]. – Tipico copricapo delle popolazioni arabe, in partic. dei beduini e dei palestinesi, costituito [...] da un quadrato di stoffa piegato a triangolo tenuto fermo sulla testa da un cordoncino fatto generalmente di peli di capra intrecciati. ...
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trapassato
s. m. [part. pass. di trapassare]. – Nella grammatica italiana, nome di due tempi dell’indicativo del verbo che esprimono azione avvenuta (o situazione verificatasi) prima di un’altra anch’essa [...] o di una situazione precede immediatamente o talvolta condiziona l’inizio dell’altra («non si fermò finché non fu giunto alla meta»). Analoga precedenza rispetto a un fatto passato si esprime con il trapassato del modo congiuntivo, tempo formato con ...
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portablocco
portablòcco s. m. [comp. di portare e blocco1 nel sign. 3 a], invar. – Supporto di materiale vario che serve per tenere fermo un blocco per appunti o per dargli un dorso rigido. ...
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copula
còpula s. f. [dal lat. copŭla «legame, congiunzione»]. – 1. letter. Accoppiamento, spec. nel senso di congiunzione sessuale, coito. 2. In anatomia comparata, sinon. di basibranchiale. 3. In grammatica, [...] sostanze dette appunto copulate. 5. Nella terminologia musicale dei sec. 12°- 13°, il termine latino copula era usato per indicare una specie distinta di discanto consistente in una coda a note brevi che una voce svolgeva nell’ultima nota del canto ...
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stagnazione
stagnazióne s. f. [der. di stagnare1, sul modello dell’ingl. stagnation]. – Il fatto di essere stagnante, fermo e immobile. Non com. in senso proprio, riferito ad acque superficiali o ad [...] altri liquidi e a sostanze aeriformi (per cui è com. ristagno): s. di acque di raccolta; s. del sangue; s. del fumo, di esalazioni; è invece com. nel senso fig. di immobilità, mancanza di movimento e sviluppo, stasi: s. economica, e s. del commercio, ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...