vezzeggiativo
agg. e s. m. [der. di vezzeggiare]. – Che tende a vezzeggiare, fatto o detto per vezzeggiare; atti v.; nomi, soprannomi v.; espressioni vezzeggiative. In partic., e più comunem., si chiamano [...] della forma intera (Gianni per Giovanni, Betto per Benedetto), o ripetendo come iniziale la consonante che segue dopo l’accento (Nanni per Giovanni, Peppe per Giuseppe) o una affine (Beppe per Giuseppe). Da notare che attraverso l’uso vezzeggiativo ...
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trisdrucciolo
trisdrùcciolo agg. [comp. di tri- e sdrucciolo], non com. – Di parola che ha l’accento tonico sulla quintultima sillaba. In italiano possono essere trisdrucciole soltanto voci verbali composte [...] con enclitiche (es.: fàbbricatelo, òccupatene) ...
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trisillabismo
s. m. [comp. di tri- e sillaba, col suff. -ismo]. – Nella terminologia moderna della grammatica del greco antico, legge (o regola) del t., denominazione corrente del sistema di regolamentazione [...] dell’accento di parola, il quale può cadere solo su una delle tre ultime sillabe (sulla terzultima solo a patto che la vocale dell’ultima sillaba sia breve). ...
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li1
li1 art. determ. m. pl. – Variante ant., poet. e dial., dell’art. gli (li spazî, li zelanti), che si trova però usato anche invece di i: Tornate a riveder li vostri liti (Dante); per li campi esulta [...] (Leopardi); oggi sopravvive, ma sempre più raram., nella corrispondenza formale o burocratica, nelle indicazioni di data: li 10 ottobre (non però col 1° del mese, perché 1° è sing.; e in ogni caso sempre senz’accento). ...
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toscano
agg. e s. m. [lat. Tuscanus, der. di Tuscus, pl. Tusci, altro nome con cui furono indicati gli Etruschi, cioè gli abitanti dell’Etruria: v. tósco e etrusco]. – 1. agg. Che appartiene o si riferisce [...] t., e in passato il volgare t.; le parlate t.; i dialetti, i vernacoli t.; la gorgia t. (v. gorgia, n. 2); parlare t., con accento t.; in buon t., in pretto t. si dice così; per l’espressione lingua t. in bocca romana, v. lingua, n. 4 d. Per estens ...
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giacche
giacché cong. [comp. di già e che]. – Ha valore causale ed è in genere sinon. di poiché, dal momento che; si adopera specialmente quando la proposizione causale esprime un fatto reale che è insieme [...] ?; parlerò, giacché tu insisti. Poco com. la grafia staccata già che, che è tuttavia forma abbastanza frequente nel linguaggio fam. parlato (con l’accento tonico su già): fammi un favore, già che ci sei; perché non ci vai tu, già che ci tieni tanto? ...
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vibrare
v. tr. e intr. [dal lat. vibrare]. – 1. tr. a. letter. Agitare un’arma, prima di scagliarla lontano (cfr. palleggiare): v. la lancia. Quindi, scagliare con forza: v. un dardo, una freccia; una [...] ; con altro soggetto, manifestarsi, trasparire attraverso una particolare vibrazione: nella sua voce, o nel suo pianto, vibrava un accento di disperazione. 3. tr. Con valore causativo, far vibrare, mettere in vibrazione: tu che mostri altrui Come ...
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vibrato
agg. e s. m. [part. pass. di vibrare]. – 1. Messo in vibrazione, fatto vibrare. In partic.: a. agg. Nelle costruzioni, cemento v., calcestruzzo di cemento assestato mediante il vibratore. b. [...] tendenza ad appiattire e quasi ad annullare il vibrato. 2. agg., fig. Forte, concitato, fremente: parlò con tono v., con accento v.; fece un v. discorso; una pagina scritta con stile v. e commosso; presentare una v. protesta. ◆ Avv. vibrataménte, in ...
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olimpionico
olimpiònico agg. e s. m. (f. -a) [dal gr. ᾿Ολυμπιόνικος agg., ᾿Ολυμπιονίκης s. m. (lat. Olympionīces), comp. di ᾿Ολύμπια «gare di Olimpia, giochi olimpici» e tema di νικάω «vincere»] (pl. [...] m. -ci). – Nell’antica Grecia, vincitore nei giochi olimpici (in questo senso anche, secondo l’accento latino, olimpionìco). Nell’uso moderno, vincitore (e, al femm., vincitrice) in una o più gare alle olimpiadi: i campioni o.; un o. di scherma, di ...
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vocale2
vocale2 s. f. [dal lat. (littĕra) vocalis, der. di vox vocis, traduz. del gr. (στοιχεῖον o γράμμα) ϕωνῆεν, der. di ϕωνή «voce»]. – 1. Nella grammatica scolastica, e nella fonetica tradizionale, [...] , o latine, o inglesi. Tra le più rilevanti determinazioni: v. toniche o atone, secondo che vi cada o non vi cada l’accento; v. orali o nasali, secondo che la corrente espiratoria fuoriesca solo per la bocca o anche per il naso; v. aperte, semiaperte ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa frase (a. di frase o sintattico) o dello...
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche o sintattico-prosodiche (funzione...