pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di [...] di tinta: così, per es., il termine rubino può indicare una varietà rossa di corindone (il rubino per antonomasia, detto anche rubino orientale), di spinello (rubino balascio), di topazio roseo (rubino brasiliano), di tormalina (rubino siberiano), di ...
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metafraste
s. m. [dal gr. μεταϕραστής, der. di μεταϕράζω: v. la voce prec.], letter. – Traduttore, rielaboratore (di una o più opere). Per antonomasia, il Metafraste, l’agiografo bizantino Simeone Logoteta [...] (sec. 10°-11°), così soprannominato perché raccolse e rielaborò una vasta serie di racconti agiografici, che ebbe grandissimo successo ...
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sacripante
s. m. – Propriam., nome (Sacripante) di un personaggio dell’Orlando innamorato di M. M. Boiardo e dell’Orlando furioso di L. Ariosto, valoroso e fortissimo re dei Circassi. Per antonomasia, [...] uomo di alta statura e corporatura molto robusta, dall’aria fiera e minacciosa, che incute timore e soggezione: gli si presentò davanti un s.; e lui, un s. della sua forza, ci rimette il sonno e l’appetito! ...
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giuda
s. m., invar. – Propr., nome (Giuda Iscariota) di uno dei dodici apostoli, che tradì Gesù consegnandolo ai sacerdoti per un compenso di trenta denari d’argento, divenuto per antonomasia simbolo [...] del tradimento (soprattutto di amici e parenti) e quindi sinon. di traditore, molto frequente anche nell’uso pop.: è un giuda (o un Giuda); ci sono dei giuda tra noi. Analogam., bacio di Giuda, parole ...
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bargello
bargèllo (ant. barigèllo) s. m. [lat. mediev. barigildus, voce di origine germ.]. – 1. Ufficiale preposto ai servizî di polizia in molti Comuni italiani e in particolare a Firenze, dove era [...] ’oste, un bargello travestito (Manzoni). 2. Il palazzo dove il bargello risiedeva, e il carcere dove chiudeva gli arrestati; per antonomasia, il B., a Firenze, palazzo (sec. 13°-14°), già sede del podestà, poi del bargello, e oggi del Museo nazionale ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] (o, anche in questo senso, g. finale), di tutte le anime alla fine del mondo; nell’uno e nell’altro sign. anche, per antonomasia, semplicem. il g., spec. nella locuz. il giorno del g.; in frasi fig.: verrà anche per voi il giorno del g., il momento ...
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laguna
s. f. [lat. lacūna, der. di lacus «lago»]. – 1. Bacino acqueo costiero, poco profondo e con acque salate, nel quale emergono spesso formazioni insulari: si forma nelle regioni di deltazione dei [...] , ed è separato dal mare da un cordone litorale interrotto da bocche d’accesso: la l. di Venezia o assol., per antonomasia, la laguna. In geografia fisica, si distinguono l. vive (dette anche velme), in cui la marea tiene viva la circolazione, e ...
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lagunare
agg. e s. m. [der. di laguna]. – 1. agg. Di laguna, delle lagune (per antonomasia, riferito spesso alla laguna di Venezia): fauna l., caratterizzata da specie eurialine ed euriterme e da plancton [...] poco vario di specie, ma ricchissimo di individui; foci l., nel Lazio e nella Puglia settentrionale, le bocche per le quali una laguna o lago costiero comunica col mare aperto; naviglio l., imbarcazione ...
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mantovano
(ant. e poet. mantoano, mantüano) agg. e s. m. (f. -a). – Appartenente o relativo alla città e provincia lombarda di Mantova; abitante, originario o nativo di Mantova: li parenti miei furon [...] lombardi, Mantoani per patrïa ambedui (Dante); il poeta m., o, per antonomasia, il M., Virgilio (onde la mantuana ambrosia, in Carducci, la dolcezza della poesia virgiliana); il dialetto m. (o, come s. m., il mantovano); il territorio m. (o, come s. ...
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filippica
filìppica s. f. [dall’agg. gr. Φιλιππικός, lat. Philippĭcus]. – 1. In senso proprio, nome delle orazioni con cui Demostene incitò violentemente gli Ateniesi (tra il 351 e il 340 a. C.) alla [...] e la violenza del tono, a quelle pronunziate da Cicerone tra il 44 e il 43 a. C. contro Marco Antonio. 2. Per antonomasia, invettiva, discorso violento e aspramente polemico; per lo più in tono scherz. o iron.: tutte le sere se ne esce con le sue ...
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Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso).
Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune o un sintagma definito assumono un significato...