rinfantocciare
v. tr. [der. di fantoccio, col pref. rin-] (io rinfantòccio, ecc.), pop. tosc. – Rivestire come un fantoccio. In senso fig.: galanteria ... rinfantocciata d’allegoria (Carducci). ...
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scienziato
agg. e s. m. (f. -a) [der. di scienza]. – 1. agg., raro e ant. Cultore, conoscitore di scienza: a comparazion di lui e degli altri uomini sc. (Boccaccio); Alberto ... divenne molto scienziato [...] (Giraldi Cinzio); anche più raro riferito a cosa, con sign. affine a «scientifico, di scienza»: trallascia ogni morale e sc. allegoria (Vico). 2. s. m. Chi ha acquisito profonda conoscenza di una o più scienze, attraverso studî intensi e costanti, e ...
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lupa
s. f. [lat. lŭpa]. – 1. a. La femmina del lupo. L. capitolina, la lupa che, secondo la tradizione, avrebbe allattato Romolo e Remo, assunta a emblema e simbolo della città di Roma, di solito raffigurata [...] più che tutte l’altre bestie hai preda Per la tua fame sanza fine cupa! (Dante). Da un’altra interpretazione dell’allegoria dantesca, per cui la lupa sarebbe simbolo della curia romana, deriva l’uso polemico che talvolta s’è fatto della parola con ...
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fantasmagoria
fantasmagorìa s. f. [comp. del gr. ϕάντασμα «fantasma», e, sembra, della terminazione di allegoria]. – In senso proprio, ant., successione d’illusioni ottiche prodotte spec. dalla lanterna [...] magica. Nel linguaggio com., per estens., rapido susseguirsi di immagini, suoni, colori, oggetti, azioni che colpiscono vivamente i sensi e la fantasia: una f. di figure, di luci, di colori, di cifre; ...
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nascoso
nascóso agg. – Variante ant. o poet. di nascosto, nelle varie accezioni (anche con uso verbale): essere, stare, rimanere n.; la vera sentenza ... nascosa sotto figura d’allegoria (Dante); un [...] bel cespuglio vede ... Così vòto nel mezzo, che concede Fresca stanza fra l’ombre più nascose (Ariosto). ◆ Avv. nascosaménte, nascostamente, di nascosto: non mi fu dato d’avere nascosamente notizie de’ ...
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velo1
vélo1 s. m. [lat. vēlum, che aveva il sign. 1 b]. – 1. a. Tessuto finissimo e leggerissimo, trasparente, di seta, cotone, lana, ecc., destinato a usi molteplici (per coprire il volto [v. veletta1], [...] ; Il vulgo intanto, a cui non dèssi il velo Aprir de’ venerabili misteri (Parini); e con allusione al senso letterale che cela l’allegoria: Aguzza qui, lettor, ben li occhi al vero, Ché ’l velo è ora ben tanto sottile, Certo che ’l trapassar dentro è ...
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mistico1
mìstico1 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. mystĭcus, gr. μυστικός «relativo ai misteri (pagani)», der. di μύστης «iniziato ai misteri» (v. miste)] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che ha attinenza con [...] e le forme della mistica cristiana. b. Per estens., di altre cose che, inerenti alla religione, vanno intese in senso allegorico e con valore di simbolo: Rosa m., attributo della Madonna nelle litanie; corpo m. di Cristo, la Chiesa come comunità ...
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fix-up
(fixup) s. m. inv. Nella narrativa di genere, in particolare fantascienza e fantasy, romanzo ricavato dall'unione, dal rimaneggiamento e dall'ampliamento di racconti autonomi, scritti e, spesso, [...] 35 di Writers Magazine Alain Voudì definisce Mondo9, il romanzo fix-up di Dario Tonani, “un incubo steampunk… un’allegoria feroce e sanguinosa dell’alienazione umana”, e annota che “l’alienazione è tanto forza quanto limite del romanzo”, nel senso ...
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Arte
Figurazione pittorica o plastica di un concetto astratto. Si esprime soprattutto per mezzo di personificazioni e simboli. In quanto strumento di complesse rappresentazioni o programmi iconografici, è oggetto di studio dell’iconologia (➔),...
ALLEGORIA (ἀλληγορία da ἄλλος e ἀγορεύω)
La parola ἀλληγορία (allegoria) fu originariamente un termine tecnico retorico, che indicava una successione di metafore (Cic., Orator, 94: iam cum fluxerunt continuae plures tralationes, alia piane...