novella /no'vɛl:a/ s. f. [lat. pop. ✻novella, neutro pl. sost. dell'agg. novellus "novello"; il sign. 2, dal lat. Novellae s. f. pl. (sottint. Constitutiones)]. -1. (lett.) [informazione recente relativa [...] → □. 2. (crit.) [narrazione, per lo più in prosa, di lunghezza inferiore a quella di un romanzo: le n. del "Decameron"] ≈ racconto. ‖ apologo, favola, romanzo. □ buona novella [per antonomasia, annuncio del messaggio di Cristo e dei valori cristiani ...
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vangelo /van'dʒɛlo/ (lett. evangelo o evangelio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattam. del gr. crist. eyangélion "buona novella"]. - 1. (con iniziale maiusc.) (relig.) [i primi quattro libri [...] , nel loro complesso o presi singolarmente] ≈ Nuovo Testamento. ‖ Vecchio Testamento. ⇑ Bibbia, Sacre Scritture. 2. (fig.) a. [complesso dei principi fondamentali di una dottrina: il v. della filosofia idealistica] ≈ base, fondamenti, presupposti. b ...
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novela /no'vɛla/ s. f. [dal port. nuvela "romanzo, racconto", der. del lat. pop. ✻novella]. - [romanzo televisivo a puntate di produzione generalm. sudamericana] ≈ telenovela, teleromanzo. ‖ soap opera. ...
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versione /ver'sjone/ s. f. [dal lat. mediev. versio -onis, der. di vertĕre "volgere, mutare"]. - 1. (educ.) [il tradurre da una lingua a un'altra e, anche il risultato di tale operazione: v. dal latino [...] v. diversa dell'accaduto] ≈ interpretazione, resoconto, ricostruzione. 3. a. [trasformazione di un'opera in forma diversa da quella originaria: v. teatrale di una novella] ≈ adattamento, arrangiamento, rielaborazione, trasposizione, [di opere scritte ...
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novità s. f. [dal lat. novĭtas -atis, der. di novus "nuovo"]. - 1. [azione, intervento e sim., che modifichino uno stato di cose: introdurre una n.] ≈ innovazione, (non com.) novazione. ‖ cambiamento, [...] mutamento, trasformazione. 2. (lett.) [informazione recente relativa a qualcosa o a qualcuno] ≈ notizia, (lett.) novella, (lett.) nunzio, nuova. ⇑ annuncio, comunicazione, messaggio. ...
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notizia /no'titsja/ s. f. [dal lat. notitia, der. di notus "conosciuto"]. - 1. [informazione, per lo più recente, relativa a qualcosa o a qualcuno: ricevere una bella n.; devo darti una brutta n.] ≈ annuncio, [...] comunicazione, messaggio, (lett.) novella, novità, (lett.) nuova. ● Espressioni: lett., avere notizia (di qualcosa) [avere un'informazione specifica] ≈ venire a sapere (ø); notizia di reato [comunicazione fatta pervenire all'autorità giudiziaria, da ...
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romanzo² s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sost. dell'agg. romanzo¹]. - 1. (crit.) [componimento letterario in prosa, di ampio sviluppo] ≈ ‖ novella, racconto. ● Espressioni: romanzo d'appendice → □. 2. [...] (fig.) a. [creazione fantastica della mente] ≈ fantasticheria, invenzione. b. [avvenimento o serie di avvenimenti non romanzo d'appendice [componimento narrativo a carattere popolare, pubblicato a puntate in appendice a un giornale] ≈ feuilleton. ...
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letteratura s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. grammatikḗ]. - 1. [attività intellettuale volta allo studio di opere letterarie: studiare l.] ≈ ‖ filologia, [...] miracolo; mistero; monologo; moralità; mottetto; nomo; novella; ode; omelia; orazione; palliata; pamphlet; o incrociata, accoppiata o baciata, alterna o alternata, a retrogradazione, caudata, ciclica, costante, dissoluta, incatenata, invertita ...
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ultimo /'ultimo/ [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra "oltre"]. - ■ agg. 1. [che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi, anche con funz. appositiva e nella locuz. [...] del fr. dernier cri): questo cappellino è all'u. moda] ≈ à la page, dernier cri, in, trendy. ↔ démodé, fuori moda, out : la sai l'ultima?; adesso ti racconto l'ultima] ≈ (lett.) novella, novità, (non com.) nuova. f. [che è nella parte marginale di ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) della Penisola Iberica, gli arcipelaghi...
Medico, nato a Empoli il 20 febbraio 1759, morto a Firenze il 20 dicembre 1820. Si laureò a Pisa nel 1780, nel 1782 fu nominato medico astante nell'ospedale di S. Maria Novella a Firenze. Per incarico del granduca Leopoldo l progettò il nuovo...