vallone2
vallóne2 s. m. [accr. di valle]. – 1. a. Valle stretta e profonda: percorrere il fondo del v.; il viadotto, il ponte della ferrovia che attraversa il v.; pervennero in un v. molto profondo e [...] Da lor condotta in quei scuri valloni Perché non se n’udisse più novella (Ariosto). Da Dante è usato per indicare le bolge dell’8° con solco stretto e fiancheggiata da pareti quasi a picco, subverticali, il cui profilo longitudinale denota una ...
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adultizzare
v. tr. Rendere adulto, far diventare precocemente adulto. ◆ il ministro [Livia] Turco nella sua relazione si sofferma appunto su una società che «adultizza» i più piccoli in modo precoce, [...] li annoia, non consente loro di giocare quanto e come vorrebbero». (Maria Novella De Luca, Repubblica, 20 novembre 1998, p. 22, Cronaca) • Rita Parsi, psicoterapeuta infantile, non ha dubbi che siamo a un altro paragrafo di «chi la fa l’aspetti». ...
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posteodosiano
posteodoṡiano (o postteodoṡiano) agg. [comp. di pos(t)- e del nome dell’imperatore romano Teodosio II (410-450): v. teodosiano]. – Relativo alla legislazione imperiale romana posteriore [...] alla codificazione di Teodosio II (e anteriore a quella di Giustiniano): le «novelle» p. (v. novella, nel sign. 3 a). ...
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narrativa1
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. narrativo]. – 1. a. ant. Narrazione: mi lasciò due libri ... l’uno è la n. d’un viaggio di scoperta fatto da lui nell’Africa interiore (C. Cattaneo). b. [...] giudiziario, parte della motivazione della sentenza in cui è esposto lo svolgimento del processo. 2. a. Genere letterario che comprende il romanzo, la novella, il racconto, la fiaba, ecc., cioè opere, generalmente in prosa, in cui l’autore espone ...
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος [...] cristiani trasmesso dai quattro vangeli e dagli altri scritti del Nuovo Testamento: predicare, diffondere il vangelo. 3. fig. a. Complesso dei principî fondamentali di una dottrina (cfr. credo): il v. della filosofia idealistica; il v. dei socialisti ...
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costruzione
costruzióne (ant. construzióne) s. f. [dal lat. constructio -onis, der. di construĕre «costruire», part. pass. constructus]. – 1. a. L’operazione del costruire: c. d’una casa, d’un ponte, [...] : studiare, esporre, analizzare la c. di un’ode, di un poema; novella di c. difettosa; tracciare la c. morale del Purgatorio dantesco. 3. In grammatica: a. Disposizione dei varî sintagmi, o elementi sintattici, nella proposizione o nel periodo ...
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terzo genitore
loc. s.le m. Chi si assume il compito di curare la crescita e l’educazione di un figlio che non ha generato. ◆ Nel vocabolario degli affetti un nome ancora non ce l’hanno. Da un punto [...] il naufragio dell’amore che li ha messi al mondo. (Maria Novella De Luca, Repubblica, 12 maggio 2002, p. 22, Cronaca . […] La Francia è uno dei Paesi europei che si prepara a riconoscere uno stato giuridico al «terzo genitore». (Anna Maria Sersale, ...
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novellierenovellière (ant. novellièro) s. m. [der. di novella]. – 1. (f. -a) a. Autore di novelle: i n. del Trecento. b. ant. o poco com. Chi racconta novelle, nel senso di storielle, cose inventate [...] , pettegolo. Anche con uso di agg.: gente n.; una donna n.; curiosità novelliera. c. ant. Portatore di notizie; ambasciatore, messo. 2. non com. Raccolta di novelle: il novelliere di Franco Sacchetti è una miniera di sali e di urbanità (G. Gozzi). ...
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novellista
s. m. e f. [der. di novella] (pl. m. -i). – 1. non com. Autore di novelle, novelliere: il vecchio n. sentiva talvolta ancora negli ultimi anni quella commozione che spinge l’artista a creare [...] diligentemente tutte le voci, abburattavan tutte le relazioni, e ne davan poi il fiore agli altri (Manzoni); o chiacchierone, pettegolo: a quanto dicono i n. io avrei fatto all’amore contemporaneamente con cinque femmine almeno (Foscolo). ...
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riuscita
(ant. o pop. riescita) s. f. [der. di riuscire]. – 1. non com. Uscita, sbocco in un luogo: l’appartamento ha una r. sul cortile; la stradicciola non aveva r., era senza riuscita. 2. fig. a. [...] o letter. Fine, conclusione: non mi vergognerò io di dire una novella, la quale, ancora che miserie maggiori in sé contenga, non per r. dell’esperimento, di questa iniziativa. Riferito a prodotti commerciali, indica la bontà effettiva, la resistenza ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) della Penisola Iberica, gli arcipelaghi...
Medico, nato a Empoli il 20 febbraio 1759, morto a Firenze il 20 dicembre 1820. Si laureò a Pisa nel 1780, nel 1782 fu nominato medico astante nell'ospedale di S. Maria Novella a Firenze. Per incarico del granduca Leopoldo l progettò il nuovo...