doppietta
doppiétta s. f. [der. di doppio]. – 1. Fucile da caccia a due canne giustapposte, generalmente ad anima liscia. 2. a. Doppio colpo di fucile da caccia (in questo senso, anche coppiòla). In [...] senso fig., doppio colpo riuscito. b. Con altri usi estens. e fig., doppia azione, doppio risultato, e sim.: fare una doppietta. In partic., nel linguaggio degli automobilisti, sinon. di doppio disinnesto ...
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livellatore
livellatóre s. m. e agg. (f. -trice) [der. di livellare3]. – 1. Chi o che livella, cioè compie operazioni di livellamento (meno com. di livellazione) di un terreno. Con riferimento al sign. [...] in fraglia e vincolati da severi statuti, che operavano nell’industria armiera bresciana, col compito di rettificare la foratura dell’anima delle armi da fuoco e rifinire con la lima l’esterno della canna, portandola tutta a uguale spessore. 3 ...
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finestra
finèstra (ant. fenèstra) s. f. [lat. fenĕstra]. – 1. a. Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi [...] nell’uso fam., scherz., chiudi le f., a un bambino, per dirgli di dormire. Comune la frase: gli occhi sono la f. dell’anima (qui al sing.); e nel linguaggio poet., con riferimento agli occhi ma con il senso più generico di apertura: O belle et alte e ...
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scellerato
(ant. scelerato) agg. [dal lat. sceleratus, part. pass. di scelerare «macchiare con un delitto» (der. di scelus scelĕris «delitto nefando, misfatto»)]. – 1. Di persona, che ha commesso ed [...] di ogni bassezza; è sempre stata una sc.; una banda di scellerati. 2. Di atto, pensiero, comportamento, che procede da animo malvagio o si prefigge un fine criminoso: una voglia sc., propositi sc., uno sc. disegno; fare una vita sc.; pentirsi delle ...
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apostrofo
apòstrofo s. m. [dal lat. tardo apostrŏphus, gr. ἀπόστροϕος, propr. «vòlto indietro», der. di ἀποστρέϕω «volgere altrove»]. – Segno grafico in forma di virgoletta (’), che nell’ortografia italiana [...] nello stesso modo che un soldato, nessun danno, alcun libro, buon viaggio (invece nel femm. un’isola, nessun’altra, alcun’amica, buon’anima, con l’apostrofo); tal altro e femm. tal altra, qual è, qual orrore e femm. qual idea (cfr. in tal caso, la ...
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misericordia
miṡericòrdia s. f. [dal lat. misericordia, der. di miserĭcors -ordis: v. misericorde]. – 1. a. Sentimento di compassione per l’infelicità altrui, che spinge ad agire per alleviarla; anche, [...] salverà); Dio abbia m. di noi (ci salvi da una sciagura, o ci perdoni le nostre colpe); che Dio abbia m. dell’anima sua! (con riferimento a un malfattore, a una persona traviata, ecc.); Signore, m., perdonami, parole finali dell’atto di dolore. Nel ...
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pio1
pio1 agg. [dal lat. pius]. – 1. a. Che prova, mostra o rispecchia un profondo sentimento di fede e di devozione religiosa: una p. persona o una persona p.; Te ... Saluta il bronzo che le turbe pie [...] : il pio Enea. b. Che sente e dimostra sentimenti di pietà, carità, solidarietà, amore, o è dettato da tali sentimenti: un’anima p., una persona sensibile alle sofferenze altrui, generosa e caritatevole; mano p., che fa del bene, che compie opere di ...
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dormizione
dormizióne s. f. [dal lat. dormitio -onis]. – 1. ant. Il dormire, riposo nel sonno. 2. Nella Chiesa orientale, il passaggio di Maria Vergine dalla vita terrena a quella celeste, corrispondente [...] nella Chiesa occidentale, e la sua figurazione nell’arte bizantina, nella quale la Vergine è in genere rappresentata sul letto di morte, circondata dagli apostoli, mentre Cristo reca fra le braccia l’anima di Lei in figura di bambino in fasce. ...
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dorso
dòrso s. m. [lat. dŏrsum]. – 1. a. Nel corpo umano, la regione posteriore del torace, compresa tra la nuca e la regione lombare (nel linguaggio com. è in genere sinon. di schiena): l’artrosi non [...] o staccato: nel secondo caso fra la copertina e il corpo del libro è inserito un tubo di cartoncino detto falso d. o anima o dorsetto. b. In botanica, d. o faccia dorsale di un organo (contrapp. a ventre o faccia ventrale), la faccia opposta a quella ...
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scendere
scéndere v. intr. e tr. [tratto da discendere, per riduzione di prefisso] (io scéndo, ecc.; pass. rem. scési, scendésti, ecc.; part. pass. scéso; come intr., aus. essere). – 1. intr. a. Muoversi [...] , si è estesa fino ai polmoni; le sue parole mi scesero al cuore, mi commossero; quel suono d’organo mi è sceso nell’anima; tra proprio e fig.: scenda su di voi la benedizione di Dio (ma, anche: è scesa la maledizione su questa casa). b. Digradare ...
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(gr. Περὶ ψυχῆς, lat. De anima) Opera di Aristotele, in 3 libri, il più importante dei suoi scritti sul problema dell'anima. È compreso fra le opere aristoteliche dedicate alle scienze naturali.
anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico di ‛ principio vitale ' o ‛ entelechia...