neoplatonismo
s. m. [comp. di neo- e platonismo]. – Movimento di pensiero che, estendendosi all’incirca dalla metà del sec. 2° d. C. fino alla metà del 6° (e in Alessandria anche alla metà del 7°), è [...] alla dottrina platonica delle idee e dell’illuminazione, e più in generale una filosofia concepita come liberazione dell’anima e gnosi, con forte accentuazione degli interessi etici e religiosi (nell’ultimo neoplatonismo anche magici e teurgici). Ne ...
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ricordanza
s. f. [dal lat. tardo recordantia, der. di recordari «ricordare»], ant. – 1. poet. L’atto, il fatto di ricordare, oppure ciò che si ricorda o ciò che di una cosa, di un fatto o di una persona, [...] mi giova La r., e il noverar l’etate Del mio dolore (Leopardi); un fiotto di ricordanze gli salì dalle profondità dell’anima (Deledda). Come titolo di opere: Le ricordanze, uno dei «grandi idillî» di G. Leopardi (composto a Recanati tra l’agosto e il ...
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ricordazione
ricordazióne s. f. [dal lat. recordatio -onis, der. di recordari «ricordare»], ant. – Ricordo, memoria: la dolorosa r. della pestifera mortalità trapassata (Boccaccio); la tua graziosa anima [...] ... veda e senta puntualmente ciò che per noi oggi in sua r. si fa sovra la nova sepultura (Sannazzaro) ...
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umbratile
umbràtile (non com. ombràtile) agg. [dal lat. umbratĭlis, der. di umbra «ombra», propr. «che è, o vive, all’ombra; che rimane in casa», e perciò anche «ozioso, contemplativo»], letter. – 1. [...] atrio u. (Pascoli). 2. Ritirato; solitario e schivo, pieno d’ombre interiori e perplessità; un uomo, un poeta u.; trascorrere una vita u.; i moti più segreti e u. dell’anima; talvolta anche introverso, ombroso, permaloso: un individuo umbratile. ...
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ricorrere
ricórrere v. intr. [lat. recŭrrĕre, comp. di re- e cŭrrĕre «correre»] (coniug. come correre; aus. essere, raro avere). – 1. non com. Correre di nuovo: son dovuto r. in cerca del medico; hai [...] una circostanza difficile, ovvero informazioni, notizie, prestazioni o chiarimenti necessarî: r. a Dio; Signor, fidando, al tuo paterno seno L’anima mia ricorre (Giusti); r. al medico, r. a un avvocato; r. a qualcuno per consiglio; non sapeva più a ...
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pensatore
pensatóre s. m. (f. -trice) [der. di pensare]. – Chi pensa o medita, chi esercita la facoltà del pensiero. Talvolta, lo stesso che filosofo, ma con sign. meno specifico (in quanto il pensare [...] gli uomini p. pe’ quali scrivo, sapranno distinguere i miei passi dai suoi (Beccaria); mi spaventa assai più ..., la vostr’anima più ardente della sua, la vostra mente più pensatrice e più risoluta (Foscolo). Con altro sign., libero p., chi sostiene ...
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diavolone
diavolóne s. m. [accr. di diavolo]. – 1. Grosso diavolo (in quanto venga rappresentato o descritto come tale); per estens., uomo grande e grosso. Santo d.!, esclam. assai usata dai Siciliani; [...] ricorre frequente nei dialoghi e nei discorsi indiretti delle opere di G. Verga di ambiente siciliano. 2. Un tempo, nome di certi grossi confetti con l’anima di cannella, che venivano lanciati nei corsi mascherati. ...
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palo
s. m. [lat. palus, etimologicamente affine a pala1, con cui ha in comune il sign. di «ciò che si affonda nel terreno»]. – 1. Legno, avente sezione tondeggiante e sviluppo prevalente nel senso della [...] di sostegno a piante, per fare recinzioni, palizzate, e sim.: O qual che se’ che ’l di sù tien di sotto, Anima trista come pal commessa (Dante). Per estens., qualsiasi elemento resistente di forma e di funzione analoga, anche se di materiale diverso ...
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spoetare
v. tr. e intr. [der. di poeta, col pref. s- (nel sign. 4 e, rispettivam., 6)] (io spoèto, ecc.), non com. – 1. tr. a. Togliere il nome, la qualifica di poeta. b. Con la particella pron. come [...] che spoetizzare, disgustare: ero costretto a starmi fuor di casa la maggior parte del tempo per non spoetarmi intieramente l’anima alla vista di lei (Verga). 2. intr. (aus. avere) In usi scherz. o spreg., comporre versi con grande facilità; declamare ...
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spoglia
spòglia s. f. [lat. spŏlia, plur. del neutro spolium «spoglia»]. – 1. Elemento esterno che serve di rivestimento, di copertura e sim. (e che quindi si può togliere, cambiare, perdere, ecc.). [...] partic.: a. poet. Abito, veste: D’un seme stesso in diversi sembianti Paion le Ninfe uscite senza spoglia (Poliziano); come dentro l’animo era in doglia, Così [Orlando] imbrunir di fuor vòlse la s. (Ariosto); Non è madre che sia schiva Della s. più ...
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(gr. Περὶ ψυχῆς, lat. De anima) Opera di Aristotele, in 3 libri, il più importante dei suoi scritti sul problema dell'anima. È compreso fra le opere aristoteliche dedicate alle scienze naturali.
anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico di ‛ principio vitale ' o ‛ entelechia...