deliberato [part. pass. di deliberare]. - ■ agg. 1. [fatto di proposito: non è stato un atto d., credimi] ≈ calcolato, consapevole, intenzionale, premeditato, programmato, volontario, voluto. ↔ improvvisato, [...] di comportarsi in un determinato modo, anche con la prep. a: erano d. a farsi ammazzare piuttosto che cedere] ≈ deciso, determinato, intenzionato, pronto, risoluto, [con uso assol.] fermo. ↔ dubbioso (su), incerto (su), indeciso, titubante (su), [con ...
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demonio /de'mɔnjo/ (ant. e poet. dimonio) s. m. [dal lat. tardo daemonium, gr. daimónion, propr. neutro sost. dell'agg. daimónios "appartenente alla divinità"] (pl. -ni, o anche, non com., -nii; ant. anche [...] ≈ avere il diavolo addosso, non stare fermo un minuto (o un attimo). 2. (fig.) a. [persona abile nell'ideare o provocare gridare rabbiosamente] ≈ dare in escandescenze, (fam.) fare il diavolo a quattro, (non com.) matteggiare. b. (estens., scherz.) [ ...
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ribadire v. tr. [etimo incerto] (io ribadisco, tu ribadisci, ecc.). - 1. (tecn.) [torcere o schiacciare la punta di un chiodo, di un perno e sim.] ≈ ribattere. 2. (fig.) a. [ripetere qualcosa con più forza: [...] r. un'affermazione, un'accusa] ≈ confermare, (lett.) restare fermo (in), riaffermare, ribattere. ↓ ridire, ripetere. ↔ negare ( ritirare, ritrattare, sconfessare, smentire. b. [portare nuovi argomenti a sostegno di quanto già detto: r. un'accusa con ...
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strozzato /stro'ts:ato/ agg. [der. di strozzare]. - 1. [di persona, morto a causa dell'ostruzione delle vie respiratorie] ≈ asfissiato, soffocato. 2. (fig.) [di persona, che si trova in gravi difficoltà [...] .) con l'acqua alla gola, (region.) scannato. 3. [di tubo e sim., che presenta restringimento o occlusione: un canale s.] ≈ ristretto. ↑ occluso, ostruito. 4. [di grido e sim., che non riesce a fuoriuscire dalla gola: voce s.] ≈ soffocato. ‖ bloccato ...
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indemoniato [part. pass. di indemoniare]. - ■ agg. 1. (relig.) [di persona, che è posseduto dal demonio] ≈ invasato, ossesso, posseduto. 2. (fig., fam.) a. [di persona, che è agitato dall'ira o da altra [...] , incontenibile, incontrollabile, terribile, tremendo. ↓ forte, intenso, potente. ↔ debole, leggero, lieve, mite. ■ s. m. (f. -a) 1. (relig.) [persona posseduta dal demonio] ≈ invasato, ossesso, posseduto. ‖ tarantolato. 2. (fig., fam.) [persona ...
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indistruttibile /indistru't:ibile/ agg. [der. di distruttibile, col pref. in-²]. - 1. [di cosa, che non può essere distrutto in nessun modo] ↔ distruttibile, fragile. 2. (estens.) a. [di cosa, che non [...] è soggetto a logorarsi con l'uso: un'automobile i.] ≈ (non com.) inconsumabile, resistente, robusto, solido. ↔ delicato, fragile. b. (fig.) [di sentimento e sim., che non può essere scosso o abbattuto: fede, speranza i.] ≈ fermo, forte, granitico, ( ...
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instabilità s. f. [dal lat. instabilĭtas -atis]. - 1. [l'essere soggetto a variazioni: l'i. del mercato] ≈ incertezza, mutabilità, mutevolezza, precarietà, provvisorietà, variabilità, [di corsi borsistici] [...] immutabilità, invariabilità. 2. [tendenza a mutare facilmente pensieri, affetti, comportamenti] ≈ incostanza, labilità, mutevolezza, volubilità. ↔ costanza, fermezza, perseveranza, stabilità. 3. [l'essere poco saldo, poco fermo: l'i. di una struttura ...
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tenace agg. [dal lat. tenax -acis, der. di tenēre "tenere"]. - 1. a. [di sostanza che ha molta forza adesiva: una colla t.] ≈ forte. ↔ debole. b. [di materiale che presenta una considerevole resistenza: [...] ≈ forte, resistente, robusto. ↔ debole, fragile. 2. (fig.) a. [che dura nel tempo: odio t.] ≈ costante, durevole, ( fermezza, costanza e sim.: un ragazzo t.] ≈ costante, fermo, perseverante, (lett.) pertinace, risoluto. ↑ caparbio, cocciuto, ostinato ...
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Cardinale (Fermo 1779 - ivi 1852); chiamato dal Consalvi a varî uffici, fu creato nel 1826 cardinale dell'ordine dei diaconi (non essendo egli sacerdote) e l'anno dopo da Leone XII segretario di stato, carica che tenne fino al 1829 e che riacquistò...
Ingegnere, nato a Fermo (Ascoli Piceno) il 15 maggio 1895, laureato in ingegneria industriale, prof. ordinario di macchine a Palermo, poi a Padova, infine, dal 1934, nel Politecnico di Torino, nel quale, per diversi anni, è stato anche preside...