approccio
appròccio s. m. [dal fr. approche, deverbale di approcher (v. approcciare)]. – 1. L’atto di avvicinarsi, di accostarsi. In partic., nel linguaggio milit.: a. Insieme di apprestamenti atti a [...] persona allo scopo di ottenere da essa un determinato comportamento (amicizia, affetto o amore, concessione di favori, ecc.): fare degli a.; tentare un a.; a. amorosi, galanti; dopo i primi a. rivelò apertamente le proprie intenzioni; e con riguardo ...
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prurito
s. m. [dal lat. pruritus -us, der. di prurire «prudere»]. – 1. Particolare sensazione cutanea che induce a grattarsi, provocata da cause diverse, sia esterne (fisiche, chimiche, parassitarie) [...] p.; sentire un gran p. sulla pelle. 2. fig. Stimolo naturale intenso, forte voglia, desiderio improvviso e di breve durata: p. amorosi, erotici; gli è venuto il p. di scrivere versi; sentiva nelle mie gambe un p. irresistibile di camminare (I. Nievo ...
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appuntamento2
appuntaménto2 s. m. [calco del fr. appointement, propr. «regolazione di un affare» (da cui si sviluppano in ital. i sign. 1 e 2), «stipendio, retribuzione fissa» (da cui il sign. 3)]. – [...] ). 2. Incontro stabilito di comune accordo fra due o più persone in un giorno, ora e luogo determinati: a. d’affari, a. amoroso; fissare, dare, prendere (un) a.; avere un a. (specificando: ho un a. per le dieci con una ragazza, con mio fratello, con ...
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corrispondenza
corrispondènza s. f. [der. di corrispondere]. – 1. a. Il corrispondere, il corrispondersi, come rapporto reciproco fra elementi diversi; quindi convenienza, proporzione, simmetria, o conformità: [...] in gioco transizioni tra stati caratterizzati da numeri quantici aventi valori molto elevati e poco diversi tra loro. 2. Contraccambio di sentimenti, di affetti: amore che ha c., che non trova c. (da parte della persona amata); celeste è questa C. d ...
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testore
testóre s. m. (f. testóra e testrice) [dal lat. textor -oris, der. di texĕre «tessere», part. pass. textus], ant. – Tessitore; in usi fig., poet., scrittore, compositore: Al buon testor degli [...] amorosi detti Rendete onor (Petrarca); E tal del forte Achille or canta l’armi ... Che diverrà testor de’ nostri carmi (Poliziano). ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] il sign. proprio, si vuol rilevare ciò che nello sguardo si riflette delle condizioni spirituali: Ne li o. porta la mia donna Amore (Dante); la gioia gli traspariva dagli o.; i suoi o. brillavano di felicità; col sorriso, col pianto negli o.; aveva ...
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bella
bèlla s. f. [femm. sostantivato dell’agg. bello]. – 1. a. Donna, ragazza bella: la b. della scuola, del quartiere; i poeti e le belle (Carducci). b. Donna amata, innamorata, compagna, fidanzata: [...] di giorno», passato a significare, dal ruolo della protagonista, una donna dalla doppia vita, che dedica a rapporti amorosi varî il tempo libero dagli impegni familiari). 2. Bella copia, stesura definitiva di uno scritto: mettere in b.; ricopiare ...
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ancillare
agg. [dal lat. ancillaris, der. di ancilla «ancella»]. – Di ancella, che si riferisce ad ancelle; usato soprattutto nell’espressione amori ancillari (ricalcata sul fr. amours ancillaires), [...] rapporti amorosi con domestiche e cameriere, in tono scherzoso e iron. (Elogio degli amori a. è il titolo di una poesia di G. Gozzano). ...
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celeste1
celèste1 (ant. celèsto) agg. [dal lat. caelestis «del cielo»; s. m. pl. caelestes «abitatori del cielo, dèi»]. – 1. a. Del cielo, che appartiene al cielo o si muove nel cielo: volta c.; corpi [...] Petrarca); quindi divino, che viene dal cielo: dono c.; grazia, consolazione, aiuto c.; benedizioni c.; c. è questa Corrispondenza d’amorosi sensi (Foscolo); e come s. m. pl., i celesti, gli spiriti (o gli dèi pagani) che abitano il cielo: la ragione ...
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praticare
v. tr. [der. di pratico] (io pràtico, tu pràtichi, ecc.). – 1. a. Mettere in pratica, mettere concretamente in atto: p. il bene, la giustizia; p. una vita sana; p. una cura, una terapia; non [...] come rifl. recipr.: abitiamo sullo stesso pianerottolo, ma ci pratichiamo poco; talvolta con riferimento a rapporti amorosi, sessuali: questa donna in pochi giorni aveva praticato segretamente quasi tutti i clienti della pensione (Alvaro). Frequente ...
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Pittore (Comunanza, Ascoli Piceno, 1660 - ivi 1738). A Roma studiò con G. Ghezzi, suo compaesano. È noto per le pitture di genere, di soggetto popolare, spesso attribuite, in passato, a scuola spagnola, o confuse con quelle di E. Keil. La sua...