valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: [...] la formula è valida per qualunque v. delle variabili; risolvendo l’equazione si determina il v. dell’incognita; a differenti altezze la pressione barometrica assume v. diversi; ecc. In partic., v. di soglia, il minimo valore che deve avere un agente ...
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asta
s. f. [lat. hasta]. – 1. a. Bastone di legno, o anche di altra materia, più o meno grosso e lungo, ma comunque diritto e liscio, destinato a varî usi e in partic. a reggere qualche cosa o sulla [...] in partic. quella, propriam. asticella trasversale, che, nelle gare di salto in alto o con l’asta, si colloca orizzontalmente su due ritti, ad altezza gradualmente aumentabile, e che dev’essere saltata dagli atleti), asticina, astina (v.), asterèlla. ...
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interlinea
interlìnea s. f. [comp. di inter- e linea]. – 1. a. Lo spazio bianco tra una riga e l’altra in una composizione tipografica, in un dattiloscritto, o anche in codici e documenti manoscritti: [...] vario misurato in punti tipografici, che nella composizione si pone tra riga e riga per spazieggiarle opportunamente; ha altezza minore di quella del carattere, perché non deve prendere l’inchiostro durante la stampa. c. Scrittura aggiunta tra ...
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dicksonia
dicksònia 〈diks-〉 s. f. [lat. scient. Dicksonia, dal nome del botanico ingl. J. Dickson († 1822)]. – Genere di felci della famiglia dicksoniacee, con circa 25 specie dell’emisfero australe, [...] del fusto si usano come peli emostatici), e Dicksonia antarctica, dell’Australia, Tasmania e Nuova Zelanda, con fusto ricoperto di fibrille nerastre a punta verde, che può raggiungere i 15 m di altezza, e foglie tripennate lunghe fino a 2 metri. ...
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pentola
péntola s. f. [der. di un lat. pop. *pinta, part. pass. femm. di pĭngĕre, per il class. picta; propr. «(vaso) dipinto, verniciato»]. – 1. Recipiente da cucina, di forma cilindrica e con due manici, [...] in genere di altezza maggiore del diametro, di materiale metallico (acciaio inossidabile, alluminio, ferro smaltato, rame), anticam. di terracotta, usato per lessare carni e verdure varie, per cuocere minestre e sim.: mettere la p. sul fuoco; mettere ...
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specchia
spècchia s. f. [lat. specŭla, neutro pl. di specŭlum (v. specchio), considerato come femm. sing.; o lat. specŭla, femm. sing., «vedetta»]. – Nella penisola salentina, termine usato per indicare [...] di pietre in forma di grandi coni, alti fino a 18 m, circondati da un muro, interpretati come torri di vedetta, e di altri di minore altezza, racchiudenti tombe a cassa e corredo di tradizione appenninica misto a forme della prima età del ferro. ...
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curva1
curva1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. curvo]. – 1. a. Nel linguaggio com., ogni linea che non sia retta. b. In matematica, sinon. di linea, intendendosi quindi anche la retta come una particolare [...] movimento tonale che caratterizza ogni singola frase e che, spec. nell’elevazione o nell’abbassamento finale dell’altezza della voce, distingue, per es., la frase interrogativa e rispettivam. quella imperativa dalla frase enunciativa o assertiva ...
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altocumulo
altocùmulo s. m. [comp. di alto1 e cumulo] (pl. alticùmuli). – Tipo di nubi che si formano fra 3000 e 4000 m di altezza, di colore bianco o grigiastro, tondeggianti e disposte con discontinuità [...] o a gruppi ...
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limite
lìmite s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. – 1. a. Confine, linea terminale o divisoria: il l. fra due stati, fra due territorî; i l. d’un terreno, d’un podere; sino al l. del campo; oltre il l. del [...] , ne rimane temporaneamente priva; limiti della vegetazione, rispettivam. superiore e inferiore, le altezze entro le quali si sviluppa un tipo di vegetazione; l. del bosco, l’altezza media alla quale il bosco cessa e cominciano i pascoli. O l’estremo ...
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meniano
s. m. [dal lat. maenianum, dal nome di Gaio Menio (lat. Caius Maenius), censore nel 318 a. C.]. – 1. Nell’architettura romana, sporgenza (oltre la verticale dei muri o di un portico) a una certa [...] altezza dell’edificio, a guisa di loggia o balcone. 2. Nel teatro romano classico, ognuno dei ripiani anulari che dividevano le varie parti della cavea, mettendo in comunicazione gli sbocchi delle scale di accesso con le gradinate. 3. Ballatoio ...
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Astronomia
Una delle due coordinate altazimutali di un astro; in particolare, a. di un astro sull’orizzonte è l’ampiezza, espressa usualmente in gradi sessagesimali, dell’arco di cerchio verticale compreso fra l’astro e l’orizzonte o, che è...
. In astronomia l'altezza è una delle coordinate sferiche celesti del primo sistema, misura l'arco di circolo verticale passante per l'astro e compreso fra l'orizzonte e l'astro. Più semplicemente è l'inclinazione della direzione della visuale...