tardodemocristiano
(tardo-democristiano), agg. Relativo alla fase finale della storia della Democrazia Cristiana. ◆ [Giuseppe] Brugnoli, che è stato direttore de «L’Arena» e conosce l’anima della città, [...] riscalda i cuori e non innesca la politica. (Cesare Martinetti, Stampa, 27 maggio 1998, p. 4) • È come se l’anima «prodiana» dell’alleanza, dopo aver a lungo dubitato circa la bontà dell’operazione, avesse deciso di distinguersi sul piano delle idee ...
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multanime
multànime agg. [dal lat. tardo multanĭmis, comp. di multi- e anĭma «anima, vita»], letter. – Che ha molte anime, cioè molte vite, o grande vitalità, che si presenta con molteplici e mutevoli [...] aspetti: una realtà, una gente m.; un poeta, un artista m.; meno com., che proviene da una pluralità di persone: in un sospiro m. di preci silenziose (Bacchelli) ...
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informare
v. tr. [dal lat. informare «dar forma», «istruire», e quindi «dare notizia»] (io infórmo, ecc.). – 1. letter. a. Dotare di forma, conferire a un essere la sua propria forma o natura, e in partic. [...] formare, modellare secondo la forma voluta o in una forma determinata; nell’intr. pron., informarsi, prendere forma: Ne li occhi era ciascuna [anima] oscura e cava, Palida ne la faccia, e tanto scema Che da l’ossa la pelle s’informava (Dante). b. fig ...
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infuso
infuṡo agg. e s. m. [part. pass. di infondere, dal lat. infusus, part. pass. di infundĕre]. – 1. agg. a. Versato dentro o sopra: il liquido i. sulle droghe. b. Bagnato, intriso: infusi e tinti [...] suo, per li occhi infuso Ne l’imagine mia, il mio si fece (Dante); l’alte vertù dal cielo infuse nella valorosa anima (Boccaccio). In questi, e altri esempî sim., la parola conserva per lo più il suo valore participiale; con valore più propriam. di ...
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salvazione
salvazióne s. f. [dal lat. tardo salvatio -onis, der. di salvare «salvare»], letter. – Il salvare, il salvarsi, quasi esclusivam. con riferimento alla salvezza dell’anima: Andovvi poi lo Vas [...] fede Ch’è principio alla via di s. (Dante); la grazia che chiedo per me al Signore, la sola grazia, dopo la salvazion dell’anima, è che mi faccia tornar con voi (Manzoni); pregare per la propria s., per la s. eterna; luogo di s., il purgatorio, il ...
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novello
novèllo agg. e s. m. [lat. novĕllus, dim. di novus «nuovo»]. – 1. agg. a. Nato o prodotto da poco, primaticcio: frutti, fiori n., foglie n.; un’insalatina n.; pollo n.; vino n., dicitura che [...] n.; una segretaria novella. È frequente nell’uso letter. e poet., dove ha spesso il sign. generico di nuovo (infondere n. vita, essere animato da n. ardore, e sim.) o di recente, appena cominciato (il n. giorno) o, anche, che sta per cominciare o per ...
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ritubatura
s. f. (meno com. ritubaménto s. m. e ritubazióne s. f.) [der. di ritubare]. – Operazione mediante la quale viene sostituita in un pezzo di artiglieria la parte interna che porta la rigatura [...] è stata troppo erosa dall’azione cinetica dei gas e dall’attrito delle corone di forzamento; consiste nell’asportazione meccanica della parte erosa e nell’introduzione di un nuovo tubo anima, opportunamente dimensionato, entro la bocca da fuoco. ...
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bibliopegia antropodermica
loc. s.le f. Tecnica di rilegatura, diffusa nel XIX secolo, basata sull'utilizzo di pelle umana. ◆ Nella biblioteca di Harvard è stato trovato un libro rilegato in pelle umana. [...] nel libro: "Guardando attentamente se ne vedono i pori - aveva scritto regalando il volume a un amico - Un libro sull'anima umana merita di avere una copertura umana". La pelle sembrerebbe appartenere alla schiena di una donna malata di mente e morta ...
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medico3
mèdico3 s. m. [dal lat. medĭcus, propr. uso sostantivato dell’agg. prec.] (pl. -ci). – 1. Chi professa la medicina: albo, ordine dei m.; fare il m., esercitarne la professione; chiamare il m. [...] m.; per scavezzacolli come lui, il miglior m. sarebbe un buon bastone. Riferito a persona: il confessore è il m. dell’anima. ◆ La forma femm. medichéssa è dell’uso ant., o scherz. e spreg.; nell'uso attuale va diffondendosi il femm. medica riferito ...
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irremeàbile agg. [dal lat. irremeabĭlis, comp. di in-2 e remeare «tornare indietro» der. di meare «andare, passare per una determinata via»], letter. – Da cui non si può ritornare, che non si può ripercorrere [...] , Come costui, la irremeabil porta (Poliziano); di qua dall’onde Di Stige irremeabili (Alfieri). Per estens., da cui non ci si può liberare, anche in senso fig.: la sua anima si smarriva in una tristezza e in un orrore irremeabili (D’Annunzio). ...
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(gr. Περὶ ψυχῆς, lat. De anima) Opera di Aristotele, in 3 libri, il più importante dei suoi scritti sul problema dell'anima. È compreso fra le opere aristoteliche dedicate alle scienze naturali.
anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico di ‛ principio vitale ' o ‛ entelechia...