luna blu
loc. s.le f. Il secondo plenilunio ricorrente nello stesso mese. ◆ Il 1999 sarà un anno di «blue moon», le «lune blu», un evento molto raro, accaduto l’ultima volta 80 anni fa. L’espressione [...] «luna blu» perché con questo termine si è soliti chiamare il secondo plenilunio di un mese. E infatti luglio si è aperto con una luna piena (venerdì 2) e si concluderà oggi con un’altra luna piena. […] Probabilmente la denominazione risale al 1937 ...
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passito
agg. e s. m. [part. pass. di passire; nel sign. 2, direttamente da (uva) passa]. – 1. agg., non com. Appassito: colore di rosa passita (Bacchelli). 2. agg. e s. m. Denominazione generica di vino [...] fatto tutto o in gran parte con uve, bianche o nere, lasciate appassire in appositi locali (o anche all’aperto) su stuoie o graticci, oppure appese, con arieggiamento adeguato per evitarne l’ammuffimento; è vino caratterizzato da elevata gradazione ...
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musalla
s. f. [dall’arabo musạllā]. – Recinto murato che, in epoca pre-islamica, era usato per la preghiera; nel mondo islamico indica genericam. un luogo destinato alla preghiera, e può essere riferito [...] sia a un santuario (moschea) sia a uno spazio aperto destinato, in centri urbani, alla preghiera comune. Sotto l’aspetto architettonico può assumere, in combinazione con altri edifici sacri, forme monumentali, e molto diversificate, nelle singole ...
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fatsia
fàtsia s. f. [lat. scient. Fatsia, prob. dal malgascio fatsy «punta»]. – Genere di piante araliacee, con una sola specie (Fatsia japonica), arbusto a foglie grandi, lucide, e fiori piccoli e verdognoli [...] in ombrelle; in Italia è coltivata per ornamento sia all’aperto (ma denominata dai giardinieri Aralia sieboldii) sia come pianta da appartamento. ...
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vagabondo
vagabóndo (ant. vagabundo) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. vagabundus, der. di vagari «vagare»]. – 1. agg., letter. Che va errando in qua e là; errante, ramingo: quasi della fortuna disperato, [...] talora di accattonaggio e di piccoli furti: gente v.; spesso come sost.: un’accozzaglia di vagabondi; sarà bene tenere gli occhi bene aperti, ci sono troppi v. in giro; è un v., anche, in genere, di uno scioperato, di un fannullone, che non ha voglia ...
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spalancare
v. tr. [der. di palanca1, col pref. s- (nel sign. 5)] (io spalanco, tu spalanchi, ecc.). – Aprire completamente, quanto più è possibile: s. la finestra; un’improvvisa raffica di vento ha spalancato [...] aprire il proprio cuore ad altri, accoglierli con affettuosa cordialità. ◆ Part. pass. spalancato, anche come agg., aperto completamente: dalla porta spalancata entrava un vento gelido; guardare, ammirare con tanto d’occhi spalancati; restare a bocca ...
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madrasa
‹màdrasa› s. f., arabo [der. di darasa «studiare»] (pl. madāris). – Nome dato nei paesi musulmani alla scuola, e con sign. più ristretto agli istituti di istruzione media e superiore per le scienze [...] islamiche, aventi sede in appositi edifici dove gli studenti vengono anche alloggiati; tali edifici sono costituiti da un cortile aperto con due o quattro atrî (chiamati īwān o līwān), fra i quali sono costruite delle celle d’abitazione; quando ...
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medioevo
medioèvo (o 'mèdio èvo'; anche 'èvo mèdio'; frequente l’uso con iniziale maiuscola, Medioèvo) s. m., solo al sing. – Nelle periodizzazioni e classificazioni storiografiche, il periodo storico [...] tono polemico e spreg., per designare il carattere retrogrado e anacronistico di istituti, mentalità, costumi che siano in aperto contrasto con le esigenze o l’evoluzione della vita moderna (anche se la storiografia più aggiornata ha superato questa ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] vino, un bicchiere d’acqua, una medicina; p. tabacco, annusarlo; in senso fig., p. una boccata d’aria, uscire all’aperto. Per estens., esporre il corpo a elementi naturali, agenti atmosferici e sim.: p. un bagno (meglio fare); stare sulla spiaggia a ...
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leggio
leggìo s. m. [dal gr. λογεῖον «pulpito», incrociato col verbo leggere]. – 1. Mobile di legno o di metallo, di varia forma, grandezza e fattura, destinato a sostenere, su un piano leggermente inclinato, [...] un libro aperto o uno spartito musicale, perché il lettore, in piedi o seduto, possa leggerli senza doverli tenere in mano: un l. da altare, da orchestra, da biblioteca; il l. del pianoforte (o dell’armonium, dell’organo); un l. artisticamente ...
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Linguistica
Si definisce vocale a., in contrapposizione a vocale chiusa, quella nella cui pronunzia è maggiore la distanza tra la superficie superiore della lingua e il palato, calcolata nel luogo diaframmatico; la sillaba a. è quella terminante...
aperto
apèrto [agg. e s.m. Der. del part. pass. apertus del lat. aperire "aprire" e quindi "non chiuso"] [ALG] Insieme di punti (di una retta, di un piano, dello spazio ordinario, o, in generale, di uno spazio topologico) tale che ogni punto...