giapponese
giapponése agg. e s. m. e f. – 1. agg. Del Giappone, appartenente o relativo al Giappone: l’arte, il teatro g.; l’industria g.; carta g., carta da stampa a fibra molto lunga, tenace, di colori [...] in Giappone, caratterizzata da una morfologia scarsamente determinata e dalla mancanza, nella fonetica, di un vero e proprio accento tonico; la scrittura è ideografica di derivazione cinese (ma sono in uso anche sistemi di scrittura sillabica), con ...
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continente2
continènte2 s. m. [dal lat. contĭnens -entis (terra), part. pres. di continere «contenere, congiungere», propr. «terra continua, non interrotta dal mare»]. – 1. Ciascuno dei quattro vasti [...] ; così, per es., i Siciliani e i Sardi dicono andare nel c., trasferirsi nel c., ecc., alludendo all’Italia peninsulare: parlando l’italiano con quell’accento lievemente cadenzato che prendono i paesani sardi dopo un lungo soggiorno nel c. (Deledda). ...
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bisdrucciolo
bisdrùcciolo agg. [comp. di bis-1 e sdrucciolo1]. – Di parola che ha l’accento tonico sulla quartultima sillaba. Nella lingua ital. tali parole sono esclusivam. forme verbali, nella terza [...] persona plurale dell’indicativo e congiuntivo, e parole composte con enclitiche (per es.: fàbbricano, lìtigano, prèstamelo, andàndosene, èccotene) ...
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sbiadito
agg. [part. pass. di sbiadire]. – 1. Detto di colore, che ha perduto la vivezza, la lucentezza, l’intensità originarie: verde, blu s.; per estens.: un vestito logoro e s.; vecchie fotografie [...] . sbiaditaménte, in modo scialbo, privo di vivacità, di espressività: una vita sbiaditamente monotona; meno com., pallidamente, in modo appena accennato: l’accento sbiaditamente veneziano dava un fascino deliziosissimo a quella ... parola (Capuana). ...
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dialefe
dialèfe s. f. [comp. di dia- e di (sin)alefe]. – Nella metrica, particolare forma di iato fra due vocali consecutive, la prima in fine e la seconda all’inizio di parola, nei casi cioè in cui [...] due versi di Dante: Ciò ch’io dico di me, di sé - intende; Ella giunse e levò - ambe le palme), più raram. quando è accentata solo la seconda (come nel verso dantesco: Or ti fa lieta ché tu - hai ben onde); ma anche in altri casi. Nella poesia latina ...
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proclisi
pròcliṡi (o procliṡìa) s. f. [tratto da enclisi, enclisia, con sostituzione del pref. gr. προ- «avanti» a ἐν- «in»]. – In grammatica, fenomeno (affine all’enclisi, a cui si contrappone) per [...] cui certe parole prive di accento si appoggiano sulla parola seguente con la quale costituiscono in modo regolare e fisso un gruppo fonetico, come avviene per il nostro articolo (la casa, pron. lacàsa), per il pronome personale e le particelle ...
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contraddistinguere
contraddistìnguere v. tr. [comp. di contra- e distinguere] (coniug. come distinguere). – Far sì che una cosa, mediante un segno particolare, si distingua da una o più altre analoghe: [...] contraddistinguersi, essere riconoscibile da un contrassegno: «è» verbo si contraddistingue da «e» congiunzione mediante l’accento; distinguersi per una particolare cartteristica: le opere dei pittori veneti del Quattrocento si contraddistinguono per ...
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acrotonico
acrotònico agg. [comp. di acro- e tonico] (pl. m. -ci). – In fonologia, di parola che ha l’accento sulla prima sillaba (ma altri, al contrario, qualificano così le parole accentate sull’ultima [...] sillaba) ...
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ispirato
(ant. o letter. inspirato) agg. [part. pass. di ispirare]. – Che è opera d’ispirazione: libri i., quelli delle Sacre Scritture. Riferito a persona, si dice soprattutto di chi nel creare un’opera [...] il modo con cui si rivela esternamente l’estasi e l’entusiasmo interiore: dipingeva, suonava con il volto i.; parlò con accento i.; avere l’occhio ispirato. Con uso di sost., fare l’ispirato, affettare nell’atteggiamento, nel tono di voce, o in ...
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allungare
v. tr. [der. di lungo1] (io allungo, tu allunghi, ecc.). – 1. a. Aumentare la lunghezza di qualche cosa, rendere più lungo: a. una corda, un vestito, un tavolo, il viaggio; a. la strada, seguire [...] di tempo previsti per l’attuazione di un programma. In linguistica, di vocali brevi che diventano lunghe (v. allungamento): l’accento allunga le vocali; vocale che si allunga per compenso. 4. Diluire con acqua, annacquare: a. il vino; a. il brodo ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa frase (a. di frase o sintattico) o dello...
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche o sintattico-prosodiche (funzione...