uratoistechia
uratoistechìa s. f. [comp. di urato, isto- e di un tema gr. affine a ἔχω «tenere, trattenere»]. – Nel linguaggio medico, patologico aumento dell’affinità che, secondo una non dimostrata [...] teoria patogenetica, i tessuti del gottoso presentano per l’acido urico: essi infatti, invece di fissare temporaneamente e di ricedere un poco alla volta l’acido urico al sangue perché lo elimini, lo tratterrebbero ...
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king
‹kiṅ› s. ingl. [ant. cyning, affine al ted. König] (pl. kings ‹kiṅ∫›), usato in ital. al masch. – 1. Re, sovrano. 2. Nome di un moderno gioco di carte, di probabile origine anglosassone, simile, [...] in alcune fasi, al bridge; si svolge con un mazzo di carte francesi, individualmente fra 4 giocatori ...
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amiloidosi
amiloidòṡi s. f. [der. di amiloide, col suff. medico -osi]. – In medicina, processo degenerativo a lenta evoluzione che s’instaura in individui affetti da malattie croniche e gravi, spec. [...] elettronico appare finemente striata o fibrillare, detta sostanza amiloide (perché, rivelando nel trattamento con soluzioni iodate le stesse proprietà tintorie delle sostanze amilacee, era stata dapprima erroneamente ritenuta affine all’amido). ...
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pericoloso
pericolóso agg. [dal lat. periculosus, der. di pericŭlum «pericolo»]. – 1. a. Che ha in sé la possibilità di determinare o di costituire un pericolo, che può procurare o provocare danni fisici [...] delusioni e sim.: l’adolescenza è spesso un’età p.; ti stai creando delle p. illusioni. b. Con sign. affine a «delicato, scabroso»: hai affrontato un argomento p.; questo è un discorso piuttosto pericoloso. ◆ Avv. pericolosaménte, in modo pericoloso ...
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squinternare
v. tr. [der. di quinterno, con pref. s- (nel sign. 2)] (io squintèrno, ecc.). – 1. Scomporre i quinterni e le legature di libri, fascicoli o quaderni: s. un volume per rilegarlo di nuovo. [...] senso fig., di persona sregolata nelle abitudini e nel comportamento, o stramba, con il cervello balzano, non completamente a posto (con sign. affine al più recente svitato): una ragazza un po’ squinternata; e sost.: è sempre stato uno squinternato. ...
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sgrignare
v. intr. [prob. voce fonosimbolica, affine a digrignare e ringhiare], tosc. e letter. raro. – Atteggiare il viso e la bocca a una smorfia beffarda: quelli orribili, osceni e sgrignanti [diavoli] [...] ..., figurati nel giudizio finale del Duomo di Ferrara (Bacchelli) ...
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zotichezza
żotichézza s. f. [der. di zotico]. – Ha sign. affine a zoticaggine, ma può esprimere, oltre che la qualità astratta, l’atto o l’atteggiamento concreto, e talora non ha intonazione spreg.: [...] disgustò tutti i presenti con la sua z.; preferisco la sua z. alla cortesia insincera di tante persone ...
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companazione
companazióne s. f. [dal lat. moderno dei teologi companatio -onis, der. del lat. panis «pane» col pref. con-]. – Termine, di uso affine a impanazione e consustanziazione, con cui viene talora [...] indicata la dottrina eucaristica di Lutero, che ammetteva la presenza reale di Cristo nel pane e nel vino consacrati (o, come in talune formule protestanti è dichiarato, la sua esistenza nell’Eucaristia ...
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affine
affine [Der. del lat. affinis "confinante", comp. di ad e fines "confini"] [ALG] Qualifica di enti che godono di affinità; per alcuni di questi enti (piano a., spazio a.) → le singole voci. ◆ [ALG] Geometria a.: studio sistematico delle...
piano affine
piano affine spazio affine di dimensione 2. È un piano nel quale non sono definite alcune nozioni del piano euclideo, quali per esempio la nozione di angolo, di perpendicolarità, di distanza, mentre sono definite le nozioni di...