riposare
v. tr. e intr. [comp. di ri- e posare; nei sign. 2 e 3 è il lat. tardo repausare, comp. di re- e pausare (v. posare)] (io ripòso, ecc.; negli usi intr., aus. avere, ant. essere). – 1. tr. Posare [...] vista, un braccio, una gamba (o anche riposarsi gli occhi, la vista, ecc., con si in funzione di dativo etico); r. l’animo dalle emozioni; r. la mente dopo un lungo studio. Di cosa che concede riposo a una persona: la villeggiatura quest’anno mi ha ...
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sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle [...] e non alle apparenze; non si espresse con queste precise parole ma questa fu la s. del suo discorso; la sostanza e l’anima delle opere loro è pur sempre la vita italiana d’allora (Carducci); frequente la locuz. avv. in sostanza, badando a ciò che ha ...
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circomprendere
circomprèndere v. tr. [comp. di circom- (v. circum-) e prendere] (coniug. come prendere), letter. – Circondare, abbracciare: la melodia aveva circompresa l’anima (D’Annunzio). ...
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sostanzialita
sostanzialità (ant. sustanzialità) s. f. [dal lat. tardo, eccles., substantialĭtas -atis, der. di substantialis «sostanziale»]. – L’essere sostanziale, fondamentale: la s. di una questione, [...] della s., ragionamento che dall’io penso, quale unità formale e condizione dell’esperienza, deduce fallacemente la sua natura di anima, quale sostanza semplice, personale, indistruttibile, affermazione di un soggetto che trascende l’esperienza. ...
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sostenere
sostenére v. tr. [lat. sustĭnēre, comp. di sus-, variante di sub- «sotto», e tenere «tenere»] (coniug. come tenere). – 1. Tenere sollevata una cosa o una persona sopportandone il peso dal di [...] al mondo; o da una prop. oggettiva: sostiene di avere poteri paranormali; sostengo che non è vero; Platone sosteneva che l’anima umana è immortale; e lei mi vorrà s. che non ha niente? (Manzoni). c. Nel linguaggio medico, riferito ad agente patogeno ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] o., annientare con uno sguardo di minaccia, di rimprovero, di disprezzo; prov., gli o. sono la finestra (anche, lo specchio) dell’anima. 4. Con riferimento alla vista, cioè al fatto di vedere: sotto gli o., in presenza d’una persona (in modo che essa ...
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corruscazione
corruscazióne (meno com. coruscazióne) s. f. [dal lat. tardo coruscatio -onis «lampo»], letter. – Il corruscare, lampeggiamento: terribilissimi tuoni e spaventevoli c. (Boccaccio); fig.: [...] che è ridere se non una c. de la dilettazione de l’anima, cioè uno lume apparente di fuori secondo sta dentro? (Dante). ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione [...] l., la verace l.; per estens., nel linguaggio eccles., la beatitudine del paradiso: la l. eterna, la l. perpetua. b. Anima beata, soprattutto per lo splendore che l’avvolge, secondo l’immaginazione dantesca: Quest’è la l. de la gran Costanza (Dante ...
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disanimare
diṡanimare v. tr. [der. di anima, o animo, col pref. dis-1] (io diṡànimo, ecc.). – Indebolire in una persona la volontà d’azione, scoraggiare: i suoi discorsi mi hanno disanimato; d. dai propositi, [...] dal rifiuto del savio prelato, andavan replicando le loro istanze (Manzoni); come intr. pron., perdersi d’animo: non dobbiamo disanimarci per queste difficoltà. ◆ Part. pass. diṡanimato, anche come agg., sconfortato, scoraggiato: disanimato e ...
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lucere
lùcere v. intr. [lat. lūcēre, der. di lux lucis «luce»], ant. e poet. – Mandar luce, risplendere. Usato soprattutto nella 3a pers. sing. e pl. del presente (luce, lùcono), dell’imperfetto (lucéva, [...] o condizioni: E se la fama tua dopo te luca (Dante); Virtù non luce in disadorno ammanto (Leopardi); Luceva la sua gaia giovinezza (Carducci); una speranza luceva nel profondo della mia anima (D’Annunzio). ◆ Part. pres. lucènte (v. la voce). ...
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(gr. Περὶ ψυχῆς, lat. De anima) Opera di Aristotele, in 3 libri, il più importante dei suoi scritti sul problema dell'anima. È compreso fra le opere aristoteliche dedicate alle scienze naturali.
anima
Efrem Gettoni
Il termine ricorre assai di frequente nelle opere di D., nella Commedia innanzi tutto, e nel Convivio, più raramente nelle altre. Spesso è inteso in senso rigorosamente filosofico di ‛ principio vitale ' o ‛ entelechia...