cupio dissolvi
〈kùpio ...〉 locuz. lat. (propr. «desiderio d’essere dissolto»). – Espressione che ha la sua origine in san Paolo, il quale nella 1a lettera ai Filippesi scrive, secondo il testo della [...] ἐπιϑυμίαν ἔχων εἰς τὸ ἀναλῦσαι καὶ σὺν Χριστῷ εἶναι: dove dissolvi e ἀναλῦσαι esprimono il concetto dello scioglimento dell’anima dal corpo e quindi della morte. La frase ritorna con frequenza nella patristica latina, come citazione diretta o come ...
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mondamento
mondaménto s. m. [der. di mondare], non com. – L’atto e l’effetto del mondare; raro in senso proprio (per cui si usa quasi esclusivam. mondatura o monda), è adoperato talvolta nel senso fig. [...] di purificazione spirituale: il m. dell’anima dal peccato. ...
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colomba1
colómba1 s. f. [lat. colŭmba]. – 1. La femmina del colombo: Quali colombe dal disio chiamate Con l’ali alzate e ferme al dolce nido Vegnon per l’aere, dal voler portate (Dante); in similitudini: [...] che della pace) è frequente nella letteratura e nella iconografia cristiana, raffigurando ora la Vergine, ora Cristo, ora l’anima eletta al cielo; è inoltre simbolo dello Spirito Santo. b. Nella pubblicistica politica (per calco dell’ingl. dove, e ...
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valente
valènte (pop. ant. valèntre) agg. [part. pres. di valere]. – 1. a. Bravo, esperto, abile, capace nella sua professione, arte, disciplina, o in qualche determinata attività: un v. avvocato, medico, [...] Prode, valoroso, oppure savio, virtuoso: se valente femina sarà, io la mariterò a quel tempo che convenevole serà (Boccaccio); l’anima sua in Ciel visibilmente Fu portata dagli angel con gran canto, E come di’, morì come uom valente (Pulci). 2. Come ...
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mondizia
mondìzia (ant. mundìzia) s. f. [dal lat. munditia, der. di mundus «mondo, pulito»], letter. o ant. – Mondezza, nel senso fig. di purezza: m. di cuore; De la mondizia sol voler fa prova (Dante), [...] la libera volontà di salire al cielo è la sola prova che l’anima del purgatorio ha compiuto la sua purificazione. Anche (nell’uso ant.), lindura, eleganza. ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] : il m. dei dannati, l’inferno (in Dante: m. cieco; m. defunto; m. gramo; mal m.; m. sanza fine amaro); il m. delle anime penanti o purganti, il purgatorio; il m. dei beati, il paradiso. 5. fig. a. Nel linguaggio filos. il termine, seguito da varie ...
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nepente
nepènte s. m. e f. [dal lat. nepenthes, gr. νηπενϑής «che toglie il dolore», comp. di νη- (pref. negativo) e πένϑος «dolore»]. – 1. s. m. a. Nome dato dagli antichi Greci a una prodigiosa bevanda, [...] esistenza, un divino n., un elisir di vita (De Roberto); La pazienza è l’immortal nepente Che afforza i nervi e l’anima ristora (D’Annunzio). 2. s. m. Soluzione di cloridrato di morfina e acido citrico in vino marsala diluito, usata in passato come ...
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giocare
(letter. giuocare, ant. giucare) v. intr. e tr. [lat. iŏcare, iŏcari «scherzare»] (io giòco o giuòco, tu giòchi o giuòchi, ecc., ma le forme con dittongo sono ormai rare, sia fuori d’accento [...] . c. Con la particella pron., giocarsi qualche cosa, arrischiarla al gioco: si giocherebbe anche la camicia; iperb., si giocherebbe l’anima, l’osso del collo, di chi è accanito giocatore o rischia tutto nel gioco; fig., mettere in pericolo, esporre ...
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unanimismo
s. m. [der. di unanime]. – 1. Il fatto, la caratteristica di essere unanimi, di tendere a decisioni e soluzioni unanimi: l’u., quando è imposto o solo formale, comporta gravi rischi; l’u. [...] l’individuo, il singolo, trova la sua piena realizzazione, la sua «deificazione», solo partecipando e subordinandosi all’anima collettiva che lega insieme in un sentimento unico, «unanime», ogni gruppo, associazione e collettività umana; compito del ...
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raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», [...] stelle si rifletteva sulla quieta superficie del lago; si nascose Dentro al suo r. la figura santa (Dante), l’anima di Giustiniano nella luce del cielo di Mercurio in Paradiso; Placida notte, e verecondo raggio Della cadente luna (Leopardi); ognuno ...
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(gr. Περὶ ψυχῆς, lat. De anima) Opera di Aristotele, in 3 libri, il più importante dei suoi scritti sul problema dell'anima. È compreso fra le opere aristoteliche dedicate alle scienze naturali.
anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico di ‛ principio vitale ' o ‛ entelechia...