seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo [...] ; non devi s. il destino così passivamente; se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorïoso porto (Dante). Con altro sign., s. la propria sorte, sottostare a ciò che il destino ha deciso per noi; s. la sorte di qualcuno, incontrare la stessa ...
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altura
s. f. [der. di alto1]. – 1. Luogo alto, elevato: il paese è posto su una verde a.; spesso al plur.: raggiungere le a.; la selvaggina si è rifugiata sulle a.; Pan l’eterno che su l’erme alture [...] ). b. fig., letter. Grandezza, alta condizione; alterigia, superbia: montare in a., metter superbia; starsene in a., in sussiego; Quanto t’alegri, omo d’altura (Iacopone). 3. Alto mare: Nave ch’esce di porto Con vento dolze e piano, Fra mar giunge in ...
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blocco2
blòcco2 s. m. [dal fr. blocus, ant. blochus, che è dal medio oland. blochuus «casa fortificata», cfr. ted. mod. Blockhaus (v.)] (pl. -chi). – 1. a. Interruzione completa delle comunicazioni marittime [...] di un porto o di una costa o di un intero stato, imposta con la forza e ottenuta con mezzi navali, aerei, con ostruzioni varie, con la dislocazione di forze in basi opportune, per motivi bellici (b. bellico), o per impedire a una potenza le relazioni ...
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manovra
manòvra s. f. [dal fr. manoeuvre, che risale al lat. mediev. manuopera; v. manovrare]. – 1. In senso generico, complesso di operazioni manuali e di movimenti con cui si mette in azione una macchina, [...] di attracco, di ormeggio; la nave fece manovra per uscire dal porto; nei sommergibili, camera di manovra, il locale centrale in cui si altri: è tutta una m. per farti parlare; non mi presto a simili m.; è stata una falsa m., una mossa, una tattica ...
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difesa
difésa s. f. [lat. tardo defensa, der. di defendĕre «difendere», part. pass. defensus]. – 1. a. L’azione del difendere o del difendersi: accingersi alla d.; occuparsi della d.; la d. di un territorio, [...] le proprie ragioni e contraddicendo l’accusa (con altro senso, la difesa che si oppone a un’aggressione per proteggere la propria persona: chiedere la licenza di porto d’armi per d. personale); legittima d., diritto personale per cui non è punibile ...
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scalo
s. m. [dal lat. scala «scala», che nel gr. biz. σκάλα passò a indicare una scala di pietra che nei moli dei porti marittimi serviva allo sbarco]. – 1. a. Ogni località, intermedia o terminale, [...] riferimento a voli aerei che avvengono senza fermate intermedie: volo Roma-New York senza scalo. b. Luogo che costituisce un centro di traffico marittimo o aereo: un piccolo, un grande s.; uno s. di notevole importanza commerciale. 2. In un porto o ...
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dare2
dare2 v. tr. [lat. dare] (pres. do 〈dò〉 o dò [radd. sint.], dai o dài, dà, diamo, date, danno o dànno; imperf. davo, davi, ecc.; pass. rem. dièdi o dètti, désti, diède [poet. diè] o dètte, démmo, [...] ; d. pratica, concedere, da parte dell’autorità portuale, la libertà di comunicazione con la terra a una nave, al suo arrivo in porto, dopo l’accertamento delle buone condizioni sanitarie. 4. rifl. Darsi, dedicarsi, abbandonarsi: darsi allo studio ...
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porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale [...] alle p., imminenti: l’inverno è ormai alle p.; nella primavera del 1941 la guerra era alle porte. d. In locuz. varie: abitare portaaporta, in case una dirimpetto all’altra o in appartamenti che si affacciano sullo stesso pianerottolo; andare di ...
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data1
data1 s. f. [dal lat. mediev. data «data», part. pass. di dare, inizio della formula in cui si diceva dove e quando la lettera era stata consegnata al portatore; nei sign. 3 e segg., der. di dare]. [...] carico della merce a bordo della nave; d. di partenza, giorno in cui la nave lascia realmente il porto d’imbarco; delle carte, il numero di carte che in ogni girata vengono distribuite a ciascun giocatore: avere una buona, una cattiva d.; anche, avere ...
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pilota
pilòta s. m. [da una forma originaria pedota, pedoto (v.), che prob. risale a una voce greca non conosciuta, connessa forse con πύλη nel sign. di «entrata del porto» e poi raccostata a πούς ποδός [...] di uscita dai porti, canali o stretti della zona stessa, nonché nelle manovre di ormeggio e di disormeggio. Fino a circa la seconda o per effettuare determinate evoluzioni. 4. Come agg. invar.: a. Detto di cosa che funge o può fungere da guida: ...
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A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui la scuola filosofica da lui fondata prese...
PORTO (Ostia) (Portus Ostiensis, Portus Urbis Romae)
V. Scrinari
Antico nucleo urbano dell'epoca imperiale romana, oggi non più esistente come tale ed il cui territorio è diviso tra la proprietà privata Torlonia-Sforza Cesarini e l'area demaniale...