tubificidi
tubifìcidi s. m. pl. [lat. scient. Tubificidae, dal nome del genere Tubifex, comp. del lat. class. tubus «tubo» e -fex da tema affine a facio «fare» (cfr. artĭfex «artefice»)]. – In zoologia, [...] famiglia di anellidi oligocheti, per lo più limicoli, in piccola parte marini del litorale, che vivono in tubi di muco e fango nei fondi melmosi dove scarseggia l’ossigeno, e sono caratterizzati da una ...
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nuovo
nuòvo (letter. o region. nòvo) agg. [lat. nŏvus]. – 1. In genere, di cosa fatta o avvenuta o manifestatasi da poco, spesso in contrapp. diretta a vecchio, antico, e quindi con sign. prossimo a [...] è n.; il fatto mi giunge n.; questo particolare mi è del tutto n., ne sento parlare ora per la prima volta. Con senso affine, nell’uso ant., diverso da qualsiasi altra cosa, quindi singolare, straordinario: m’è sì nuovo e sì strano che voi per amore ...
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stecco
stécco s. m. [affine a stecca] (pl. -chi). – 1. a. Ramoscello o piccolo arbusto privo di foglie e fiori, ancora attaccato alla pianta o staccato da essa: una catasta di stecchi; dei bambini avevano [...] acceso per terra un piccolo fuoco di stecchi (C. Levi); in usi letter., come indizio di infecondità del terreno o di una pianta: Non pomi v’eran, ma stecchi con tosco (Dante); o anche di terreno o luogo ...
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presente1
preṡènte1 agg. e s. m. e f. [dal lat. praesens -entis, comp. di prae- «pre-» e ens entis part. pres. di esse «essere», con inserzione di -s- eufonica prob. per attrazione di absens «assente» [...] generale, le persone con cui si sta parlando. b. Talvolta riferito alla cosa di cui si parla o a cui ci si riferisce, con sign. affine a questo: nel caso p. si può fare un’eccezione; E dentro a la p. margarita Luce la luce di Romeo (Dante); che è ...
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siviera
sivièra s. f. [voce di origine settentr., affine al fr. civière e al tosc. civèa, umbro ciovèa, di etimo incerto]. – Nell’industria metallurgica, recipiente di lamiera, a forma di secchio (detto [...] il metallo fuso dal forno, e per trasportarlo e versarlo nelle forme o, se si tratta di ghisa da affinare, nei convertitori; dalle dimensioni più svariate, con portata variabile da pochi chilogrammi a decine di tonnellate, può essere trasportato ...
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lennoacee
lennoàcee s. f. pl. [lat. scient. Lennoaceae, dal nome del genere Lennoa]. – Famiglia di piante dell’ordine delle lamiali, affine alle boraginacee, comprendente 4-5 specie delle regioni sud-occidentali [...] degli Stati Uniti fino alla Columbia e al Venezuela; sono vegetali privi di clorofilla, parassiti su radici di piante autotrofe ...
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presepio
preṡèpio (o preṡèpe) s. m. [dal lat. praesepium o praesepe «greppia, mangiatoia», comp. di prae- «pre-» e saepire «cingere, chiudere con una siepe (lat. saeps saepis)»]. – 1. a. Propriam. (ma [...] essa situata: Vattene, agnello pieno di talento, Caro al presepio e al capo dell’armento (Giusti); anche in senso fig., con sign. affine a quello fig. di greppia: i fuchi, ingorde bestie e pigre Che solo intente a logorar l’altrui, De le conserve lor ...
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spastico
spàstico agg. [dal gr. σπαστικός, affine a σπασμός «spasmo»] (pl. m. -ci). – Nel linguaggio medico: 1. Relativo a uno spasmo, che è provocato o caratterizzato da uno spasmo: andatura s., l’andatura [...] a piccoli passi e strisciante o caratterizzata dal movimento a falce dell’arto paralizzato propria dei soggetti affetti rispettivam. da lesioni bilaterali o unilaterali della via piramidale; colopatia ...
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violare
v. tr. [dal lat. viŏlare, affine a vis «violenza»] (io vìolo, ecc.). – 1. a. letter. Usare violenza a persone trasgredendo norme morali e di rispetto della loro integrità fisica e dignità umana: [...] [gli svizzeri] parte predando parte componendo i miseri popoli, ma astenendosi da v. la vita e l’onore, feciono grandissimi guadagni (Guicciardini); usare violenza sessuale contro qualcuno, violentare: ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] : io non ne sapevo nulla, o, per m. dire, nessuno me n’aveva parlato; con funzione analoga, anche assol. meglio, in senso affine a «piuttosto»: ci andrò io o, m., non ci andrà nessuno. Con valore olofrastico, tanto m.!, m. per lui!, tanto m. per ...
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affine
affine [Der. del lat. affinis "confinante", comp. di ad e fines "confini"] [ALG] Qualifica di enti che godono di affinità; per alcuni di questi enti (piano a., spazio a.) → le singole voci. ◆ [ALG] Geometria a.: studio sistematico delle...
piano affine
piano affine spazio affine di dimensione 2. È un piano nel quale non sono definite alcune nozioni del piano euclideo, quali per esempio la nozione di angolo, di perpendicolarità, di distanza, mentre sono definite le nozioni di...