sede
sède s. f. [dal lat. sedes «sedia, seggio», poi «luogo di residenza, dimora, ecc.», corradicale di sedēre «stare seduto»]. – 1. Col sign. originario di «seggio» (raro anche nell’ital. ant.), solo [...] quale si verifica un determinato fenomeno (per lo più di natura fonetica): la s. dell’accento, la sillaba sulla quale cade l’accento stesso; una parola con accento in prima, in seconda, in terza sede; le sillabe che, nel verso endecasillabo, sono ...
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segnaccento
segnaccènto (o ségna-accènto) s. m. [comp. di segnare e accento]. – Lo stesso che accento grafico, cioè il segno convenzionale con cui viene indicata la sede dell’accento tonico nelle parole, [...] ed eventualmente anche il timbro aperto o chiuso delle vocali ...
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ictus
s. m., lat. (propr. «colpo, battuta»; pl., raro, ictus). – 1. Nella terminologia dei metricisti classici, il segno indicante la maggiore intensità di accento propria dell’arsi di un piede o di [...] indicare l’arsi. 2. a. In musica (non com.), il tempo forte, cioè accentato, della battuta. b. In linguistica, sinon. poco com. di accento d’intensità (o accento tonico). 3. Nel linguaggio medico, accesso o colpo apoplettico da emorragia cerebrale, o ...
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spostare
v. tr. [der. di posto2, col pref. s- (nel sign. 3)] (io spòsto, ecc.). – 1. a. Rimuovere una cosa dal posto in cui si trova, o che occupa abitualmente: s. un mobile, il tavolo, il divano; s. [...] terzultima alla penultima sillaba (per es., ἄνϑρωπος, che nel genitivo diventa ἀνϑρώπου); anche nell’intr. pron.: nel verso, spesso l’accento di ùmile e sìmile si sposta e le due parole si pronunciano piane. b. In chimica, a proposito di un sistema ...
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e, E
〈é〉 s. f. o m. (radd. sint.). – Quinta lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dalla lettera E dell’alfabeto greco, che a sua volta, con modificazioni formali e funzionali, risale a un [...] (e sempre senza effetto nel verso, in cui la rima tra é ed è fu sempre liberamente ammessa); per la e semitonica (con accento secondario) la distinzione è solo facoltativa, e per la e del tutto atona perde ogni valore: la e atona italiana ha un suono ...
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accentuativo
(meno com. accentativo) agg. [der. di accentuare]. – Che concerne l’accento, o è fondato sull’accento, delle parole. In partic., metrica a., la metrica, propria per es. delle lingue romanze, [...] serie di sillabe toniche e atone alternate secondo varî schemi, e dove quindi l’elemento fondamentale del ritmo è l’accento, in contrapposizione alla metrica quantitativa propria delle lingue classiche. Analogam.: poesia a., verso accentuativo, ecc. ...
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o, O
‹ò› s. f. o m. (radd. sint.). – Quattordicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma deriva dal segno usato dai Greci per indicare in origine la vocale o, breve o lunga, prima che si differenziassero [...] ó non è d’ostacolo alla rima. La distinzione, pienamente valida per la o tonica, è solo facoltativa per la o semitonica (con accento secondario: es., la o di fortemente e di sordamente); e la o del tutto atona non ammette distinzione alcuna di timbro ...
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disaccentare
diṡaccentare v. tr. [comp. di dis-1 e accentare](io diṡaccènto, ecc.). – Togliere l’accento. ◆ Part. pass. diṡaccentato, anche come agg., privato dell’accento, senza accento tonico (sinon. [...] quindi di atono) o, meno spesso, grafico: vocale, sillaba disaccentata ...
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grafico
gràfico agg. e s. m. [dal lat. graphĭcus agg. «che riguarda la scrittura o il disegno», gr. γραϕικός, der. di γράϕω «scrivere, disegnare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che concerne la scrittura: [...] , in rapporto alla scrittura: due parole graficamente uguali (per es.: pésca e pèsca quando non si segni l’accento); per mezzo della scrittura o di un disegno o di uno schema grafico: rappresentare graficamente un suono; riepilogare graficamente ...
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grave
agg. [lat. gravis]. – 1. a. Che ha peso, che è soggetto alla forza di gravità: i corpi g. (anche s. m., spec. al plur.: le leggi della caduta dei g.); e cantando vanìo Come per acqua cupa cosa [...] anche con funzione di s. m.), il più lento dei movimenti praticabili nell’esecuzione di un passo musicale. 5. Accento grave: segno grafico (`) che nella scrittura corrente dell’italiano si pone sull’ultima vocale di parole tronche e sui monosillabi ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa frase (a. di frase o sintattico) o dello...
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche o sintattico-prosodiche (funzione...