scuotere /'skwɔtere/ (pop. o poet. scotere) [lat. tardo ✻exquŏtĕre, rifacimento del lat. excutĕre "far cadere, gettar giù"] (io scuòto, ecc.; pass. rem. scòssi, scotésti, ecc.; part. pass. scòsso; fuori [...] d'accento le forme senza dittongo [scotiamo, ecc.] si alternano con le forme dittongate [scuotiamo, ecc.], che oggi però prevalgono decisamente). - ■ v. tr. 1. a. [scrollare con energia: le ondate scuotevano la barca; s. qualcuno] ≈ agitare, muovere, ...
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abbuono /a'b:wɔno/ (pop. abbono) s. m. [der. di buono¹, col pref. a-¹] (io abbuòno, ecc.; fuori d'accento, più com. -o- che -uo-). - 1. (econ., comm.) [riduzione concessa su una prestazione o su un prezzo [...] pattuito] ≈ bonifico, condono, (burocr.) defalcazione, (burocr.) defalco, scomputo, sconto, sgravio. 2. (estens.) [il convalidare una prestazione con un voto e sim.] ≈ approvazione, avallo, convalida, ...
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Fabio Rossi
scarso. Finestra di approfondimento
Quantità ridotta - Numerosi agg. e avv. esprimono in ital. il concetto di quantità più o meno elevata. Tra gli agg. più com. per quantità elevate si annoverano [...] agg. e limitati alla serie dei numerabili (numeroso e il più formale molteplice, che, così come svariato, pone più l’accento sulla varietà che soltanto sul numero: c’erano stati sempre numerosi partiti, a San Nicola [F. De Roberto]; gli aspetti ...
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accecare (non com. acciecare) v. tr. [der. di cieco, col pref. a-¹] (io accèco o accièco, tu accèchi o accièchi, ecc.; fuori d'accento, le forme con -cie- sono rare). - 1. [provocare la perdita momentanea [...] della vista per esposizione a una luce intensa, anche fig. e assol.: una luce che acceca (la vista); l'ira, la passione lo ha accecato] ≈ ↓ abbacinare, abbagliare, (non com.) abbarbagliare, (lett., non ...
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accentuare [dal lat. mediev. accentuare] (io accèntuo, ecc.). - ■ v. tr. 1. (non com.) [segnare graficamente l'accento su una parola o dargli rilievo nel parlare] ≈ e ↔ [→ ACCENTARE (1)]. 2. (estens.) [...] , marcare, scandire, sillabare. b. (mus.) [dare a una frase musicale la debita espressione rafforzando il suono delle note] ≈ accentare. c. [rendere più marcate le linee di un disegno, i colori di un quadro e sim.] ≈ caricare, evidenziare, marcare ...
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accentuato agg. [part. pass. di accentuare]. - 1. [di parola pronunciata facendo sentire l'accento] ≈ calcato, evidenziato, marcato, scandito, sillabato. 2. (estens.) [che viene espresso o si manifesta [...] con particolare rilievo e intensità: i contorni del disegno sono troppo a.; avere i tratti del viso molto a.] ≈ calcato, caricato, evidenziato, forte, marcato, rilevato, spiccato. ↔ accennato, attenuato, ...
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arte s. f. [lat. ars artis]. - 1. a. [attività umana che richiede la conoscenza di determinate regole e tecniche: l'a. del fabbro] ≈ lavoro, mestiere, professione. b. (estens.) [attività e tecnica di chi [...] , anche se è d’uso marcato rispetto a questi tre termini: dire che quella del falegname è un’a. punta l’accento sull’abilità e sulle conoscenze necessarie per svolgere quel mestiere. In genere lavoro è il termine dal sign. più ampio e adatto ...
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posto² s. m. [lat. pŏsĭtus, part. pass. di pōnĕre "porre"]. - 1. [area disponibile per essere occupata da persone o da cose: non spingete, c'è p. per tutti] ≈ spazio. ● Espressioni: fare posto (a qualcuno) [...] questo il posto da cui si vede la sua finestra?; è un ottimo punto di osservazione. Se si pone l’accento sulle piccole dimensioni di un luogo, o spesso sulle sue specificità ambientali o economiche, è appropriato località: località montane,turistiche ...
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Linguistica
L’a. è il rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto ad altre della stessa parola (a. di parola), della stessa frase (a. di frase o sintattico) o dello...
L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche o sintattico-prosodiche (funzione...