vivere
vìvere v. intr. [lat. vīvĕre] (pass. rem. vissi [ant. vivètti o vivéi], vivésti, ecc.; fut. vivrò [ant. viverò], ecc.; condiz. vivrèi [ant. viverèi], ecc.; part. pass. vissuto [ant. visso e vivuto]; [...] [= vendicata] di ciò che fatto m’hai (Boccaccio); o seguito da complemento che indica una situazione: v. in ansia; v. in ristrettezze. 2. Usato assol., per esprimere o sottintendere che sia realizzato il minimo almeno delle condizioni materiali ...
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spina
s. f. [lat. spīna, che ha la stessa radice di spica: v. spiga]. – 1. a. In botanica, elemento indurito e acuminato per lignificazione dei tessuti, quindi pungente, che si origina per trasformazione [...] governo una s. nel fianco. Com. l’espressione essere o stare sulle s., in uno stato di inquietante incertezza, in grande ansia e apprensione, soprattutto attendendo la fine o l’esito di un’azione o di un avvenimento: ogni volta che esci in motorino ...
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contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. [...] qualcuno, voler sapere quanto possiede o guadagna. In usi iperb. o fig.: c. i giorni, le ore, attendere con grande ansia un evento, desiderare ardentemente che passi un certo periodo di tempo; cose che si contano sulle dita, in numero molto limitato ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] e. in simpatia, in odio a qualcuno; e. in grazia di Dio. Con riferimento a stati d’animo: e. in collera; e. in pena, in ansia per qualche cosa. b. Contiene spesso l’idea del moto: e. in via, in cammino, in viaggio (anche fig.: e. in via di guarigione ...
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aspettare
v. tr. [lat. exspĕctare «aspettare», incrociato con aspĕctare «guardare attentamente»] (io aspètto, ecc.). – 1. Essere con la mente e con l’animo rivolti a persona che deve arrivare o a cosa [...] nulla per aiutarsi, per togliersi d’impiccio. Include spesso idee accessorie, come il desiderio, la speranza, l’inquietudine, l’ansia: ho aspettato invano il suo ritorno; quanto tempo abbiamo aspettato questo giorno!; a. una ricompensa, una parola di ...
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orgasmo
s. m. [dal gr. ὀργασμός, der. di ὀργάω «essere pieno d’ardore, di voglia ardente»]. – 1. Stato di eccitamento parossistico. In partic., o. sessuale, complesso evento psicofisiologico, di breve [...] specificamente stimolata o a più spiccata eccitabilità). 2. Con senso più generico, stato di tensione, di agitazione, di forte ansia: essere, stare in o.; mettere, mettersi in o.; messo in o. dalla presenza d’un tale interrogatore (Manzoni); anche ...
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dissimulare
v. tr. [dal lat. dissimulare, propr. «render dissimile», comp. di dis-1 e simulare: v. simulare] (io dissìmulo, ecc.). – Nascondere il proprio pensiero, o i sentimenti, i propositi, ecc., [...] in modo che altri non se ne accorga, spesso anzi fingendo il contrario: d. l’odio, il sospetto, la propria ansia; non riuscii a d. la sorpresa, il disappunto; è molto abile nel d. le proprie intenzioni; anche assol.: sa d. con molta arte. Più ...
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polmone
polmóne s. m. [lat. pŭlmo -ōnis]. – 1. a. In generale, in anatomia comparata, l’organo della respirazione aerea, che nei vertebrati tetrapodi è generalmente pari, irrorato da arterie, e comunicante [...] i p., nel passare da un ambiente chiuso in uno aperto, ossigenato (anche fig., quando ci si sente liberati da uno stato di ansia, di angoscia e sim.). In locuzioni fig.: rimetterci i p., sgolarsi inutilmente; sputare i p., parlare ad alta voce e a ...
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molto
mólto agg., pron. e avv. [lat. mŭltus agg., mŭltum avv.]. – 1. agg. Indica in genere quantità o numero notevole, e si contrappone direttamente a poco. Quindi, unito a un sost. sing., che è in grande [...] ; e con locuz. verbali: è m. giù di salute; sei m. in collera?; sono stato m. in pena, in pensiero, in ansia. Con comparativi: m. migliore, maggiore, superiore, o m. peggiore, minore, inferiore (anche migliore di m., maggiore di m., ecc.); m. più ...
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sedare
v. tr. [dal lat. sedare «quietare, far cessare un moto», corradicale di sedēre, rispetto al quale ha valore causativo] (io sèdo, ecc.), letter. – 1. Placare, calmare: s. la sete, s. il dolore; [...] s. uno stato d’agitazione, di ansia; poi che con la abondevole diversità de’ cibi avemmo sedata la fame (Sannazzaro). 2. Reprimere, soffocare, far cessare: s. una rivolta, un tumulto; l’insurrezione fu finalmente sedata. Meno com. con uso fig.: s. le ...
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In psichiatria, stato di tensione psicosomatica, generalmente vissuto come penosa passività verso eventi dannosi che il soggetto pensa stiano verificandosi o teme possano verificarsi. Viene considerata un fenomeno generale, presente, anche se...
ansia
Condizione di tensione psicosomatica, generalmente vissuta come penosa passività verso eventi dannosi che il soggetto pensa stiano verificandosi o teme possano verificarsi; in questi casi gli eventi temuti sono estremamente improbabili...