venoocclusivo
venooccluṡivo agg. [comp. di veno- e occlusivo]. – In medicina, malattia v. del fegato, grave forma di sofferenza epatica, con necrosi degli epatociti e fibrosi evolvente spesso in cirrosi, [...] determinata da degenerazione e occlusione delle piccole e medie vene epatiche dipendente da varie cause (intossicazione da alcaloidi, irradiazione del fegato, somministrazione di chemioterapici, ecc.). ...
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sanguinaria2
sanguinària2 s. f. [lat. scient. Sanguinaria, der. del lat. class. sanguinarius, der. di sanguis «sangue», con riferimento al latice rosso]. – Genere di piante papaveracee con una sola specie, [...] di roseo, di 2-4 cm di diametro, solitarî; il rizoma e le radici, che nel loro latice rosso contengono varî alcaloidi, hanno in dosi terapeutiche proprietà espettoranti, mentre a forti dosi provocano nausea, sete, vertigini e prostrazione grave. ...
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fava
s. f. [lat. faba]. – 1. a. Erba annua delle leguminose papiglionacee (Vicia faba, sinon. Faba vulgaris), che risulta coltivata in Europa fin dall’antichità per l’alimentazione umana e come foraggio: [...] ), con foglie trifogliolate, fiori rossi in grappoli penduli e legumi con 2 o 3 semi oblunghi, bruni, da cui si ricavano varî alcaloidi e una droga assai tossica. b. F. grassa: nome tosc. dell’erba di s. Giovanni. c. Fava di s. Ignazio: liana delle ...
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tannico
tànnico agg. [der. di tann(ino)] (pl. m. -ci). – Che ha relazione col tannino: piante t., prodotti t., tannanti; in enologia, detto del vino, solitamente quello rosso e giovane, che, alla sensazione [...] , dalle quali si estrae; viene usato in terapia come astringente, sia per via interna, nella cura di certe malattie intestinali, sia per via esterna e come antidoto per gli alcaloidi e per alcuni sali metallici, con i quali forma tannati insolubili. ...
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tannino
s. m. [der. di tannare]. – Nome generico di una classe di composti contenuti in diverse piante (nei legni, nelle cortecce, nei frutti e rizomi, nelle radici), con proprietà analoghe a quelle [...] dell’acido tannico, solubili in acqua, di sapore astringente, capaci di precipitare i sali dei metalli pesanti, gli alcaloidi e le proteine, e dotati quindi di proprietà concianti nei riguardi delle pelli animali, in quanto reagiscono col collagene e ...
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quebracho
〈keħràčo〉 s. m., spagn. [propr. quiebra hacha «spezza ascia», a motivo della durezza del legno]. – Nome di varie piante appartenenti a generi diversi, e del legno che se ne ricava: q. blanco, [...] vengono usate nei paesi d’origine come materiale conciante, mentre la corteccia del tronco, che contiene varî alcaloidi (aspidospermina, quebracamina, quebrachina), è stata utilizzata in terapia, sotto forma di polvere o tintura o estratto fluido ...
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cloridrato
s. m. [der. di cloridr(ico)]. – In chimica, sale formato per addizione dell’acido cloridrico ad alcaloidi o altre basi organiche (per es., c. di chinolina). ...
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vinca
s. f. [dal lat. vinca, di origine incerta, presente anche nel comp. pervinca (v. pervinca e vincapervinca)]. – Nome comune (oggi peraltro poco usato) di piante del genere omonimo (lat. scient. [...] Europa, oggi inclusa nel genere Catharanthus col nome di Catharanthus roseus, sinon. Vinca rosea; ha importanza in medicina perché fornisce alcuni alcaloidi utilizzati per le loro proprietà antiblastiche, tra cui in partic. vinblastina e vincristina. ...
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veratro
s. m. [lat. scient. Veratrum, dal lat. class. veratrum «elleboro»]. – Genere di piante della famiglia liliacee, con varie specie delle regioni temperate dell’emisfero boreale: sono erbe rizomatose [...] in Italia, e il v. verde (V. viride) dell’America del Nord, hanno proprietà fitoterapiche per il loro contenuto in alcaloidi. In passato era ascritta a questo genere anche un’altra liliacea, la sabadiglia, col nome specifico di Veratrum officinale (o ...
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papavero
papàvero s. m. [lat. papāver -ĕris]. – 1. a. Genere di piante papaveracee (lat. scient. Papaver) comprendente un centinaio di specie dell’emisfero boreale, alcune delle quali sono coltivate [...] foglie ovate o lanceolate, grandi fiori terminali, solitarî con petali bianchi, rosei o violetti; i semi, che non contengono alcaloidi, sono utilizzati nella confezione di pane o dolci, e per estrarne l’olio (olio di papavero) incolore, di sapore ...
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Sostanze organiche azotate in prevalenza di origine vegetale, costituite da carbonio, ossigeno, azoto e idrogeno (a eccezione di pochi che mancano di ossigeno: nicotina, coniina ecc.), dotate di carattere basico analogamente agli alcali, da...
Gruppo di alcaloidi derivati dalla 1-metilpirrolizidina; si trovano, come gli altri alcaloidi della pirrolizidina, nelle piante del genere Senecio; la più comune è la retronecina. Il loro precursore metabolico è l’ornitina; il meccanismo della...