aggettivo s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre "aggiungere"]. - (gramm.) [parte del discorso che esprime gli attributi della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui è riferita] [...] ≈ (non com.) aggiunto. ‖ attributo ...
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-enza [lat. -entia]. - Suff. derivativo di sost. astratti tratti da verbi (accoglienza, conoscenza, credenza, diffidenza, dipendenza, partenza) o da un aggettivo in -ente che risale a un part. pres. lat. [...] (decenza, pazienza, prudenza) ...
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epiteto /e'piteto/ s. m. [dal lat. epitheton, gr. epítheton, propr. neutro sost. dell'agg. epíthetos "aggiunto"]. - 1. (ling.) [sostantivo, aggettivo o locuzione attributiva che s'aggiunge a un nome per [...] qualificarlo, o con funzione accessoria o esornativa] ≈ apposizione, attributo. ‖ appellativo, nomignolo, soprannome. 2. (estens.) [titolo ingiurioso e offensivo: gli gridò dietro ogni sorta di epiteti] ...
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eteroclito /ete'rɔklito/ agg. [dal lat. tardo heteroclĭtus, gr. heteróklitos, comp. di hetero- "etero-" e tema di klínō "declinare"], non com. - 1. (gramm.) [di nome, aggettivo o verbo, che si flette con [...] più temi o radici] ≈ irregolare. ↔ regolare. 2. (fig., lett.) [che si discosta dalla norma e appare quindi fuori del comune: carattere e.] ≈ anomalo, atipico, inconsueto, insolito, irregolare. ↑ balzano, ...
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evo /'ɛvo/ s. m. [dal lat. aevum, dal gr. aiṓn]. - [ciascuna delle grandi suddivisioni cronologiche della storia, sempre con un aggettivo di specificazione: e. antico; e. moderno] ≈ epoca, era, età, periodo, [...] tempo. ‖ secolo. ● Espressioni: non com., evo medio ≈ età di mezzo, medioevo ...
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pleonasmo s. m. [dal lat. tardo pleonasmus, gr. pleonasmós, der. di pleonázō "sovrabbondare"]. - (ling.) [parola, in genere un pronome o un aggettivo, sintatticamente e logicamente superflua] ≈ ‖ ridondanza. ...
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fato s. m. [dal lat. fatum, der. di fari "dire, parlare"] (pl. -i; ant. le fata). - 1. (mitol.) [nella cultura antica, potenza inesorabile cui nessuno si può sottrarre] ≈ destino. 2. [il succedersi ineluttabile [...] svolse all’insegna della sfortuna; la sventura di conoscere un rompitor di scatole ha delle conseguenze postume (V. Imbriani).
Aggettivi - Da f. deriva l’aggettivo fatale, che ha oggi per lo più il valore neg. di «che porta al male o alla morte»: la ...
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positivo /pozi'tivo/ [dal lat. tardo positivus "che viene posto" (usato soprattutto nel sign. gramm.), der. di ponĕre "porre"]. - ■ agg. 1. a. (filos.) [che è stato stabilito per istituzione divina o umana: [...] diritto, religione p.] ↔ naturale. b. (gramm.) [di aggettivo e del relativo grado e, anche, di avverbio, che esprimono una qualità nel suo stato normale] ↔ comparativo, superlativo. 2. (estens.) a. [di fenomeno, evento e sim., che è dato dall' ...
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posposizione /pospozi'tsjone/ s. f. [der. di posporre]. - 1. [il fatto di porre o di essere posto dopo: la p. dell'aggettivo al sostantivo] ≈ (non com.) posponimento. ↔ anteposizione. 2. (estens., non [...] com.) [il fatto di posticipare o di essere posticipato: ha ottenuto una p. del pagamento] ≈ e ↔ [→ POSTICIPAZIONE] ...
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predicativo agg. [dal lat. tardo praedicativus]. - 1. (gramm.) [di verbo, che costituisce da solo il predicato verbale] ↔ copulativo. 2. (gramm.) [di aggettivo, che ha la funzione di predicato che specifica [...] un nome] ≈ attributivo ...
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Parte del discorso, che esprime gli attributi di qualità, quantità ecc. della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui è riferito. L’a. è passibile di determinazione morfologica o sintattica comparativa. Nelle lingue indoeuropee, di...