prefissare2
prefissare2 v. tr. [der. di prefisso]. – Fornire di prefisso una parola: p. un verbo, un aggettivo, un sostantivo, per dare luogo a nuove unità lessicali. ◆ Part. pass. prefissato, anche [...] come agg., di parola fornita di prefisso; e come s. m.: i prefissati nella lingua italiana ...
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mollezza
mollézza s. f. [lat. mollĭtia]. – Qualità di ciò che è molle, consistenza molle: la m. delle carni. Raro in senso proprio, è invece com. in senso fig., col sign. di debolezza, fiacchezza spirituale: [...] lo più sensuale: vivere nelle m.; essere allevato nel lusso e nelle mollezze. Meno com. con altri usi fig. dell’aggettivo, cioè morbidezza, delicatezza, dolcezza: m. di stile, di tinte; la m. delle pieghe del panneggio; m. di lineamenti, di contorni ...
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baltico
bàltico agg. (pl. m. -ci). – Aggettivo coniato nel sec. 11° da Adamo di Brema (dal nome di un’isola settentrionale nominata da Plinio il Vecchio sotto la forma Baltia) come designazione del mare [...] anche oggi così chiamato, che si stende tra la Scandinavia e la parte nord-ovest dell’Europa continentale; fu poi adoperato, con notevole varietà, per designare sia tutti sia alcuni dei popoli o terre ...
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subietto
subiètto (o subbiètto) agg. e s. m. [dal lat. subiectus, part. pass. (di subicĕre «assoggettare») e agg., lat. tardo subiectum s. neutro]. – Variante ant. o letter. di soggetto, sia come participio [...] e aggettivo, sia come s. m. (nei varî sign.). Come part. e agg.: alcuni principi, per tenere securamente lo stato, hanno disarmato e’ loro sudditi; alcuni altri hanno tenuto divise le terre subiette (Machiavelli); come s. m. (con riferimento a ...
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estraneita
estraneità s. f. [der. di estraneo]. – L’essere estraneo, il sentire o sentirsi estraneo, nelle varie accezioni dell’aggettivo: dichiarare, dimostrare la propria e. al fatto; la stanza d’albergo [...] gli diede un senso penoso di e. e di freddezza; all’antica confidenza era subentrata tra loro una decisa estraneità ...
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intensivare
v. tr. [der. di intensivo], non com. – Rendere intensivo (in alcune accezioni specifiche dell’aggettivo): i. l’agricoltura, le colture; i. le costruzioni in una zona residenziale. ...
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-ista
[lat. -īsta, gr. -ιστής]. – Suffisso derivativo di nomi indicanti la persona che svolge l’attività, segue l’ideologia, presenta le caratteristiche espresse dai nomi in -ismo o dai verbi in -izzare [...] , rugbista, tennista), anche in coniazioni più o meno estemporanee (saccopelista). In alcuni casi la base è un aggettivo che sottintende un sostantivo che ne delimita l’applicazione, come in civilista da diritto civile, comparatista da letterature ...
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momento
moménto s. m. [dal lat. momentum, der. della radice di movere «muovere»; propr. «movimento, impulso; piccolo peso che determina il movimento e l’inclinazione della bilancia», da cui i sign. estens. [...] : è un uomo che va a momenti; non ci si può fidare di lui, va troppo a momenti. 3. Determinato da aggettivo o da complementi: a. Periodo di tempo, generalmente breve, considerato in relazione al suo particolare valore e significato, anche soggettivo ...
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frase
fraṡe s. f. [dal lat. phrasis, gr. ϕράσις, der. di ϕράζω «dire»]. – 1. Espressione linguistica significativa: f. enunciativa, esclamativa, interrogativa, imperativa; f. compiuta, incompiuta. In [...] l’aia»); altri la definiscono un enunciato i cui costituenti (che possono essere anche uno solo, per es. un aggettivo come: stupendo!) devono avere una funzione e un’intonazione; per altri ancora è un segmento della catena parlata, sintatticamente ...
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Parte del discorso, che esprime gli attributi di qualità, quantità ecc. della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui è riferito. L’a. è passibile di determinazione morfologica o sintattica comparativa. Nelle lingue indoeuropee, di...