bollettino
(o bullettino) s. m. [dim. di bolletta]. – 1. Lo stesso che bolletta, come polizza o documento: b. di consegna, documento rilasciato dall’amministrazione ferroviaria al destinatario di una [...] ; b. di guerra, comunicato giornaliero emesso dal Comando supremo sull’andamento delle operazioni militari (b. della Vittoria, per antonomasia, quello del 4 nov. 1918, annunciante la vittoria dell’Italia sull’Austria-Ungheria); b. ufficiale, raccolta ...
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giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] !, invitando altri e sé stessi a un giudizio obiettivo e imparziale: siamo giusti!, non poteva comportarsi meglio di così. Per antonomasia, attributo della divinità: Dio è g., è immensamente g.; il g. Dio; e come esclam. (pronunciato con vario tono ...
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domestico
domèstico agg. e s. m. [dal lat. domestĭcus, der. di domus «casa»; propr. «che appartiene alla casa»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Appartenente alla casa, intesa come sede della famiglia: mura, [...] pareti d.; tradizioni d., le virtù d.; utensili d., oggetti di uso d.; per antonomasia, focolare, tetto d., la casa e, in senso fig., il nucleo familiare. In partic.: divinità domestiche, i Lari protettori della casa romana; prelato d., appartenente ...
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maramaldo
s. m. – Per antonomasia, dal nome di Fabrizio Maramaldo (capitano di ventura, il quale nella battaglia di Gavinana del 1530 uccise crudelmente il condottiero avversario Francesco Ferrucci, [...] già gravemente ferito), uomo malvagio, spavaldo e prepotente soprattutto con i deboli, gli indifesi, gli sconfitti: fare il m.; essere un maramaldo. Secondo una tradizione, accolta tra gli altri anche ...
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calibano
s. m. – Nome di un personaggio (Calibano, ingl. Caliban) del dramma La tempesta di W. Shakespeare, schiavo malvagio e deforme, figlio di una strega, che riflette il tipo di selvaggio del Nuovo [...] Mondo; talora assunto, per antonomasia, a indicare un essere mostruoso, brutale, deforme. ...
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filosofo
filòṡofo s. m. (f. -a) [dal lat. philoṡŏphus, gr. ϕιλόσοϕος; v. filosofia]. – 1. Chi professa la filosofia; chi si dedica cioè abitualmente allo studio dei problemi che formano oggetto dell’attività [...] ’antichità; f. platonico; f. positivista, esistenzialista; scuole, sètte di filosofi; assol., il filosofo, Aristotele, così chiamato per antonomasia nel Medioevo e nel Rinascimento; genericam., chi si occupa di studî di filosofia, o anche chi, senza ...
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donchisciotte
donchisciòtte (o 'Don Chisciòtte') s. m. – Propr., nome del protagonista dell’omonimo romanzo spagnolo di Miguel de Cervantes Saavedra (1547-1616), assunto per antonomasia a indicare persona [...] di sentimenti generosi, facile agli entusiasmi ma priva di ogni senso pratico, che con ingenuità o spavalderia muove alla difesa di cause assurde o d’ideali irraggiungibili: essere un d., fare il d.; certi ...
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onnipotente
onnipotènte agg. [dal lat. omnipŏtens -entis, comp. di omni- «onni-» e potens «potente»]. – Che può tutto, detto spec. della divinità: l’o. Dio (anche sostantivato, per antonomasia: l’O.); [...] Dio o. e misericordioso; l’o. bontà, l’o. volontà divina; l’o. cenno di Giove. In espressioni iperboliche, enfatiche o scherz., di persona o ente che ha grande potere, che è capace di fare e ottenere ciò ...
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urbinate
agg. e s. m. e f. [dal lat. Urbinas, pl. Urbinates]. – Di Urbino, città delle Marche (che forma provincia insieme con Pesaro); abitante o nativo di Urbino; per antonomasia, l’Urbinate, Raffaello [...] Sanzio, nativo appunto di Urbino. Con altro senso, l’Urbinate, il territorio di Urbino ...
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marciapiede
marciapiède (non com. marciapièdi) s. m. [dal fr. marchepied (comp. di marcher «camminare» e pied «piede»), che ora significa «predellino»]. – 1. a. Parte della sede stradale riservata al [...] o altrimenti delimitata: salire, stare, camminare sul m.; m. stretto, largo; strada senza marciapiede. In alcune locuz. indica per antonomasia il luogo dove si esercita la prostituzione: donna da m., prostituta (e uomo da m., omosessuale che si ...
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Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso).
Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune o un sintagma definito assumono un significato...