dimenticare (ant. dismenticare) [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis "mente"] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [perdere la memoria di una cosa, anche nella forma dimenticarsi: [...] azzerare e cancellare, mentre il contr. è pensare. D. può anche essere usato nel sign. di «non dare peso a qualcosa» (io non porto rancore: ho già dimenticato la tua risposta sgarbata), e ha come sinon. molto com. l’espressione mettere una pietra ...
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vuoto /'vwɔto/ (ant. o pop. voto) [lat. volg. ✻vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo ✻vacēre "vuotare", con la stessa radice di vacuus "vacuo, vuoto"]. - ■ agg. 1. [privo di contenuto, che non contiene [...] finire senza esito positivo: l'intera trattativa andò a v.] ≈ (fam.) andare a monte (o in fumo o in malora o, volg., a puttane o, volg., in vacca), fallire, sfumare. ↔ andare in porto, riuscire. ▲ Locuz. prep.: fig., a vuoto [senza esito: ho fatto il ...
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gettare (ant. e poet. gittare) [lat. iectare, lat. class. iactare, intens. di iacĕre "gettare"] (io gètto, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [effettuare con la mano il lancio di un oggetto: g. un sasso contro qualcuno; [...] ↔ economizzare, mettere a frutto, risparmiare. 2. (estens.) a. [mandare fuori, con riferimento a un fluido, a un liquido, a un gas e , simulare. □ gettare l'ancora 1. [fermarsi in porto] ≈ ancorarsi, approdare, attraccare, ormeggiare. ↔ levare l ...
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Fabio Rossi
città. Finestra di approfondimento
Città e paese, centro e periferia - C. è il termine più generico per designare un centro abitato, per lo più esteso e di un certo rilievo sul piano amministrativo [...] nel senso di andare in centro: devo fare un salto in c. a fare delle compere.
Tipi di città - Una città molto grande e progredito: vedo le due lunghe scogliere del nuovo porto, che mi paiono due braccia tese a tutte le navi di tutti i paesi civili del ...
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Fabio Rossi
dimenticare. Finestra di approfondimento
Non ricordare - Il verbo più com. e fam. per esprimere il concetto di «perdere la memoria di una cosa» è scordare, o, ancora più com., scordarsi (sia [...] azzerare e cancellare, mentre il contr. è pensare. D. può anche essere usato nel sign. di «non dare peso a qualcosa» (io non porto rancore: ho già dimenticato la tua risposta sgarbata), e ha come sinon. molto com. l’espressione mettere una pietra ...
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città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis "condizione di cittadino" e "insieme di cittadini"]. - 1. [centro abitato di una certa estensione che, per le sue funzioni amministrative, economiche, sociali, [...] nel senso di andare in centro: devo fare un salto in c. a fare delle compere.
Tipi di città - Una città molto grande e progredito: vedo le due lunghe scogliere del nuovo porto, che mi paiono due braccia tese a tutte le navi di tutti i paesi civili del ...
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bocca /'bok:a/ s. f. [lat. bucca "guancia, gota", poi "bocca"]. - 1. a. (anat.) [cavità nella parte inferiore del volto umano e nel muso di molti animali] ≈ cavità orale. ‖ fauci. ● Espressioni (con uso [...] orifizio. ‖ estremità, orlo. ⇓ becco, beccuccio. 6. (estens., geogr.) a. [punto in cui un fiume si immette nel mare: la b. del porto, sella, traforo, tunnel, valico, varco. □ chiudere (o tappare) la bocca (a qualcuno) 1. [far tacere: chiudere la b. a ...
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pallino s. m. [dim. di palla]. - 1. a. (gio.) [piccola sfera alla quale i giocatori cercano di avvicinare le proprie bilie o bocce: tirare al p.] ≈ boccino. b. [spesso al plur., disegno tondeggiante che [...] tuo amico va proprio a p. a tutti] ≈ andare a genio, garbare, piacere. 2. [non avere esito favorevole: il progetto è andato a p.] ≈ (fam.) andare a rotoli (o in fumo o, volg., a puttane), fallire, fare fiasco. ↔ andare in porto, riuscire. [⍈ GIOCARE ...
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prendere /'prɛndere/ [dal lat. prĕhendĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare una presa su cosa [...] formale percepire: percepisce una mensilità di tutto rispetto.
Recare con sé con o senza violenza - Talora p. può equivalere aportare, se si tratta di oggetto da utilizzarsi in un secondo momento: fa freddo, prendo il cappotto. In esempi come quello ...
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A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui la scuola filosofica da lui fondata prese...
PORTO (Ostia) (Portus Ostiensis, Portus Urbis Romae)
V. Scrinari
Antico nucleo urbano dell'epoca imperiale romana, oggi non più esistente come tale ed il cui territorio è diviso tra la proprietà privata Torlonia-Sforza Cesarini e l'area demaniale...