profetare
v. tr. e intr. [dal lat. tardo prophetare] (io profèto, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. Predire il futuro, preannunciare per ispirazione divina, con riferimento a profeti o a chi è dotato [...] (Berto). ◆ Part. pres. profetante, anche come agg. e sost. (letter.), che, o chi, pronuncia profezie: la vecchietta passò di colpo dall’accento dell’illuminata e della profetante, a un ridacchiare bizzarro (Bacchelli); fattucchiera p. (I. Calvino). ...
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profetico
profètico agg. [dal lat. tardo prophetĭcus, gr. προϕητικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Dei profeti: le scritture p.; i libri p. dell’Antico Testamento. b. Di profeta, in quanto capace di prevedere [...] , 40), quando suo padre, comparendogli come spettro, gli rivela d’essere stato ucciso dal fratello. c. Proprio dei profeti: accento, tono p.; che rammenta la fisionomia dei profeti biblici: faccia, figura, barba p.; era diventato uno di quegli uomini ...
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trafiggere
trafìggere v. tr. [lat. transfīgĕre, comp. di trans «attraverso» e figĕre «configgere, ferire»] (coniug. come figgere). – Trapassare da parte a parte con arma da punta, o con altro oggetto [...] mortalmente; in partic., t. il cuore, t. l’anima, colpire nei sentimenti più profondi: – Addio! – ripetette con una monotonia di accento che mi trafisse l’anima (Capuana); ma t. il cuore, anche, suscitare un amore improvviso: Qui co’ begli occhi mi ...
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ruotare
(pop. o letter. rotare) v. intr. o tr. [lat. rŏtare, der. di rŏta «ruota»] (io ruòto, ecc.; fuori d’accento, sono oggi più in uso le forme con dittongo, ruotava, ruotasse, ruotando, che quelle [...] con -o-, tranne che nel part. pres., più frequente nella forma rotante). – 1. intr. (aus. avere) a. Riferito a un corpo, muoversi girando attorno a un altro corpo; in partic., riferito a un corpo rigido, ...
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pregare
v. tr. [lat. prĕcari, der. di prex precis «preghiera»] (io prègo, tu prèghi, ecc.; ant. anche priègo, prièghi, e così nelle altre forme con accento sul tema). – 1. Rivolgersi a qualcuno chiedendo [...] qualche cosa umilmente, con atteggiamento di supplica, di sottomissione; si costruisce col compl. oggetto della persona a cui ci si rivolge, mentre la cosa che si chiede può essere espressa da una proposizione ...
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-scafo
[dal gr. σκάϕος «scafo»]. – Secondo elemento di parole composte, formate modernamente per designare speciali tipi di imbarcazioni, le cui caratteristiche sono indicate dal primo elemento. È atono [...] solo nel più antico di tali composti, piròscafo; nelle formazioni più recenti è stato sentito come parola a sé e conserva il suo accento: aliscàfo, batiscàfo, motoscàfo. ...
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guarda e compra
loc. s.le m. e agg.le inv. Esposizione commerciale, evento fieristico dedicato alla vendita diretta e all’acquisto di merci varie; a essa relativo. ◆ Oggi l’accento viene posto soprattutto [...] sul commercio elettronico, con pressioni fortissime per esercitare forme di censura che trasformino Internet in un luogo asettico, in un enorme supermercato dove l’interattività è chiusa nello schema «guarda ...
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riescire
v. intr. – Variante pop. di riuscire nell’infinito e in altre forme con l’accento sulla desinenza (riescivo, riescirò, riescìi, ecc.); è invece il tema normale delle forme rizotoniche (rïèsco, [...] rïèsci, rïèsce, rïèsca). ◆ Analogam. è stato (ed è ancora talvolta) usato il s. f. riescita per riuscita ...
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positive discrimination
loc. s.le m. o f. inv. Disparità di trattamento che finisce per favorire chi appartiene a una minoranza. ◆ La strada del «positive discrimination», che in Italia prende soprattutto [...] dei suoi risultati. (Paul Ginsborg, Repubblica, 9 marzo 1999, p. 4, Politica interna) • [Sarah Smith] ha un bell’accento scozzese, colto e ben modulato (i rappresentanti della frangia celtica nel Regno Unito sono come una minoranza etnica da ...
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inconfondibile
inconfondìbile agg. [comp. di in-2 e confondibile]. – Che non può confondersi con altri; detto di cose che, per avere caratteristiche proprie ben marcate, si riconoscono con facilità: [...] ha una voce, una fisionomia i.; stile i. di un poeta, di un pittore. ◆ Avv. inconfondibilménte, in modo inconfondibile, senza possibilità di equivoco o d’inganno: parlava con accento inconfondibilmente ligure. ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa frase (a. di frase o sintattico) o dello...
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche o sintattico-prosodiche (funzione...