antisemitico
antisemìtico agg. [der. di antisemita] (pl. m. -ci). – Degli antisemiti e dell’antisemitismo; rivolto contro gli Ebrei: propaganda antisemitica. ...
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svastica
svàstica s. f. [dal sanscr. svastika, s. m. (der. di svasti «fortuna, felicità»), passato al genere femm. nel ted. Swastika e quindi in ital. e in altre lingue]. – Segno e simbolo magico-religioso [...] tipica dell’India e delle lingue e razze ariane, fu assunta, soprattutto in Germania, come emblema (con i bracci ripiegati in senso orario) di movimenti razzistici antisemiti e dal 1933 del partito nazionalsocialista e della Germania hitleriana. ...
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antikamikaze
(anti-kamikaze), agg. inv. Finalizzato a contrastare l’operato di terroristi suicidi. ◆ a proposito di «pietre», come farà il ministro degli Esteri invitato dall’Autorità Palestinese a smontare [...] . 18, Politica estera) • «Su Israele, la sinistra italiana ha cominciato a sbagliare tutto dopo Oslo - dice Fiamma Nirenstein, che Gli antisemiti progressisti li ha messi in un libro -. Non ha capito nulla del terrorismo. E con la seconda intifada, è ...
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Mannheim, Karl
Sociologo e filosofo ungherese, naturalizzato tedesco (Budapest 1893 - Londra 1947). Formatosi nell’ambiente intellettuale tedesco, fu prof. di sociologia nelle univv. di Heidelberg e di Francoforte. Colpito nel 1933 dai primi...
iperpersonalizzazione
(iper-personalizzazione), s. f. Il rendere eccessivamente personalizzato, basato sulle caratteristiche di un solo individuo.
• dopo la caduta dei regimi comunisti, sono emersi altri problemi, talora laceranti. Un distacco...