rima2
rima2 s. f. [dal lat. rima]. – Propr., fenditura, fessura, crepa. Il termine (che è conservato in dialetti alpini per indicare, per es., i solchi della mano o fessure, crepe sulla roccia e sul [...] ghiaccio) è soprattutto frequente nel linguaggio medico, dove designa in genere una fessura lineare posta tra due parti omologhe adiacenti: r. labiale, palpebrale, ecc.; r. di frattura, la fessura lineare ...
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montagna
s. f. [lat. pop. *montania, agg. femm., der. di mons montis «monte»]. – 1. a. In geografia fisica, rilievo di età geologica almeno terziaria, di altezza superiore a 600-700 m sul livello del [...] se di formazione più recente (per es., le montagne del corrugamento alpino): bassa, media, alta m., rispettivam., i rilievi fino a o l’attività umana: clima di m. (o clima alpino), clima proprio delle zone di montagna, caratterizzato da forti ...
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finocchio
finòcchio s. m. [lat. fenŭcŭlum, variante di fenicŭlum o foenicŭlum]. – 1. a. Erba delle ombrellifere (lat. scient. Foeniculum vulgare), bienne o perenne se spontanea, annua se coltivata, alta [...] i fegatelli col finocchio. 2. Nome di piante appartenenti ad altri generi: a. F. acquatico, il fellandrio. b. F. alpino, detto anche finocchiana o finocchiella (Meum athamanticum), erba perenne che cresce nei prati e pascoli delle Alpi e di altri ...
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stambecco1
stambécco1 s. m. [dal ted. Steinbock, propr. «becco delle rupi» (comp. di Stein «sasso» e Bock «becco»), attraverso i dialetti alpini] (pl. -chi). – 1. Nome di alcuni mammiferi bovidi del [...] Capra ibex, diffusa, con varie sottospecie, in Europa centrale (in Italia la sua diffusione è limitata alla catena alpina), in Afghanistan, Kashmir, Mongolia, Cina centrale, Etiopia, Siria e Arabia; una sottospecie, il beden (Capra ibex nubiana ...
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nigritella
nigritèlla s. f. [lat. scient. Nigritella, der. del lat. niger «nero»]. – Genere di piante orchidacee comprendente poche specie, tra cui l’omonima nigritella, detta anche morettina (lat. scient. [...] Nigritella nigra), che vive sui pascoli alpini tra i 1500 e i 2600 m d’altezza ed è caratterizzata da piccoli fiori di colore bruno purpureo riuniti in infiorescenze ovato-coniche, dal caratteristico profumo di vaniglia. ...
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pirgulidi
pirgùlidi s. m. pl. [lat. scient. Pyrgulidae, dal nome del genere Pyrgula, der. del gr. πύργος «torre»]. – Famiglia di molluschi gasteropodi mesogasteropodi che compaiono fossili nell’era cenozoica, [...] con due sole specie, tuttora viventi, una in Francia (Pyrgula bicarinata) e una nelle acque limpide dei laghi alpini (P. annulata), considerate come relitti dell’epoca glaciale. ...
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coro1
còro1 s. m. [dal lat. chorus, gr. χορός, con il sign. 1]. – 1. Nell’antica Grecia, gruppo di danzatori che accompagnavano con la danza il canto in onore di qualche dio; la danza stessa, e il luogo [...] del c.; c. maschile, femminile, misto; c. di voci bianche; il c. della Scala, del Teatro dell’Opera; un c. di alpini, di partigiani; coro di canonici, di frati, di monache, complesso di religiosi che cantano insieme l’uffizio salmodiando in apposito ...
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sigillo
s. m. [dal lat. sigillum, dim. di signum «segno»]. – 1. a. Impronta ottenuta su un supporto malleabile mediante l’apposizione di una matrice recante i segni distintivi di un’autorità, di una [...] di alcune liliacee, e in partic. della specie Polygonatum odoratum (sinon. P. officinale), comune nei boschi alpini, così chiamata perché presenta, sulla faccia superiore del rizoma, caratteristiche incisioni corrispondenti alle cicatrici formate per ...
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becca2
bécca2 s. f. [der. di becco1]. – 1. Cocca d’un fazzoletto o sim. 2. Piega che si fa a un foglio d’un libro per ritrovare il segno. 3. In molti luoghi alpini, cima aguzza di monte. 4. ant. Copricapo [...] a due punte dei dogi di Venezia, comunem. detto corno (dogale), e anticam. anche cornetta: aveva poi una cornetta, che si chiama da’ Veneziani becca, di panno morello (Bandello) ...
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silene
silène s. f. [lat. scient. Silene, der. del lat. class. Silenus: v. sileno]. – Genere di piante della famiglia cariofillacee comprendente alcune centinaia di specie diffuse nella maggior parte [...] , S. elisabethae (sinon. Melandryum elisabethae), una delle più belle specie, endemica delle prealpi lombarde e trentino-occidentali, e S. acaulis che vive nei pascoli alpini formando pulvini alti pochi cm e con un diametro fino a una trentina di cm. ...
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Forza speciale di soldati, destinati a operare di preferenza in regioni montuose. In Italia gli A. vennero creati con decreto 15 ottobre 1872, su proposta del capitano G. Perrucchetti; il 9 marzo 1873 ne furono costituite 15 compagnie, raggruppate...
Nelle valli dei rilievi alpini e collinari, pendenza del fondovalle che, per fenomeni di erosione o degradazione anormale, oppure di orogenesi attenuata, non inclina (come avviene normalmente) verso lo sbocco della valle in pianura, bensì verso...