temperare
(o temprare) v. tr. [dal lat. temperare (con i varî sign. del n. 1), der. di tempus -pŏris «tempo»] (io tèmpero o tèmpro, ecc.). – 1. a. ant. In senso proprio e originario, mescolare nelle [...] , Mentr’io canto l’amor di Iulio e l’armi (Poliziano); Ti priego che tu temperi la lira (Pulci, ad Apollo). In musica, con accezione più specifica, accordare le corde di uno strumento secondo intervalli diversi da quelli canonici (v. temperamento ...
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oracolo1
oràcolo1 (ant. oràculo) s. m. [dal lat. oracŭlum, der. di orare «parlare»; secondo moderne interpretazioni, la voce lat. avrebbe indicato in origine non il responso della divinità ma il luogo [...] ’osservare il suo comportamento. b. Anche, spec. nel mondo greco, il luogo (santuario) in cui il dio dava tale responso: l’o. di Apollo a Delfi (o l’o. delfico); l’o. di Zeus a Dodona. c. Impropriam., s’intende talvolta per oracolo la divinità stessa ...
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cinzio
cìnzio (o cìntio) agg. [dal lat. Cynthius, gr. Κύνϑιος], letter. – Epiteto di Apollo e, al femm., di Artemide, dal monte Cinto nell’isola di Delo, luogo della loro nascita; attribuito anche a [...] Zeus e ad Atena che su quel monte avevano un santuario ...
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moscoforo
moscòforo agg. [comp. del gr. μόσχος «vitello» e -ϕόρος «-foro», sull’analogia di crioforo], letter. – Con riferimento all’antica scultura greca, epiteto attribuito dagli archeologi a raffigurazioni [...] d’uomo (in genere Hermes o Apollo) che porta sulle spalle un vitello, motivo meno frequente di quello del crioforo. ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando [...] cielo, gli astri: in chiuso loco Vorria celarla ai tanti o. del cielo (T. Tasso); analogam., li due o. del cielo (Dante), Apollo e Diana, cioè il Sole e la Luna. d. Occhio di sole, fascio di raggi luminosi che, penetrando in un ambiente attraverso un ...
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ebdomee
ebdomèe s. f. pl. [dal gr. (τὰ) ῾Εβδομαῖα, neutro pl. dell’agg. ἑβδομαῖος «del settimo giorno», a sua volta der. di ἕβδομος «settimo»]. – Antiche feste greche che si celebravano a Sparta e in [...] altri luoghi il settimo giorno del mese, in onore di Apollo detto Ebdomèo (῾Εβδόμειος) perché si credeva nato in quel giorno. ...
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ecatombee
ecatombèe s. f. pl. [dal gr. (τὰ) ῾Εκατόμβαια]. – Antiche feste greche, in onore di Apollo o di Era, che si celebravano nel mese di luglio con un’ecatombe. ...
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cortina2
cortina2 s. f. [dal lat. cortina, di origine sconosciuta], letter. – Caldaia, tripode di Apollo a forma di caldaia a Delfi; anche, il velo sacro attorno al santuario dei templi pagani dietro [...] il quale dava i suoi responsi l’oracolo; estens. e fig., l’oracolo stesso: Non già di Delo i tripodi richiede, Non di Delfo ricorre a le c. (Marino); profonde Sono le vie del mio pensiero, e aperta A me ...
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bellezza
bellézza s. f. [der. di bello]. – 1. L’essere bello, qualità di ciò che è bello o che tale appare ai sensi e allo spirito: la b. è una specie di armonia visibile che penetra soavemente nei cuori [...] b. fisica; la b. del volto, delle membra, delle forme; per i Greci Venere rappresentava l’ideale della b. femminile, Apollo della b. maschile; donna bella di una b. tutta spirituale; b. schietta, artificiosa; b. verginale, matronale; b. serena, mesta ...
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vampo
s. m. [lat. vapor (-oris) «vapore, vampa, calore», incrociato con lampo], ant. e letter. – Vampa, intenso calore o splendore di fiamma, di cose ardenti: In questo mezzo sopra loro apparse Un v. [...] la lancia menava gran v. (Pulci); si ribellò, e menò un v. terribile per le arcadiche provincie (Baretti); con altro senso, menar vanto, inorgoglirsi: or puoi Menar gran v., Ettorre, or che ti diero Di mia morte la palma Apollo e Giove (V. Monti). ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; di qui A. è connesso anche con la sapienza...
Missionario cristiano dell'età apostolica, attivo in Efeso, quindi a Corinto - ove si formò sotto il suo nome un partito, originando i dissidî che provocarono l'intervento di s. Paolo - e nuovamente in Efeso. Secondo la notizia degli Atti (18,...