pollame
s. m. [der. di pollo]. – Denominazione collettiva e generica delle razze domestiche di gallinacei allevati per uso alimentare (polli, tacchini, faraone, anatre, oche): l’allevamento, la vendita, [...] il commercio del pollame ...
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pollicoltura
(o pollicultura) s. f. [comp. di pollo e -coltura (o -cultura)]. – La tecnica e l’attività di allevare il pollame, e l’allevamento stesso, praticato a fini economici in pollai di tipo rurale [...] o in allevamenti su scala industriale (in batteria), per la produzione di uova, di carne, o per la vendita dei riproduttori. ...
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pollo
póllo s. m. [lat. pŭllus «animale giovane» in genere]. – 1. a. Nome generico dei gallinacei domestici (lat. scient. Gallus gallus), cioè del gallo e della gallina, derivati dalle specie selvatiche [...] due bargigli auricolari o orecchioni. Nel linguaggio com., la parola è usata soprattutto per indicare le specie domestiche che si allevano per la carne e si considerano sotto un aspetto culinario (e per lo più con riferimento agli esemplari giovani ...
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scuderia
scuderìa s. f. [der. di scudiero, in quanto originariamente era la stanza assegnata allo scudiero]. – 1. Complesso di ambienti, per lo più riuniti in un fabbricato isolato a un solo piano, adibito [...] rimessa e deposito delle carrozze, dei finimenti, degli attrezzi di pulizia e del foraggio. 2. estens. a. Nell’ippica, allevamento di cavalli da corsa; anche, il complesso degli impianti a ciò adibiti, l’organizzazione a essi preposta, la località in ...
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culla
s. f. [lat. tardo cūnŭla, dim. di cūna «culla»; nel sign. 3, deverbale di cullare]. – 1. Lettino per bambini neonati e lattanti, generalmente costruito in modo da poter oscillare, e fornito di [...] , è espressione con la quale si indica il ciclo dell’uomo (v. ciclo1, n. 3 d). b. Luogo di nascita e del primo allevamento: Ebbi in quel mar la c. (Foscolo); estens., luogo di origine e di sviluppo: c. della civiltà, delle arti; Magonza è stata la ...
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molluschicoltura
s. f. [comp. di molluschi e -coltura]. – Pratica dell’allevamento dei molluschi eduli a scopo commerciale, per lo più ostriche (ostricoltura) o mitili (mitilicoltura). ...
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neolitico
neolìtico agg. e s. m. [comp. di neo- e -litico1] (pl. m. -ci). – In paletnologia, periodo n. (come s. m., il neolitico), il più recente periodo dell’età della pietra, che ebbe inizio, con [...] nel modo di vivere dell’uomo (che passa da un’economia parassitaria a quella basata sull’agricoltura e l’allevamento), da abitazioni in capanne, su terra o palafitte, isolate o raggruppate in villaggi. Per estens., appartenente o relativo al ...
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soccidario
soccidàrio s. m. [der. di soccida]. – Colui che riceve a soccida, cioè attende all’allevamento del bestiame concesso dal soccidante o anche proprio, a seconda del tipo di contratto (v. soccida). ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] città); in geografia fisica, sono dette valli a U, per la loro tipica forma, le valli glaciali. In arboricoltura, forme di allevamento a U sono quelle nelle quali, con opportune potature, si ottiene un fusto molto corto, da 30 a 50 cm, dalla sommità ...
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cunicolo1
cunìcolo1 agg. [comp. del lat. cuni(cŭlus) «coniglio» e -colo]. – Che si riferisce all’allevamento dei conigli: riproduttori cunicoli. ...
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allevaménto degli animali Attività (e relative strutture) per la gestione, il mantenimento e la riproduzione di animali domestici (mammiferi, uccelli e pesci) al fine di sfruttamento economico (produzione di carne e grasso, di latte, di pelli,...
Installazione per l’allevamento di alcuni tipi di animali (specialmente Rettili e Anfibi), di cristallo o materiali simili, in cui si riproduce con terra, sabbia, pietre, piante ecc. l’ambiente nel quale questi vivono normalmente; talvolta prevede...