spegnere
spègnere (o spégnere; tosc. o letter. spèngere o spéngere) v. tr. [lat. expĭngĕre «scolorire» (comp. di ex- «via da» e pingĕre «colorare, dipingere»), incrociatosi con extingĕre e extinguĕre] [...] , ecc.; part. pass. spènto o spénto). – 1. a. Far cessare di ardere, di bruciare: il vento ha spento il fuoco; l’acqua, bollendo, ha debordato dal tegame e ha spento la fiamma (o, per metonimia, il fornello; anche, s. il gas); i pompieri spensero l ...
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aquario2
aquàrio2 (o acquàrio) s. m. [dal lat. aquarius, Aquarius]. – Propr., chi porta l’acqua, chi versa l’acqua; acquaiolo. È in uso soltanto come nome (Aquario) di una delle costellazioni dello Zodiaco, [...] tra il Capricorno e i Pesci, rappresentata da una figura maschile che versa acqua da un vaso. In astrologia, e nelle credenze con questa connesse, l’undicesimo segno dello zodiaco, che domina il periodo tra il 21 gennaio e il 19 febbraio: essere nato ...
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paratoia
paratóia s. f. [der. di parare, nel sign. di «fermare, arrestare, porre un riparo»]. – Dispositivo mediante il quale si regola il deflusso di un corso d’acqua, costituito essenzialmente da un [...] elemento piano o sagomato che, alzandosi e abbassandosi nella corrente, impedisce in parte o del tutto il passaggio dell’acqua. In partic., p. piana, la più semplice e diffusa, costituita da una lamiera d’acciaio (o da tavole di legno, per piccoli ...
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corrivazione
corrivazióne s. f. [dal lat. corrivatio -onis, der. di corrivare: v. la voce prec.]. – Riunione, nell’alveo principale, dell’acqua di un bacino imbrifero; tempo di c., per una sezione prefissata [...] di un corso d’acqua, intervallo di tempo che corre tra l’istante in cui è massima l’intensità della pioggia sul bacino imbrifero del corso d’acqua e l’istante di colmo della sezione considerata. ...
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fiume
s. m. [lat. flūmen, der. di fluĕre «scorrere»]. – 1. Corso d’acqua continuo, con portate più o meno costanti e in cui, pur potendo esistere tratti a forte pendenza, prevale il fondo a pendenza [...] cioè a un livello più alto dei territorî circostanti e dev’essere contenuto da argini; portata di un f., il volume d’acqua che il fiume convoglia nell’unità di tempo; regime di un f., il comportamento delle acque in diretto rapporto con le condizioni ...
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durezza
durézza s. f. [lat. durĭtia, der. di durus «duro»]. – 1. a. Qualità di ciò che è duro, detto spec. di corpi che resistono alla scalfittura o alla penetrazione: la d. della pietra, del marmo; [...] delle due precedenti durezze. Grado di d., la massa, in grammi, di sali di calcio e di magnesio presenti in 100 litri d’acqua, espressi sotto forma di carbonato di calcio o di ossido di calcio. 4. In botanica, qualità del seme duro, che cioè germina ...
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galleggiare
v. intr. [der. di galla1] (io galléggio, ecc.; aus. avere). – Stare a galla, mantenersi, o avere la capacità di mantenersi, alla superficie di un liquido, di una massa d’acqua: quella cosa [...] maggiormente galleggia sopra l’acqua, che è di minor peso dell’acqua (Leonardo); il sughero, il ghiaccio, l’olio galleggia; un tronco d’albero galleggiava sul fiume. Per estens., riferito a un aerostato, stare sospeso nell’aria senza salire né ...
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galleria
gallerìa s. f. [dal fr. galerie, forse alterazione del lat. mediev. galilaea «portico di una chiesa»]. – 1. In senso generico, ambiente di forma allungata e di rilevanti dimensioni, destinato, [...] tunnel), mediante il quale si assicura la continuità di una strada ordinaria o ferrata o di una via d’acqua attraverso una massa montagnosa, o sotto altro ostacolo che non sia possibile o conveniente superare; anche, passaggio sotterraneo artificiale ...
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sciaguattare
v. tr. e intr. [prob. der. di sciacquare, incrociato con guazzare], tosc. – 1. tr. Sciacquare più volte nell’acqua, sbattere qualcosa nell’acqua: sc. i calzini in una catinella; ciò che [...] furibonda fuor del suo seno (M. Pratesi). 2. intr. (aus. avere) Sciabordare, detto del mare o di un corso d’acqua; diguazzare in un recipiente non completamente pieno: il vino sciaguatta troppo in questa damigiana; o sguazzare in un liquido: a lui ...
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lasca
s. f. [dal longob. aska «temolo» (ted. mod. Äsche), con agglutinazione dell’articolo; fu prob. chiamato così per il colore cenerognolo della pelle (ted. Asche «cenere»)]. – 1. Nome di diverse specie [...] genere, non meglio specificato (l’estensione di sign. era favorita dall’essere le lasche i più comuni tra i pesci d’acqua dolce); quindi, nell’uso com., sano come una l., di persona sanissima. In Dante, fig., la costellazione dei Pesci: quando casca ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua abbondanza sulla superficie terrestre...
(I, p. 339; App. I, p. 15; II, i, p. 16; III, i, p. 12; IV, i, p. 21; V, i, p. 26)
Le proprietà dell'a. e le sue varie tipologie (a. potabili, a. minerali, a. industriali ecc.) sono descritte nel I vol. dell'Enciclopedia Italiana. Tutte le Appendici...