bucintoro
bucintòro (ant. bucentòro, bucentàuro) s. m. [voce veneta, dal lat. mediev. bucentaurus, forse comp. del gr. βοῦς «bue» (usato nel senso di «grande») e κένταυρος «centauro»]. – Nave da parata, [...] ornata con lusso e ricca di sculture e dorature, destinata a solenni cerimonie pubbliche e private; per antonomasia, quella usata dalla Repubblica di Venezia per la cerimonia annuale dello «sposalizio col mare» nel giorno dell’Ascensione. ...
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magnifico
magnìfico agg. [dal lat. magnifĭcus, comp. di magnus «grande» e tema di facĕre «fare»] (pl. m. -ci, anticam. anche -chi). – 1. a. Che ha e dimostra magnificenza, cioè grandezza e nobiltà d’animo, [...] personaggi, a magistrati, a medici, ecc., e oggi riservato ai rettori delle università (M. Rettore o Rettore M.); per antonomasia, Lorenzo il Magnifico, o assol. il Magnifico, Lorenzo de’ Medici (1449-1492), signore di Firenze. 2. Riferito a cosa ...
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miracolo
miràcolo s. m. [dal lat. miracŭlum «cosa meravigliosa», der. di mirari «ammirare, meravigliarsi»]. – 1. a. In genere, qualsiasi fatto che susciti meraviglia, sorpresa, stupore, in quanto superi [...] soltanto a Dio; il m. delle noci, raccontato da fra Galdino nei Promessi Sposi; il santo dei m., per antonomasia, sant’Antonio da Padova; fare, operare miracoli. Gridare al m., annunciare pubblicamente che è avvenuto un miracolo, gridare che ...
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esecuzione
eṡecuzióne s. f. [dal lat. exsecutio -onis, der. di exsĕqui «eseguire», part. pass. exsecutus]. – 1. a. L’atto dell’eseguire, compimento, attuazione pratica: e. di una volontà, di un’idea, [...] , ove riconosca un pericolo nel ritardo; e. capitale, di una condanna a morte (in questo senso, anche assol., per antonomasia: l’e. era stabilita per la mattina seguente). 3. In linguistica, con riferimento alla grammatica generativa di N. Chomsky ...
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irredento
irredènto agg. [comp. di in-2 e redento]. – Non redento; in partic., in senso politico, di territorî o popolazioni non ancora riunite alla madrepatria e soggette a dominio straniero; per antonomasia, [...] delle terre (Trentino-Alto Adige, Venezia Giulia, Fiume, Dalmazia) e delle popolazioni rimaste soggette all’Austria dopo la terza guerra d’indipendenza (1866). Come sost., abitante di territorî irredenti: ...
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nazareo
nażarèo (o nażorèo o naṡorèo) agg. e s. m. [dal lat. Nazaraeus, gr. Ναζωραῖος]. – Etnico ebraico connesso dalla tradizione con la città di Nazareth, e inteso quindi come sinon. di nazareno; nel [...] Nuovo Testamento (Matteo 2, 23) è riferito per antonomasia a Gesù: Ioseph ... habitavit in civitate quae vocatur Nazareth, ut adimpleretur quod dictum est per prophetas quoniam Nazareus vocabitur («Giuseppe ... abitò nella città chiamata Nazareth, ...
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mahatma
‹mahàtma› s. m. [hindī mahātmā ‹mahàatmaa›, dal sanscr. mahātmān- (nomin. mahātmā), propr. agg. «magnanimo», comp. di mahā- «grande» e ātmān- «anima»], invar. – Termine che, nei testi religiosi [...] e filosofici sanscriti, indica l’Essere supremo, la grande Anima dell’universo. In India, titolo dato a persone di molto rispetto e tenute pubblicamente in grande considerazione; per antonomasia, appellativo di M. K. Gandhi (1869-1948). ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini [...] ; c. delle varianti, studio delle correzioni e dei cambiamenti eseguiti da un autore sul proprio testo. c. Per antonomasia, con uso assol., critica esercitata sugli scrittori e sulle opere letterarie: avere attitudine alla c. (o disposizione per ...
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controfestival
(contro-festival), s. m. inv. Festival alternativo; manifestazione musicale che si contrappone al festival per antonomasia, quello di San Remo. ◆ Amilcare [Rambaldi] ha organizato per [...] circa un quarto di secolo il «contro-festival» più appassionato d’Italia. (Repubblica, 2 febbraio 1999, p. 38, Spettacolo) • Le vibrazioni che attraversano la città sono forti. Mantova Musica Festival ...
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veronese
veronése agg. e s. m. e f. – Della città e provincia di Veróna, nel Veneto; appartenente o relativo a Verona: i colli v., i vini v.; il dialetto v. (o, come s. m., il v.), il dialetto veneto [...] il Barbarossa; per la sommossa del 1797 contro i Francesi nota come Pasque v., v. pasqua. Come sost., abitante, originario o nativo di Verona; per antonomasia, il Veronese, nome con cui è noto il pittore Paolo Caliari (1528-1588), nativo di Verona. ...
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Figura retorica consistente nel sostituire il nome di una persona o di una cosa con un appellativo o una perifrasi che lo identifichi inequivocabilmente: il Ghibellin fuggiasco (Dante); la città celeste (il Paradiso).
Antonomasia (dal gr. antí «al posto di» e ónoma «nome») è un termine tecnico della retorica, che indica sia una figura discorsiva sia un insieme di tropi, attraverso cui un nome proprio o un nome comune o un sintagma definito assumono un significato...