strelitzia
〈-ìzzia〉 s. f. [propr. lat. scient., Strelitzia, nome coniato in omaggio alla regina d’Inghilterra Carlotta Sofia, duchessa di Meclemburgo-Strelitz e moglie del re Giorgio III (sec. 18°)]. [...] 5 stami fertili, e piccole capsule per frutto. Alcune specie, originarie del Sud Africa e interessanti la floricoltura (in partic. Strelitzia reginae: v. strelizia), possono essere coltivate all’aperto solo in zone con clima particolarmente mite. ...
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toga
tòga s. f. [dal lat. toga, affine a tegĕre «coprire»]. – 1. a. Abito maschile dei Romani antichi, costituito da un telo di lana o di lino, che si indossava sopra la tunica facendo ricadere un lembo [...] rossa), dai magistrati, dai nobili e dai medici (t. nera) dal sec. 14° al 18°. c. In età moderna, mantello nero aperto sul davanti, con maniche molto ampie, indossato dai magistrati e dagli avvocati in tribunale, nelle udienze (e anche dai professori ...
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esedra
eṡèdra (alla lat. èṡedra) s. f. [dal lat. exĕdra, gr. ἐξέδρα, der. di ἕδρα «sedile; dimora»]. – 1. Nella casa greca e romana signorile, ambiente posto davanti o vicino all’atrio, completamente [...] aperto sul lato verso il peristilio, munito di sedili mobili per servire da sala di ritrovo; negli edifici pubblici, aveva per lo più forma di emiciclo, con sedile fisso di pietra o di marmo lungo tutta la parete. 2. Nell’architettura moderna, ...
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slitta
s. f. [dal ted. Schlitten, di origine longob.]. – 1. Mezzo di locomozione e di trasporto su neve o ghiaccio, formato normalmente da due pattini, per lo più di legno, opportunamente sagomati, coordinati [...] o più sedili; nei paesi nordici costituisce un comune mezzo di locomozione nei periodi invernali ed è formato da un abitacolo aperto, simile a quello delle carrozze, montato su pattini, e trainato da cavalli, renne, o mute di cani. 2. Nella tecnica ...
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sarcofagidi
sarcofàgidi s. m. pl. [lat. scient. Sarcophagidae, dal nome del genere Sarcophaga, comp. di sarco- e -phagus «-fago»]. – Famiglia di insetti ditteri brachiceri (che alcuni autori peraltro [...] che le ospitano, possono provocare miasi intestinali, o, se deposte su mucose o aperture naturali di animali o persone dormenti all’aperto, causare miasi gravissime che producono alterazioni e talora la perdita della funzione degli organi attaccati. ...
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toldo
tòldo s. m. [dallo spagn. toldo, affine alla voce prec.]. – Tipica tenda di pelli di guanaco o di cavallo degli Indiani della Patagonia, sostenuta da tre o più file di puntelli di altezza degradante [...] verso il retro, chiusa su tre lati, e con il lato anteriore aperto (salvo che in caso di maltempo); l’interno è diviso da pareti di pelli per poter ospitare più gruppi famigliari. ...
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patulo
pàtulo agg. [dal lat. patŭlus, der. del tema di patere «allargarsi, essere aperto»], letter. raro. – Largo, ampio: al dorso poi [del canapè] V’alza patulo appoggio (Parini). ...
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cristo
(o Cristo; sempre maiusc. nel sign. 1) s. m. [lat. Christus, gr. Χριστός, da χριστός «unto», a sua volta traduz. dell’ebr. māshīah cioè «unto (del Signore)»]. – 1. Designazione, nell’Antico Testamento, [...] analoga, e più com., non c’è santi che ...); e al plur.: sportello, che non vi fu cristi Che stesse mai né aperto né serrato (Giusti); avrebbe prestato anche la camicia; ma poi voleva essere pagato, senza tanti cristi (Verga); segnato da C., di ...
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contractor
s. m. Chi assume l’appalto di un servizio. ◆ Pino Sgobio, capogruppo del Pdci alla Camera sostiene che «il governo non può tacere ed è chiamato a fare immediata chiarezza su quanto denunciato. [...] il governo ne era a conoscenza». (Gazzetta del Mezzogiorno, 23 febbraio 2006, p. 4, In primo piano) • È ormai scontro aperto tra il Pentagono e il dipartimento di stato sulla vicenda della Blackwaters. La sparatoria di 11 giorni fa, che ha coinvolto ...
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sogliare
s. m. [der. di soglia], ant. – Soglia, nel sign. proprio e in quello estens. di entrata, ingresso: Poscia che noi entrammo per la porta Lo cui s. a nessuno è negato (Dante); una mia vicina trovò [...] pochi giorni dopo una di quelle cedole celata sotto una pietra smossa dal suo s. (L. Da Ponte); vide un tempio aperto, e dal sogliare Mormorò «pace» (Pascoli). ...
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Linguistica
Si definisce vocale a., in contrapposizione a vocale chiusa, quella nella cui pronunzia è maggiore la distanza tra la superficie superiore della lingua e il palato, calcolata nel luogo diaframmatico; la sillaba a. è quella terminante...
aperto
apèrto [agg. e s.m. Der. del part. pass. apertus del lat. aperire "aprire" e quindi "non chiuso"] [ALG] Insieme di punti (di una retta, di un piano, dello spazio ordinario, o, in generale, di uno spazio topologico) tale che ogni punto...