uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] lupa] mi porse tanto di gravezza Con la paura ch’uscia di sua vista, Ch’io perdei la speranza de l’altezza (Dante); queste chiacchiere escono dai soliti ambienti pettegoli; quei manufatti sono usciti dalla nostra fabbrica; in partic., uscir di bocca ...
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scalzo2
scalzo2 s. m. [prob. der. di scalzare]. – Nelle forme di formaggio, la superficie laterale, generalmente convessa, compresa tra le due basi circolari, e quindi anche la distanza fra queste: altezza [...] dello scalzo ...
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decerebrazione
decerebrazióne s. f. [der. di decerebrare]. – In fisiologia sperimentale del sistema nervoso, asportazione chirurgica degli emisferi cerebrali, o, più comunem., esclusione funzionale del [...] dal tronco encefalo-midollare, realizzata con una sezione chirurgica del neurasse praticata, a tutto spessore, all’altezza della lamina quadrigemina. Raramente usato in patologia umana, per indicare la condizione di un soggetto funzionalmente ...
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battifianco
s. m. [comp. di battere e fianco] (pl. -chi). – Parete, generalmente di legno e di limitata altezza, spesso sostituita anche da una semplice stanga, che separa nelle scuderie una posta da [...] quelle contigue ...
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cinetico
cinètico agg. [dal gr. κινητικός, der. di κινέω «muovere»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda il movimento. In biologia, nucleo c., lo stesso che cinetonucleo e sinon. di blefaroplasto. In meccanica, [...] c., ecc. (con riferimento ad aspetti puramente geometrici di un moto, è usato di preferenza l’agg. cinematico). In idraulica, altezza c., in una corrente di liquido che si muove in regime permanente, il rapporto tra il quadrato della velocità media ...
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camelidi
camèlidi s. m. pl. [lat. scient. Camelidae, dal nome del genere Camelus, che è dal lat. class. camelus «cammello»]. – Famiglia di artiodattili, che comprende i generi Camelus (cammello e dromedario), [...] una o due gobbe; partoriscono un solo piccolo e si nutrono di erbe, cardi, foglie, rami spinosi, sopportando a lungo fame e sete. Sono animali ampiamente diffusi, dalle zone di pianura fino a 4000 m di altezza, in Africa, Asia e America Meridionale. ...
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corista
s. m. [der. di coro1] (pl. -i). – 1. a. (anche f.) Chi canta nei cori, cantore appartenente a un coro; in partic., voce femminile che accompagna un cantante di musica leggera; nei monasteri, [...] , strumento a percussione (di solito un diapason) o a fiato (zufolo con ancia battente) il cui suono, di determinata altezza (attualmente un la di 440 hertz), è usato nella pratica per assicurare l’esatta intonazione delle voci e degli strumenti ...
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temperatura
s. f. [dal lat. temperatura «mescolanza in giusta misura (di caldo e freddo, umido e secco)», der. di temperare (v. temperare); nei sign. ant. del n. 2 è tratto direttamente da temperare]. [...] rilevata mediante sondaggi aerologici, sulla quale l’influsso dell’irraggiamento termico del suolo diminuisce in ragione dell’altezza, e sulla quale hanno anche effetto i continui movimenti verticali delle masse d’aria dell’atmosfera. Inversione ...
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mezzanino
meżżanino s. m. [der. di mezzano]. – 1. Piano secondario di servizio (detto anche ammezzato) che in alcuni tipi di edifici del passato si trovava interposto tra il piano terreno e i piani sovrastanti [...] (detti nobili), spesso ricavato nella differenza di altezza tra alcuni ambienti principali (androni, anticamere, sale di ricevimento) e gli ambienti minori di abitazione; nell’edilizia moderna, scomparsa la differenziazione dei varî piani secondo la ...
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mezzano
meżżano agg. e s. m. [lat. medianus, der. di medius «mezzo1»]. – 1. agg. a. Che è in mezzo (in senso fig.), di cosa che sta in mezzo fra il grande e il piccolo, fra il buono e il cattivo nel [...] di qualità m.; pasta di m. grossezza (in questo senso anche sostantivato al plur., mezzani, mezzanelli, tipo di pasta bucata); di altezza, grandezza, età, statura m.; stile m., tra l’umile e il sublime: tutte le letterature ... ebbero ed hanno nella ...
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Astronomia
Una delle due coordinate altazimutali di un astro; in particolare, a. di un astro sull’orizzonte è l’ampiezza, espressa usualmente in gradi sessagesimali, dell’arco di cerchio verticale compreso fra l’astro e l’orizzonte o, che è...
. In astronomia l'altezza è una delle coordinate sferiche celesti del primo sistema, misura l'arco di circolo verticale passante per l'astro e compreso fra l'orizzonte e l'astro. Più semplicemente è l'inclinazione della direzione della visuale...